Salve a tutta la community,
avete messo su una bella squadretta, anzi, che dico,
una bella squadrona dando vita ad un forum ricco d'informazioni utili e pieno di passione complimenti.
Oggi ho deciso di chiedere il vostro aiuto, qual'ora fosse possibile, in base alle vostre esperienze, una vostra opinione perché mi trovo in una situazione veramente complicata, che v' illustro: Grazie in anticipo a chi sta dedicando un po' del suo prezioso tempo cercando di aiutarmi.
-Sono proprietaria al 50% di un immobile, il mio ex marito ancora in fase di comunione dei beni è riuscito, eludendo i provvedimenti presidenziali che assegnavano la casa matrimoniale a me per il mantenimeno di mia figlia - circa 20 anni fa, a vendere metà casa alla sua compagna di allora - oggi sua moglie - la quale ha messo una ipoteca su tutta la casa con la Banca. (il notaio fu lo stesso sia per l'atto di compravendita tra mio ex marito e sua compagna e sia tra la sua compagna e la Banca con due atti in due momenti differenti. (per questo sono in causa chiedendo il riconosciemnto di simulazione assoluta e relativa e malafede del mio ex sua moglie banca e notaio- e ho, tecnicamente, perso il primo grado - ed ora sono ricorsa in appello).
-In seguito la Banca, citata in giudizio ha spostato il mutuo (che aveva messo su tutta la casa, "solo" sulla porzione del terzo in questione) pur continuando ad esigere la stessa cifra gravante d'interessi.
La moglie del mio ex marito ha pagato solo due rate del mutuo disinteressandosi del fatto che quella metà di immobile finisse pignorato travolgendo così anche la mia metà con la vendita giudiziaria-asta.
-Cotemporaneamente la Banca ha avviato l'iter del pignoramento e sono stati nominati un Giudice, un custode e un perito.
Il Giudice che si occupa del pignoramento ha disposto che custode e perito venissero ugualmente nominati anche se con la riserva di attendere il risultato dell'appello che - dal ricorso e del reclamo da me ulteriormente perso in cui chiedevo la sospensione del pignoramento in attesa del risultato dell'appello - temo proprio finirà, come dire... non bene.
A fronte di questa situazione vorrei aggiungere altri elementi:
1)Mia figlia vanta a suo vantaggio l'abitazione nella casa matrimoniale insieme a me. Chi comprerà la casa all'asta, sperando che non debba succedere, la comprerà dovendo lasciare mia figlia(e me?) nella casa? Cosa succederebbe? La comprerebbero ugualmente?
2) ho fatto ristrutturare a mie spese dei locali abusivi già esistenti e tra un pò si presenterà il perito per la perizia ordinata dal Giudice: mi conviene dire al custode della presenza dei suddetti locali abusivi? Per me è meglio o peggio che ci siano questi locali abusivi per poter cercare di comprae l'altra metà della casa?(prezzo - concorrenza all'asta)
3)Io sto provando a trattare con la Banca la quale se ne frega e non fa sconti, anzi.. e a quel prezzo è impossibile trattare.
4)In questo caso deve andare all'asta anche la mia metà. (per chi non se lo ricordasse)
5)Secondo voi, a pelle, a naso.. come andrà a finire?
6)e se io donassi la mia metà casa a mia figlia e lei mi dsse l'usufruto? Sarebbe una buona mossa precauzionale?
7)Il giudice può decidere di trattare direttamente con me senza mandare la casa all'asta? E io cosa dovrei fare?
8)Ovviamente mi sto rivolgendo anche a degli avvocati cercandone di bravi - tuttavia vorrei sapere anche la vostra esperienziata opinione.
Grazie mille, spero di essere stata abbastanza chiara e concisa.
Cordialmente e di
avete messo su una bella squadretta, anzi, che dico,
una bella squadrona dando vita ad un forum ricco d'informazioni utili e pieno di passione complimenti.
Oggi ho deciso di chiedere il vostro aiuto, qual'ora fosse possibile, in base alle vostre esperienze, una vostra opinione perché mi trovo in una situazione veramente complicata, che v' illustro: Grazie in anticipo a chi sta dedicando un po' del suo prezioso tempo cercando di aiutarmi.
-Sono proprietaria al 50% di un immobile, il mio ex marito ancora in fase di comunione dei beni è riuscito, eludendo i provvedimenti presidenziali che assegnavano la casa matrimoniale a me per il mantenimeno di mia figlia - circa 20 anni fa, a vendere metà casa alla sua compagna di allora - oggi sua moglie - la quale ha messo una ipoteca su tutta la casa con la Banca. (il notaio fu lo stesso sia per l'atto di compravendita tra mio ex marito e sua compagna e sia tra la sua compagna e la Banca con due atti in due momenti differenti. (per questo sono in causa chiedendo il riconosciemnto di simulazione assoluta e relativa e malafede del mio ex sua moglie banca e notaio- e ho, tecnicamente, perso il primo grado - ed ora sono ricorsa in appello).
-In seguito la Banca, citata in giudizio ha spostato il mutuo (che aveva messo su tutta la casa, "solo" sulla porzione del terzo in questione) pur continuando ad esigere la stessa cifra gravante d'interessi.
La moglie del mio ex marito ha pagato solo due rate del mutuo disinteressandosi del fatto che quella metà di immobile finisse pignorato travolgendo così anche la mia metà con la vendita giudiziaria-asta.
-Cotemporaneamente la Banca ha avviato l'iter del pignoramento e sono stati nominati un Giudice, un custode e un perito.
Il Giudice che si occupa del pignoramento ha disposto che custode e perito venissero ugualmente nominati anche se con la riserva di attendere il risultato dell'appello che - dal ricorso e del reclamo da me ulteriormente perso in cui chiedevo la sospensione del pignoramento in attesa del risultato dell'appello - temo proprio finirà, come dire... non bene.
A fronte di questa situazione vorrei aggiungere altri elementi:
1)Mia figlia vanta a suo vantaggio l'abitazione nella casa matrimoniale insieme a me. Chi comprerà la casa all'asta, sperando che non debba succedere, la comprerà dovendo lasciare mia figlia(e me?) nella casa? Cosa succederebbe? La comprerebbero ugualmente?
2) ho fatto ristrutturare a mie spese dei locali abusivi già esistenti e tra un pò si presenterà il perito per la perizia ordinata dal Giudice: mi conviene dire al custode della presenza dei suddetti locali abusivi? Per me è meglio o peggio che ci siano questi locali abusivi per poter cercare di comprae l'altra metà della casa?(prezzo - concorrenza all'asta)
3)Io sto provando a trattare con la Banca la quale se ne frega e non fa sconti, anzi.. e a quel prezzo è impossibile trattare.
4)In questo caso deve andare all'asta anche la mia metà. (per chi non se lo ricordasse)
5)Secondo voi, a pelle, a naso.. come andrà a finire?
6)e se io donassi la mia metà casa a mia figlia e lei mi dsse l'usufruto? Sarebbe una buona mossa precauzionale?
7)Il giudice può decidere di trattare direttamente con me senza mandare la casa all'asta? E io cosa dovrei fare?
8)Ovviamente mi sto rivolgendo anche a degli avvocati cercandone di bravi - tuttavia vorrei sapere anche la vostra esperienziata opinione.
Grazie mille, spero di essere stata abbastanza chiara e concisa.
Cordialmente e di