gianfranco79

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Professionista
Buongiorno a tutti,
io tre anni fa ho preso in affitto un ristorante pizzeria con un contratto di tre anni rinnovabile di anno in anno tacitamente salvo raccomandata di disdetta da una delle due parti (ero d'accordo con il proprietario che non ci sarebbero stati problemi riguardo al rinnovo).In questi anni,oltre a a pagare i canoni stabiliti dal contratto,sono stato costretto a versare un terzo della somma in nero.Alla fine di quest' ultimo anno,senza nessuna motivazione, mi è stata notificata la disdetta del contratto,siccome in questi anni ho triplicato il fatturato di questa azienda mi darebbe molto fastidio lasciare il locale senza nessun motivo.Io vorrei sapere a quali sanzioni vado incontro se denuncio alla finanza il proprietario dell'azienda avendo io le fotocopie, firmate dal proprietario,degli assegni e dei successivi contanti versati in nero a quest'ultimo.
Inoltre se qualcuno di voi è un avvocato o comunque se ne intende di queste cose vorrei sapere se ho qualche possibilità di rimanere dentro il locale usando ciò che vi ho spiegato sopra a mio favore.
Grazie, aspetto risposte
 

Manola 62

Membro Attivo
Agente Immobiliare
L'affitto d'azienda è di per se rischioso nel senso che, se l'azienda va male, il locatore Rischia e paga i danni dovuti se vuole rientrare in possesso dell'autorizzazione comunale "licenza", viceversa sapevi benissimo che potevi portarla a volumi ben più alti senza esserne il proprietario. L'ideale sarebbe stato fare una vendita a "prova" ( riserva di gradimento, a riscatto).
L'autodenuncia è fattibile e se non sono cambiate le disposizioni in materia pagherai un sesto del massimo della sanzione prevista mentre il locatore la sanzione in toto.
Se qualcuno più informato può approfondire, grazie sin d'ora:p
 

ChiaraB di Solo Affitti

Membro Attivo
Professionista
Sicuramente pagare un canone di locazione diverso, rispetto a quanto dichiarato in contratto, corrisponde di fatto ad una evasione fiscale, non solo da parte del locatore, ma anche da parte del conduttore e in quanto comportamento illegale, andrebbe interrotto, oltre a provvedere per il periodo ormai trascorso. Tuttavia il contratto di locazione menzionato, tre anni e rinnovabile di anno in anno, risulta un contratto atipico.
L’unica tipologia contrattuale, prevista per legge sarebbe un contratto definito 6+6, ovvero della durata di 6 anni e rinnovabile automaticamente di sei anni in sei anni, in caso di mancanza di disdetta manifestata da una delle parti, rispettando il preavviso indicato in contratto o previsto per legge.

Inoltre, mentre il conduttore ha la facoltà di recedere dal contratto di locazione in ogni momento, se ricorrono gravi motivi o diversamente se previsto in contratto, rispettando il preavviso, il locatore può dare disdetta alla prima scadenza, ovvero al sesto anno, soltanto se sussiste uno dei motivi indicati dall’articolo 29 della legge 392/1978.

Le ricordo inoltre che, se l’attività rientra tra quelle indicate all’articolo 27, della L.392/1978, ovvero sussiste un contatto con il pubblico e il contratto viene risolto per volontà del locatore,il conduttore ha diritto all’indennità di avviamento.
Personalmente, le consiglio di impugnare il contratto di locazione in essere, in modo che si trasformi automaticamente in un regolare contratto 6+6. Tenga in considerazione che il contratto che si trasformerà automaticamente avrà come canone di locazione quello indicato in contratto, per cui il locatore rischierebbe di percepire un canone di locazione inferiore rispetto a quello di fatto percepito. Una soluzione potrebbe essere quella di risolvere il contratto in corso e regolarizzare le posizioni, stipulando un nuovo contratto di locazione 6+6, e indicando il canone effettivo.
 
M

marcellogall

Ospite
Chiara B di solo affitti ti ha risposto in modo esauriente e preciso. Segui la linea che ti ha consigliato e il locatore dovrà obbligatoriamente venire a patti per non rischiare salate sanzioni.
 

Manola 62

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Da quanto ho capito l'affitto riguarda l'azienda e pertanto non per modalità prescritte nella L. 392/78, infatti il cedente "ramo d'azienda" solitamente continua a pagare personalmente la locazione dell'immobile potendolo così scaricare dalle somme percepite.
Esiste l'autofatturazione e la Legge non transige su ciò pertanto l'aver dato una parte in nero è stato sicuramente a fronte di un accordo a ribasso sul prezzo inizialmente richiesto oppure forse, riguarda la locazione dell'immobile
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non ne so niente di affitto d'azienda, ma dall'intervento di Manola iniziale, avevo inteso che è cosa regolamentata in modo assai diverso dalla locazione di immobili.
Prima di considerare corretta la risposta di tizio o sempronio occorre conoscere meglio il caso: comunque il titolo del post non parla di locazione.
 

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