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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Riccardo Sabbatini - Plus 24 | Italia, Il Sole 24 Ore[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]L’Isvap è già scesa in campo, ma Antitrust e Banca d’Italia che aspettano?[/FONT]
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif] Stiamo parlando delle polizze assicurative collegate ai mutui immobiliari.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]L’occasione di parlarne nasce dai nuovi dati resi noti alla recente assemblea annuale dell’Isvap.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]La raccolta di premi - ha stimato il regulator assicurativo - è giunta a 2,5 miliardi per il 91% intermediata dalla rete degli sportelli bancari. Questi, nell’offrire il credito ipotecario, consigliano ai correntisti ( per ottenere un buon tasso) di sottoscrivere anche la polizza sui rischi di premorienza messa a disposizione dalla compagnia captive o pertner della banca.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]I caricamenti - ha calcolato l’Isvap - ammontano in media al 44% del premio pagato dai clienti ( un balzello da 1 miliardo nel complesso del sistema), un onere più che doppio rispetto rispetto a quello incorporato negli stessi prodotti venduti nelel agenzie assicurative.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]E del tutto sproporzionato è anche il calcolo del cosiddetto premio puro assicurativo, ciò che si spende per coprire il rischio vero e proprio. Nel complesso dalle simulazioni dell’authority risulta che la polizza agganciata al mutuo costa 4-6 volte di più di quella scollegata dal prodotto creditizio.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Per limitare un così clamoroso esproprio ai danni dei consumatori l’Isvap ha da tempo avviato un duro confronto con il mondo bancario.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ma anche altre due authority sono chiamate in causa. Innanzitutto l’Antitrust perchè prezzi così distanti sono il segnale di un mercato poco competitivo. l’autorità per la concorrenza lamenta che può poco contro le clausole vessatorie.
Ma ha potere in materia di pubblicità ingannevole. E come li vogliamo rappresentare quei mutui che espongono un basso tasso facciale perchè l’intermediario può sfruttare l’extraprofitto ricavato con la polizza?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Il tema riguarda anche la Banca d’Italia. Un recente decreto sulla trasparenza dei servizi bancari impone di “ favorire il confronto tra le diverse offerte di credito sul mercato e consentire al consumatore decisioni informate e consapevoli”.
E quale modo migliore di farlo se non quello di consentire loro di ottenere fuo ri dalla banca quelle coperture che allo sportello costano così tanto? Forse la Banca d’Italia potrebbe ricordarlo agli intermediari con un po’ più di energia.[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Riccardo Sabbatini - Plus 24 | Italia, Il Sole 24 Ore[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]L’Isvap è già scesa in campo, ma Antitrust e Banca d’Italia che aspettano?[/FONT]
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif] Stiamo parlando delle polizze assicurative collegate ai mutui immobiliari.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]L’occasione di parlarne nasce dai nuovi dati resi noti alla recente assemblea annuale dell’Isvap.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]La raccolta di premi - ha stimato il regulator assicurativo - è giunta a 2,5 miliardi per il 91% intermediata dalla rete degli sportelli bancari. Questi, nell’offrire il credito ipotecario, consigliano ai correntisti ( per ottenere un buon tasso) di sottoscrivere anche la polizza sui rischi di premorienza messa a disposizione dalla compagnia captive o pertner della banca.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]I caricamenti - ha calcolato l’Isvap - ammontano in media al 44% del premio pagato dai clienti ( un balzello da 1 miliardo nel complesso del sistema), un onere più che doppio rispetto rispetto a quello incorporato negli stessi prodotti venduti nelel agenzie assicurative.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]E del tutto sproporzionato è anche il calcolo del cosiddetto premio puro assicurativo, ciò che si spende per coprire il rischio vero e proprio. Nel complesso dalle simulazioni dell’authority risulta che la polizza agganciata al mutuo costa 4-6 volte di più di quella scollegata dal prodotto creditizio.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Per limitare un così clamoroso esproprio ai danni dei consumatori l’Isvap ha da tempo avviato un duro confronto con il mondo bancario.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ma anche altre due authority sono chiamate in causa. Innanzitutto l’Antitrust perchè prezzi così distanti sono il segnale di un mercato poco competitivo. l’autorità per la concorrenza lamenta che può poco contro le clausole vessatorie.
Ma ha potere in materia di pubblicità ingannevole. E come li vogliamo rappresentare quei mutui che espongono un basso tasso facciale perchè l’intermediario può sfruttare l’extraprofitto ricavato con la polizza?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Il tema riguarda anche la Banca d’Italia. Un recente decreto sulla trasparenza dei servizi bancari impone di “ favorire il confronto tra le diverse offerte di credito sul mercato e consentire al consumatore decisioni informate e consapevoli”.
E quale modo migliore di farlo se non quello di consentire loro di ottenere fuo ri dalla banca quelle coperture che allo sportello costano così tanto? Forse la Banca d’Italia potrebbe ricordarlo agli intermediari con un po’ più di energia.[/FONT]