Gessicafi

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve sto acquistando casa tramite un'agenzia immobiliare affiliata a una grande rete. Pochi giorni prima del compromesso l'agente mi chiama per parlare del suo compenso "di persona" in ufficio. Avevamo stabilito il prezzo (2% con piccolo sconto) ma non le modalità di pagamento. L'agente fa uscire tutti i collaboratori dalla stanza e mi mette su un enorme sermone su lui, i suoi obblighi, Basilea 2, l'antimafia, ecc.... In pratica mi dice che la fattura la farà a nome suo e non della società immobiliare che gestisce che è affiliata, perché solo in questo modo riesce a farmi lo sconto promesso. Infine vuole il pagamento immediato. Trattandosi di un importo vicino ai 10.000,00€ li faccio presente che non ho la disponibilità immediata della somma, avendo già un impegno cospicuo per l'acconto da dare alla controparte al compromesso. E lì se ne esce con l'ideona di trovare una scusa per dare meno acconto ai venditori in modo da poterlo saldare. Mi rifiuto e rimaniamo d'accordo per un acconto e il saldo a breve.
Arriviamo al compromesso e si presenta con un socio (o non aveva fatto uscire tutti perché mi voleva fare lo sconto?) e mi da la sua fattura personale. Ieri la apro per fare il pagamento dell'acconto pattuito e trovo come discrezione "consulenza immobiliare". E il dubbio e': non è che poi mi arriva la fattura di mediazione della società sulla cui bella carta intestata e' stata redatta la promessa di vendita?che faccio?come mi tutelo?
Grazie
Gessica
 

andrea boschini

Moderatore
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Agente Immobiliare
Se hai firmato un accordo sul compenso ( di norma e' inserito sulla proposta/preliminare ) fallo parlare sin che vuole, tu pretendi la fattura e la citazione in atto con gli estremi che hai controfirmato. Se insiste , digli di presentarsi al rogito, dove tu dichiarerai in atto la presenza di AI nella compravendita ( sono previste sanzioni di carattere penale e amministrativo in caso di falsa dichiarazione ) e che pagherai il compenso che hai pattuito .Ricorda che la consulenza non e' mediazione;)
 
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smoker

Ospite
Se insiste , digli di presentarsi al rogito, dove tu dichiarerai in atto la presenza di AI nella compravendita ( sono previste sanzioni di carattere penale e amministrativo in caso di falsa dichiarazione ) e che pagherai il compenso che hai pattuito

sono previste sanzioni di carattere penale e amministrativo, non di carattere civile, per tali dichiarazioni.....tanto meno la nullità............

