brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno, mio zio possiede un appartamento in condominio, con riscaldamento centralizzato.

Il condominio utilizza da anni i locali dove è ubicata la caldaia, e nessuno ha mai fatto questioni.

Questi locali sono a fianco ad un'autorimessa, al piano -1.

Fatto sta che i proprietari di questa autorimessa hanno venduto, e il nuovo proprietario sostiene di aver acquistato anche il locale caldaia, che evidentemente non era stato considerato condominiale.

Sicuramente controlleremo l'atto e il regolamento di condominio, tuttavia penso proprio che sia tutto corretto.

L'errore sicuramente nasce dal fatto che il costruttore era originariamente proprietario di tutto il palazzo (e affittava i singoli appartamenti), quindi non ha pensato di accatastare il locale caldaia come bene comune BCNC, essendo originariamente tutta roba sua, che voleva tenere.

Poi però il costruttore nel tempo ha venduto questi appartamenti, tenendosi l'autorimessa, ed oggi ha venduto anche l'autorimessa (ed evidentemente anche i locali caldaia), non avendo più nulla nel palazzo.

La rampa di accesso all'autorimessa è condominiale, ma di fatto è utilizzata solamente per accedere all'autorimessa.

Il cancello della rampa risulta chiuso e per regola condominiale non è possibile parcheggiare nella rampa e negli spazi "adiacenti" (la forma è irregolare, quindi pur volendo qualche parcheggio si troverebbe, anche dei posti moto, per dire, ma la regola è che non si può parcheggiare).

Vengo al punto: il nuovo proprietario propone uno scambio alla pari tra la rampa (permuta), che vorrebbe diventasse solamente di sua proprietà, così da mettere il cancello automatico senza chiedere il consenso agli altri ecc., e i locali caldaia, che diventerebbero condominiali a tutti gli effetti. Per fare questo è necessario che tutti i condòmini vadano a firmare dal Notaio.

Potrebbe anche andare bene, fermorestando alcune servitù che comunque resterebbero (si inserirebbero nell'atto, ad esempio se si volessero fare passare impianti, o installare ponteggi ecc.), però mi sorge un dubbio: e se questo Tizio riuscisse a ricavare dei posti auto e/o moto, anche scoperti, e li vendesse? A mio zio non starebbe più bene sta cosa, anche perchè il Tizio ha giustificato la cosa parlando appunto del cancello automatico... non di volere fare ulteriori posti.

C'è anche da dire che quei locali caldaia sono utilizzati dal condominio da oltre 20 anni...

Chiedo quindi: come potrebbe essere disciplinata questa cosa in un atto, tramite clausola che però non risulti nulla?

Della serie: la permuta ci sta bene ma non puoi creare nuovi posti accatastati e venderli...??? E se li crei, riconosci un tot. (da quantificare) anche al condominio...

Bo, mi pare una cosa difficile da realizzare.

Idee?

PS nella zona mancano i parcheggi... Il nuovo proprietario ha acquistato questa autorimessa e sta facendo diversi box per venderli, bravo!
 

STUDIO DUCHEMINO

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Buongiorno, mio zio possiede un appartamento in condominio, con riscaldamento centralizzato.

Il condominio utilizza da anni i locali dove è ubicata la caldaia, e nessuno ha mai fatto questioni.

Questi locali sono a fianco ad un'autorimessa, al piano -1.

Fatto sta che i proprietari di questa autorimessa hanno venduto, e il nuovo proprietario sostiene di aver acquistato anche il locale caldaia, che evidentemente non era stato considerato condominiale.

Sicuramente controlleremo l'atto e il regolamento di condominio, tuttavia penso proprio che sia tutto corretto.

L'errore sicuramente nasce dal fatto che il costruttore era originariamente proprietario di tutto il palazzo (e affittava i singoli appartamenti), quindi non ha pensato di accatastare il locale caldaia come bene comune BCNC, essendo originariamente tutta roba sua, che voleva tenere.

Poi però il costruttore nel tempo ha venduto questi appartamenti, tenendosi l'autorimessa, ed oggi ha venduto anche l'autorimessa (ed evidentemente anche i locali caldaia), non avendo più nulla nel palazzo.

La rampa di accesso all'autorimessa è condominiale, ma di fatto è utilizzata solamente per accedere all'autorimessa.

Il cancello della rampa risulta chiuso e per regola condominiale non è possibile parcheggiare nella rampa e negli spazi "adiacenti" (la forma è irregolare, quindi pur volendo qualche parcheggio si troverebbe, anche dei posti moto, per dire, ma la regola è che non si può parcheggiare).

