Territorio: questo matrimonio non s'ha da fare
Salta l'accorpamento delle Agenzie Fiscali
Italia • In tempi di riduzione dei costi sembrava che tagliare le Agenzie e le risorse ad esse destinate fosse una cosa inevitabile.
Di oggi però la notizia che c'è stato un brusco stop all'’accorpamento delle agenzie fiscali: lo prevede un emendamento in tal senso, votato all’unanimità dalla commissione Finanze della Camera.
L'Agenzia del Territorio, quindi, non sarà quindi accorpata a quella delle Entrate (e le Dogane ai Monopoli).
Il governo dovrà poi «ridefinire» le competenze dell'Agenzia del Territorio «con l'obiettivo primario di garantire la revisione del catasto dei fabbricati».
Quando fu annunciato l'accorpamento dell'Agenzia del Territorio con quella delle Entrate nel mondo immobiliare non ci furono molti pareri positivi, soprattutto visto il lavoro in termini di individuzaione e catalogazione del patrimono immobiliare esistente che l'Agenzia del Territorio sta realizzando.
Un importante passo verso la trasparenza.
Per non parlare delle pubblicazioni sulle transazioni, che tanto sono di aiuto al nostro mercato e che non possono che completarsi e migliorarsi con il passare del tempo e la digitalizzazione in atto. Un compito certo non facile, che andrebbe supportato e non ridotto.
Secondo quanto appreso l'accorpamento delle Agenzie fiscali introdotto dal Governo con la spending review e' sospeso dalla commissione Finanze della Camera con la delega fiscale perchè "non avrebbe portato risparmi". Lo ha puntualizzato il presidente della Commissione, Gianfranco Conte, in una conferenza stampa convocata al termine dell'esame del testo. Guardando all'aspetto finanziario dell'operazione Conte fa rilevare che solamente il trasferimento dei dipendenti dai Monopoli all'Agenzia delle dogane sarebbe costato oltre 10 milioni, mentre altri 150 milioni sarebbero scaturiti, in termini di indebitamento, dalla fusione dei due diversi tipi di bilancio.
Ora vedremo se questa notizia darà lo stop al processo di accorpamento in atto o se ci sarà una nuova pagina di scontro politico che si apre.
Salta l'accorpamento delle Agenzie Fiscali
Italia • In tempi di riduzione dei costi sembrava che tagliare le Agenzie e le risorse ad esse destinate fosse una cosa inevitabile.
Di oggi però la notizia che c'è stato un brusco stop all'’accorpamento delle agenzie fiscali: lo prevede un emendamento in tal senso, votato all’unanimità dalla commissione Finanze della Camera.
L'Agenzia del Territorio, quindi, non sarà quindi accorpata a quella delle Entrate (e le Dogane ai Monopoli).
Il governo dovrà poi «ridefinire» le competenze dell'Agenzia del Territorio «con l'obiettivo primario di garantire la revisione del catasto dei fabbricati».
Quando fu annunciato l'accorpamento dell'Agenzia del Territorio con quella delle Entrate nel mondo immobiliare non ci furono molti pareri positivi, soprattutto visto il lavoro in termini di individuzaione e catalogazione del patrimono immobiliare esistente che l'Agenzia del Territorio sta realizzando.
Un importante passo verso la trasparenza.
Per non parlare delle pubblicazioni sulle transazioni, che tanto sono di aiuto al nostro mercato e che non possono che completarsi e migliorarsi con il passare del tempo e la digitalizzazione in atto. Un compito certo non facile, che andrebbe supportato e non ridotto.
Secondo quanto appreso l'accorpamento delle Agenzie fiscali introdotto dal Governo con la spending review e' sospeso dalla commissione Finanze della Camera con la delega fiscale perchè "non avrebbe portato risparmi". Lo ha puntualizzato il presidente della Commissione, Gianfranco Conte, in una conferenza stampa convocata al termine dell'esame del testo. Guardando all'aspetto finanziario dell'operazione Conte fa rilevare che solamente il trasferimento dei dipendenti dai Monopoli all'Agenzia delle dogane sarebbe costato oltre 10 milioni, mentre altri 150 milioni sarebbero scaturiti, in termini di indebitamento, dalla fusione dei due diversi tipi di bilancio.
Ora vedremo se questa notizia darà lo stop al processo di accorpamento in atto o se ci sarà una nuova pagina di scontro politico che si apre.