Gli italiani amano “frequentare”, senza alcun dubbio, il mercato immobiliare.
Infatti, appena riescono ad accantonare un discreto tesoretto, la prima cosa che fanno è usarlo per acquistare una casa.
( Ultimo caso, quello della casalinga della “porta accanto” Michela De Paoli, la simpaticissima vincitrice di un milione di euro nella trasmissione il “Milionario”, trasmessa su Canale 5, che, appena interpellata da Jerry Scotti su come volesse investire la somma appena vinta, ha risposto, senza pensarci due volte, “Desidero comprarmi una villa bifamiliare”.)
Se i fondamentali economici - patrimoniali degli italiani sono ancora sani, a differenza di quelli di tanti altre nazioni, soprattutto anglosassoni, ciò è dovuto, prevalentemente, alla notevole ricchezza immobiliare detenuta dai nostri connazionali.
E dalla loro relativamente scarsa propensione ad indebitarsi.
Perché questa singolare inclinazione agli investimenti immobiliari del popolo italico, anche a costo di lunghi anni di rinunce e sacrifici?
Alto senso del risparmio?
Sentimento familiare molto elevato?
Bisogno di sicurezza?
Notevole senso pratico degli italiani?
Atavico timore per investimenti finanziari?
Scarso attitudine alla mobilità geografica e territoriale?
Sentimento campanilistico della “piccola patria” molto sviluppato?
Voi operatori immobiliari, come spieghereste questa peculiare prerogativa antropologica degli italiani?
Infatti, appena riescono ad accantonare un discreto tesoretto, la prima cosa che fanno è usarlo per acquistare una casa.
( Ultimo caso, quello della casalinga della “porta accanto” Michela De Paoli, la simpaticissima vincitrice di un milione di euro nella trasmissione il “Milionario”, trasmessa su Canale 5, che, appena interpellata da Jerry Scotti su come volesse investire la somma appena vinta, ha risposto, senza pensarci due volte, “Desidero comprarmi una villa bifamiliare”.)
Se i fondamentali economici - patrimoniali degli italiani sono ancora sani, a differenza di quelli di tanti altre nazioni, soprattutto anglosassoni, ciò è dovuto, prevalentemente, alla notevole ricchezza immobiliare detenuta dai nostri connazionali.
E dalla loro relativamente scarsa propensione ad indebitarsi.
Perché questa singolare inclinazione agli investimenti immobiliari del popolo italico, anche a costo di lunghi anni di rinunce e sacrifici?
Alto senso del risparmio?
Sentimento familiare molto elevato?
Bisogno di sicurezza?
Notevole senso pratico degli italiani?
Atavico timore per investimenti finanziari?
Scarso attitudine alla mobilità geografica e territoriale?
Sentimento campanilistico della “piccola patria” molto sviluppato?
Voi operatori immobiliari, come spieghereste questa peculiare prerogativa antropologica degli italiani?