Buongiorno, mio zio possiede un appartamento in condominio, con riscaldamento centralizzato.
Il condominio utilizza da anni i locali dove è ubicata la caldaia, e nessuno ha mai fatto questioni.
Questi locali sono a fianco ad un'autorimessa, al piano -1.
Fatto sta che i proprietari di questa autorimessa hanno venduto, e il nuovo proprietario sostiene di aver acquistato anche il locale caldaia, che evidentemente non era stato considerato condominiale.
Sicuramente controlleremo l'atto e il regolamento di condominio, tuttavia penso proprio che sia tutto corretto.
L'errore sicuramente nasce dal fatto che il costruttore era originariamente proprietario di tutto il palazzo (e affittava i singoli appartamenti), quindi non ha pensato di accatastare il locale caldaia come bene comune BCNC, essendo originariamente tutta roba sua, che voleva tenere.
Poi però il costruttore nel tempo ha venduto questi appartamenti, tenendosi l'autorimessa, ed oggi ha venduto anche l'autorimessa (ed evidentemente anche i locali caldaia), non avendo più nulla nel palazzo.
La rampa di accesso all'autorimessa è condominiale, ma di fatto è utilizzata solamente per accedere all'autorimessa.
Il cancello della rampa risulta chiuso e per regola condominiale non è possibile parcheggiare nella rampa e negli spazi "adiacenti" (la forma è irregolare, quindi pur volendo qualche parcheggio si troverebbe, anche dei posti moto, per dire, ma la regola è che non si può parcheggiare).
Vengo al punto: il nuovo proprietario propone uno scambio alla pari tra la rampa (permuta), che vorrebbe diventasse solamente di sua proprietà, così da mettere il cancello automatico senza chiedere il consenso agli altri ecc., e i locali caldaia, che diventerebbero condominiali a tutti gli effetti. Per fare questo è necessario che tutti i condòmini vadano a firmare dal Notaio.
Potrebbe anche andare bene, fermorestando alcune servitù che comunque resterebbero (si inserirebbero nell'atto, ad esempio se si volessero fare passare impianti, o installare ponteggi ecc.), però mi sorge un dubbio: e se questo Tizio riuscisse a ricavare dei posti auto e/o moto, anche scoperti, e li vendesse? A mio zio non starebbe più bene sta cosa, anche perchè il Tizio ha giustificato la cosa parlando appunto del cancello automatico... non di volere fare ulteriori posti.
C'è anche da dire che quei locali caldaia sono utilizzati dal condominio da oltre 20 anni...
Chiedo quindi: come potrebbe essere disciplinata questa cosa in un atto, tramite clausola che però non risulti nulla?
Della serie: la permuta ci sta bene ma non puoi creare nuovi posti accatastati e venderli...??? E se li crei, riconosci un tot. (da quantificare) anche al condominio...
Bo, mi pare una cosa difficile da realizzare.
Idee?
PS nella zona mancano i parcheggi... Il nuovo proprietario ha acquistato questa autorimessa e sta facendo diversi box per venderli, bravo!
Il condominio utilizza da anni i locali dove è ubicata la caldaia, e nessuno ha mai fatto questioni.
Questi locali sono a fianco ad un'autorimessa, al piano -1.
Fatto sta che i proprietari di questa autorimessa hanno venduto, e il nuovo proprietario sostiene di aver acquistato anche il locale caldaia, che evidentemente non era stato considerato condominiale.
Sicuramente controlleremo l'atto e il regolamento di condominio, tuttavia penso proprio che sia tutto corretto.
L'errore sicuramente nasce dal fatto che il costruttore era originariamente proprietario di tutto il palazzo (e affittava i singoli appartamenti), quindi non ha pensato di accatastare il locale caldaia come bene comune BCNC, essendo originariamente tutta roba sua, che voleva tenere.
Poi però il costruttore nel tempo ha venduto questi appartamenti, tenendosi l'autorimessa, ed oggi ha venduto anche l'autorimessa (ed evidentemente anche i locali caldaia), non avendo più nulla nel palazzo.
La rampa di accesso all'autorimessa è condominiale, ma di fatto è utilizzata solamente per accedere all'autorimessa.
Il cancello della rampa risulta chiuso e per regola condominiale non è possibile parcheggiare nella rampa e negli spazi "adiacenti" (la forma è irregolare, quindi pur volendo qualche parcheggio si troverebbe, anche dei posti moto, per dire, ma la regola è che non si può parcheggiare).
Vengo al punto: il nuovo proprietario propone uno scambio alla pari tra la rampa (permuta), che vorrebbe diventasse solamente di sua proprietà, così da mettere il cancello automatico senza chiedere il consenso agli altri ecc., e i locali caldaia, che diventerebbero condominiali a tutti gli effetti. Per fare questo è necessario che tutti i condòmini vadano a firmare dal Notaio.
Potrebbe anche andare bene, fermorestando alcune servitù che comunque resterebbero (si inserirebbero nell'atto, ad esempio se si volessero fare passare impianti, o installare ponteggi ecc.), però mi sorge un dubbio: e se questo Tizio riuscisse a ricavare dei posti auto e/o moto, anche scoperti, e li vendesse? A mio zio non starebbe più bene sta cosa, anche perchè il Tizio ha giustificato la cosa parlando appunto del cancello automatico... non di volere fare ulteriori posti.
C'è anche da dire che quei locali caldaia sono utilizzati dal condominio da oltre 20 anni...
Chiedo quindi: come potrebbe essere disciplinata questa cosa in un atto, tramite clausola che però non risulti nulla?
Della serie: la permuta ci sta bene ma non puoi creare nuovi posti accatastati e venderli...??? E se li crei, riconosci un tot. (da quantificare) anche al condominio...
Bo, mi pare una cosa difficile da realizzare.
Idee?
PS nella zona mancano i parcheggi... Il nuovo proprietario ha acquistato questa autorimessa e sta facendo diversi box per venderli, bravo!