a partire dal gennaio 2005 visionai una casa che sia la proprietaria che lagenzia immobialiare mi avevano garantito che era sia sotto l'aspetto urbanistico e ambientale era perfettamente a norma,per quello che abbiamo potuto vedere era il minimo in quanto interamente occupato daI mobili della proprietaria ,la perizia che è stata ordinata dalla banca al perito di fiducia è stata eseguita in data 5-1-2005; nel 1°di febbraio 2005 è stato redatto l'atto di preliminare di vendita dove la proprietaria si assumeva le responsabilità sia civili che penali di consegnarci l'immobile tutto a norma di legge IN QUELLA DATA LA PERIZIA NON RISULTAVA ANCORA ESEGUITA, non ci è stato modo a noi quali acquirenti di visionare la ducumentazione cartacea amministrativa e catastale perchè consegnata dall'agenzia e dalla venditrice direttamente alla banca carige il 13 di maggio 2005 con atto pubblico ,l'atto notarile di vendita con le stesse garanzie riportate nel compromesso (la data fissata per il rogito era per il 30-4-2005 che a causa di mancanza di documenti è stata spostata alla data sopracitata)
il giorno 14 in possesso delle chiavi potemmo entrare nell'immobile, di seguito riscontrammo alcune anomalie ,facemmo eseguire una perizia da un architetto con verifica dei documenti al comune non che quelle catastali;da questa perizia risultava che i vani al piano terra risultavano essere adibiti ad esercizio commerciale quale forno e genere alimentari, l'immobile in questione aveva la provienienza di donazione e divisione divisa in due lotti A e B il lotto B era priva di ogni diritto abitativo composto da tre vani piano terra e tre primo piano a seguito di ciò è stato chiesto il cambio di destinazione d'uso e le altezze che dal documento catastale risultavano essere 2.55 non erano in armonia con le misure reali cioè 2.40 mentre il piano di piano di fabbricazione prevede ai fini abitativi che l'immobile situato fuori da un centro storico deve avere misure per l'abitabilità di 2,70 metri a seguito di questi accertamenti gli acquirenti avviavano e presentavano alla procura un'esposto querela indicando le persone che vi erano coinvolte:
-agenzia immobiliare
-parte venditrice
-perito carige
-notaio
il pubblico ministero accertate le responsabilità sia della venditrice che dell'agenzia per aver presentato al notaio una perizia attestante l'abitabilità dell'immobile che in realtà non ne aveva i requisiti e inoltrava alle parti una citazione a giudizio per la proprietaria e il titolare dell'agenzia per aver commesso un raggiro a danno degli acquirenti.
a mio giudizio il procedimento penale è stato una farsa,e mi spiego! il procedimento penale riguardava la perizia che i due imputati hanno consegnato al notaio al momento del rogito ,è stata eseguita dal perito della banca, nonchè i due imputati non sono mai stati presenti in aula, pertanto il maggior responsabile era proprio il perito con il beneplacito della banca, il perito stesso sentito come teste era a mio avviso dovuto essere citato a giudizio in quanto responsabile diretto della esecuzione della perizia, in quanto lui stesso ha dichiarato!.
ho avuto l'incarico direttamente dalla banca e non dagli acquirenti il quale pur avendo ricevuto dalla banca i numeri telefonici degli stessi non ho ritenuto di doverli informare,ha inoltre dichiarato di non aver visionato l'interno dell'appartamento di aver preso visione solo dell'esterno dell'immobile, perchè è proprio questo che alla banca interessava solo la parte esterna e non gli interni , non ho controllato la regolalarità edilizia perchè non richiesta dalla banca, la versione fornita dal notaio rispetto alla perizia dichiara di non averla mai ricevuta in conclusione il penale si è concluso che il fatto non sussiste e concludeva invitando la parte offesa ad avviare una causa civile ed accertare la responsabilità civili e amministrative è chiaro a mio giudizio tra agenzia immobiliare e parte venditrice e il perito della banca e della banca stessa ci sia stata complicità nel concedere un mutuo di 100.000 euro a fronte di 145.000 euro su di un immobile privo di ogni garanzie e di requisiti abitativi,a seguito di un ctu da parte di un tribunale è risultato che l'immobile in oggetto risulta che vi sono stati eseguiti abusi interni ed esterni della struttura con possibilità di essere sanati, mentre in merito alle altezze dell'intera struttura posta su due piani secondo le norme techiche di attuazione non è sanabile.
quello che ci chiediamo è come ha potuto il comune concedere sia il nullaaosta sia l'abitabilità all'immobile che risulta essere antiigienica e priva di requisiti abitativi senza che fosse rispettato il pdf in allora vigenti e le misure portate a catasto non fossero regolari ??????? inotre l'alloggio se benche risulta esistente il 1°settembre 1967 risulta che da tale data del 1982 era privo di planimetrie catastali e privo dell'abitabilità che gli è stata concessa solo nel 1988 con conseguenti abusi.nonostante tutto il tribunale come fa a mettere all'asta un'immobile con queste caratteristiche .TI PIACE LA FAVOLA? GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE E RISPOSTA PURTROPPO E' PURA REALTA'