Buongiorno a tutti.
Vorrei esporre il mio problema con una piccola premessa:
nel Dicembre 2018 ho perso la casa a causa del sisma nell'area etnea ed essendo una vecchia costruzione con i muri portanti a secco, deve essere totalmente demolita e poi ricostruita e così mi sono rivolto ad uno studio di ingegneri con esperienza nel settore (già attori nella ricostruzione di un sisma nella stessa zona nel 2002).
Ai fini di una maggiore sicurezza, di tempi di ricostruzione più brevi avevo deciso di ricostruire in bioedilizia e così mi sono rivolto ad una ditta del luogo con la quale ho firmato un contratto per la costruzione di una casa di circa 70 mq; a fronte dei calcoli statici e quant'altro necessario da presentare il progetto completo al comune, hanno chiesto un acconto di 5 mila euro, versato con bonifico bancario.
La gestione commissariale del sisma aveva indicato il 30 giugno u.s. data ultima per presentare il progetto ed avere la priorità sugli altri in quanto prima casa, pena la perdita di tale privilegio, ed alla luce di ciò ho sin da subito chiesto di avere in tempi brevi questi dati da trasmettere poi agli ingegneri per la presentazione del progetto completo ma, nonostante le rassicurazioni di un geometra di questa ditta e di una impiegata presentatasi come architetto che in una decina di giorni sarebbe stato tutto pronto, ad oggi non ho ancora nulla!!
Solo venerdi 3 settembre u.s. ho scoperto che questa ditta, sotto altro nome e con sede in altra città, era già stata oggetto di una inchiesta del programma Le Iene perchè hanno truffato un bel po' di gente e stamattina ho chiesto al titolare se, visto che non è ancora stato fatto nulla, fosse stato possibile recedere dal contratto lasciando 1000 euro "per il disturbo" ed avere indietro 4000 euro dell'acconto.
Per tutta risposta mi ha detto che a norma di legge lui potrebbe chiedermi in danno il 35% del costo totale della casa (poco più di 70 mila euro) ma che se proprio non voglio più avere a che fare con loro, con una scrittura privata si tiene i 5000 euro e si recede dal contratto.
Domanda: è vero che esiste per legge quella percentuale del 35% ? Esistono precedenti ai quali potermi appellare?
Grazie a chiunque possa darmi qualche suggerimento.
P.S. Se qualcuno vuol sapere qual'è la ditta in questione, mi scriva in privato e risponderò.
Vorrei esporre il mio problema con una piccola premessa:
nel Dicembre 2018 ho perso la casa a causa del sisma nell'area etnea ed essendo una vecchia costruzione con i muri portanti a secco, deve essere totalmente demolita e poi ricostruita e così mi sono rivolto ad uno studio di ingegneri con esperienza nel settore (già attori nella ricostruzione di un sisma nella stessa zona nel 2002).
Ai fini di una maggiore sicurezza, di tempi di ricostruzione più brevi avevo deciso di ricostruire in bioedilizia e così mi sono rivolto ad una ditta del luogo con la quale ho firmato un contratto per la costruzione di una casa di circa 70 mq; a fronte dei calcoli statici e quant'altro necessario da presentare il progetto completo al comune, hanno chiesto un acconto di 5 mila euro, versato con bonifico bancario.
La gestione commissariale del sisma aveva indicato il 30 giugno u.s. data ultima per presentare il progetto ed avere la priorità sugli altri in quanto prima casa, pena la perdita di tale privilegio, ed alla luce di ciò ho sin da subito chiesto di avere in tempi brevi questi dati da trasmettere poi agli ingegneri per la presentazione del progetto completo ma, nonostante le rassicurazioni di un geometra di questa ditta e di una impiegata presentatasi come architetto che in una decina di giorni sarebbe stato tutto pronto, ad oggi non ho ancora nulla!!
Solo venerdi 3 settembre u.s. ho scoperto che questa ditta, sotto altro nome e con sede in altra città, era già stata oggetto di una inchiesta del programma Le Iene perchè hanno truffato un bel po' di gente e stamattina ho chiesto al titolare se, visto che non è ancora stato fatto nulla, fosse stato possibile recedere dal contratto lasciando 1000 euro "per il disturbo" ed avere indietro 4000 euro dell'acconto.
Per tutta risposta mi ha detto che a norma di legge lui potrebbe chiedermi in danno il 35% del costo totale della casa (poco più di 70 mila euro) ma che se proprio non voglio più avere a che fare con loro, con una scrittura privata si tiene i 5000 euro e si recede dal contratto.
Domanda: è vero che esiste per legge quella percentuale del 35% ? Esistono precedenti ai quali potermi appellare?
Grazie a chiunque possa darmi qualche suggerimento.
P.S. Se qualcuno vuol sapere qual'è la ditta in questione, mi scriva in privato e risponderò.