Vengo al punto: il nuovo proprietario propone uno scambio alla pari tra la rampa (permuta), che vorrebbe diventasse solamente di sua proprietà, così da mettere il cancello automatico senza chiedere il consenso agli altri ecc., e i locali caldaia, che diventerebbero condominiali a tutti gli effetti. Per fare questo è necessario che tutti i condòmini vadano a firmare dal Notaio.

Potrebbe anche andare bene, fermorestando alcune servitù che comunque resterebbero (si inserirebbero nell'atto, ad esempio se si volessero fare passare impianti, o installare ponteggi ecc.), però mi sorge un dubbio: e se questo Tizio riuscisse a ricavare dei posti auto e/o moto, anche scoperti, e li vendesse? A mio zio non starebbe più bene sta cosa, anche perchè il Tizio ha giustificato la cosa parlando appunto del cancello automatico... non di volere fare ulteriori posti.

C'è anche da dire che quei locali caldaia sono utilizzati dal condominio da oltre 20 anni...

Chiedo quindi: come potrebbe essere disciplinata questa cosa in un atto, tramite clausola che però non risulti nulla?

Della serie: la permuta ci sta bene ma non puoi creare nuovi posti accatastati e venderli...??? E se li crei, riconosci un tot. (da quantificare) anche al condominio...

Bo, mi pare una cosa difficile da realizzare.

Idee?

PS nella zona mancano i parcheggi... Il nuovo proprietario ha acquistato questa autorimessa e sta facendo diversi box per venderli, bravo!
No.
Io la imposterei diversamente. Aprite la mediazione obbligatoria avente ad oggetto l'usucapione condominiale dell'area caldaia, e poi la causa di accertamento della avvenuta usucapione. In fondo, se alla caldaia può accedere solo amministratore e responsabile, le chiavi non poteva averle più il costruttore.
 

brina82

Membro Storico
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No.
Io la imposterei diversamente. Aprite la mediazione obbligatoria avente ad oggetto l'usucapione condominiale dell'area caldaia, e poi la causa di accertamento della avvenuta usucapione. In fondo, se alla caldaia può accedere solo amministratore e responsabile, le chiavi non poteva averle più il costruttore.
Sì sì ce l'ha solamente l'amm.re.

Diciamo che i condòmini non ne sapevano nulla, e la cosa è emersa solamente perchè costui ha acquistato e gli interessa la rampa...
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
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Sì sì ce l'ha solamente l'amm.re.

Diciamo che i condòmini non ne sapevano nulla, e la cosa è emersa solamente perchè costui ha acquistato e gli interessa la rampa...
Infatti, io penso che chiunque potrà testimoniare, primo tra tutti il responsabile delle varie ditte di riscaldamento che si sono succedute, che sono più di venti anni che quell'uso era pacifico, non segreto, ininterrotto e non violento.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Infatti, io penso che chiunque potrà testimoniare, primo tra tutti il responsabile delle varie ditte di riscaldamento che si sono succedute, che sono più di venti anni che quell'uso era pacifico, non segreto, ininterrotto e non violento.
Il discorso è che non si vorrebbe mettere i bastoni fra le ruote a costui, facendo questo scambio in maniera bonaria, tuttavia neppure concedergli la possibilità di far money gratis a svantaggio del condominio, tutto qui.

Quindi torno al quesito originario: si potrebbe scrivere qualcosa nell'atto di permuta, con la volontà che se tante volte uscissero fuori posti auto o moto, questi sarebbero in qualche modo anche del condominio?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Il discorso è che non si vorrebbe mettere i bastoni fra le ruote a costui, facendo questo scambio in maniera bonaria, tuttavia neppure concedergli la possibilità di far money gratis a svantaggio del condominio, tutto qui.
Usucapione del locale caldaia, poi vendita della rampa, ammesso che tutti i condomini siano d’accordo a vendere.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Usucapione del locale caldaia, poi vendita della rampa, ammesso che tutti i condomini siano d’accordo a vendere.
Non penso comunque che i condòmini abbiano intenzione di fare cause per usucapione, perchè appunto la soluzione proposta da Tizio sta bene un po' a tutti, solo che ragionando con mio zio abbiamo ipotizzato che il nuovo proprietario potrebbe guadagnare sta cosa dei posti auto in più, non considerata... tutto qui.

Si vorrebbe percorrere la soluzione della permuta, tuttavia evitando che a posteriori il nuovo proprietario faccia speculazione su eventuali posti auto "nuovi" su un pezzo che in realtà apparteneva al condominio, perchè non sarebbe più uno scambio alla pari.

Sarebbe possibile indicare qualcosa nell'atto di permuta, secondo voi?
 

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