Smoker
 
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Gessicafi

Membro Junior
Privato Cittadino
Il compenso e' stato pattuito solo verbalmente. Nel prestampato firmato per fare l'offerta non è'stato inserito proprio perché l'agente doveva valutare eventuale sconto. Poi la controparte ha firmato il modulo, quale promessa di vendita, ma il compenso nella mia copia è' sempre bianco.
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
Salve sto acquistando casa tramite un'agenzia immobiliare affiliata a una grande rete. Pochi giorni prima del compromesso l'agente mi chiama per parlare del suo compenso "di persona" in ufficio. Avevamo stabilito il prezzo (2% con piccolo sconto) ma non le modalità di pagamento. L'agente fa uscire tutti i collaboratori dalla stanza e mi mette su un enorme sermone su lui, i suoi obblighi, Basilea 2, l'antimafia, ecc.... In pratica mi dice che la fattura la farà a nome suo e non della società immobiliare che gestisce che è affiliata, perché solo in questo modo riesce a farmi lo sconto promesso. Infine vuole il pagamento immediato. Trattandosi di un importo vicino ai 10.000,00€ li faccio presente che non ho la disponibilità immediata della somma, avendo già un impegno cospicuo per l'acconto da dare alla controparte al compromesso. E lì se ne esce con l'ideona di trovare una scusa per dare meno acconto ai venditori in modo da poterlo saldare. Mi rifiuto e rimaniamo d'accordo per un acconto e il saldo a breve.
Arriviamo al compromesso e si presenta con un socio (o non aveva fatto uscire tutti perché mi voleva fare lo sconto?) e mi da la sua fattura personale. Ieri la apro per fare il pagamento dell'acconto pattuito e trovo come discrezione "consulenza immobiliare". E il dubbio e': non è che poi mi arriva la fattura di mediazione della società sulla cui bella carta intestata e' stata redatta la promessa di vendita?che faccio?come mi tutelo?
Grazie
Gessica
Da come descrivi i fatti non e' molto chiara la situazione. MA l'amministratore/i della società chi sono? Io scriverei alla società (A/R) i per chiedere chiarimenti in merito a questo comportamento.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
MA l'amministratore/i della società chi sono?
A mio parere poco conta...se e' un franchising le fatture saranno sempre intestate con la p.IVA che e' la titolare del marchio che ha fatto la mediazione e non di eventuali singoli ( con p.IVA ) che sono all'interno. Se non hai firmato il compenso provvigionale , la parola poco conta, in teoria puo chiederti la commissione in funzione degli usi e consuetudini della cciaa della zona
 

Gessicafi

Membro Junior
Privato Cittadino
Questa persona e' un agente (almeno credo) che opera in questa cittadina, dove sto comprando, da almeno 10 Anni. Per come si presenta sembra il titolare dell'agenzia. Per me la fattura la può' fare chi vuole solo non voglio trovarmi a pagare la sua fattura di consulenze e quella della società' per mediazione. Truffa che è' già' accaduta.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Comunque per dare una informazione completa sui casi di annullabilita'...
L'annullabilità è invece un'anomalia di minore gravità rispetto alla nullità. Il contratto annullabile produce tutti gli effetti di un contratto valido, ma questi possono venire meno se viene fatta valere con successo l'azione di annullamento.

Casi di annullabilità:

  1. Il contratto è annullabile se una delle parti era legalmente incapace di contrattare (ad es. perché minorenne o perché al momento in cui gli atti sono stati compiuti era, anche transitoriamente, incapace di intendere o di volere, art. 1425 c.c.).
  2. Il contratto è annullabile se il consenso fu dato per errore quando questo è essenziale ed è riconoscibile dall'altro contraente (art. 1428 c.c.).
  3. Il contratto è annullabile se il consenso fu estorto con violenza, anche se esercitata da un terzo (art. 1434 c.c.).
  4. Il contratto è annullabile se il consenso fu carpito con dolo, quando i raggiri usati da uno dei contraenti sono stati tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe prestato il suo consenso (art. 1439 c.c.).

in merito alle false dichiarazioni ( nello specifico una consulenza non dichiarata in atto al posto della mediazione )

1.5 Le dichiarazioni sostitutive
....

"Con riferimento alla figura del mediatore il comma 48, articolo unico, della legge finanziaria per il 2007, ha previsto l’obbligo di dichiarare ulteriori dati identificativi, nonché il numero di iscrizione al ruolo degli agenti di affari in mediazione e della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di riferimento per il titolare ovvero per il legale rappresentante o mediatore che ha operato per la stessa società.

In caso di assenza dell’iscrizione a ruolo di agenti di affari in mediazione ai sensi della legge 3 febbraio 1989, n. 39, il notaio è obbligato ad effettuare una specifica segnalazione al competente Ufficio locale.

In caso di omessa, incompleta o mendace indicazione dei predetti dati, si applica la sanzione amministrativa da 500 euro a 10.000 euro e, ai fini dell’imposta di registro, i beni trasferiti vengono assoggettati ad accertamento di valore ai sensi dell’art. 52, comma 1, T.U.R..

Si ricorda che, come sancito dall’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del codice penale e dalle leggi speciali in materia."
 

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