Ai sensi della legislazione italiana, in caso di compravendita di un fondo agricolo, il diritto di prelazione in favore dei confinanti coltivatori diretti (e assimilati) deve essere rispettato, indipendentemente dalle intenzioni dell'acquirente e dall'uso che intende fare del fondo.
La prelazione consente ai confinanti coltivatori diretti di acquistare il fondo in vendita nelle stesse condizioni e al medesimo prezzo offerto da un potenziale acquirente esterno. L'obiettivo di tale diritto è favorire la continuità e la consolidazione delle attività agricole nei confini territoriali, prevenendo la frammentazione e la dispersione delle proprietà.
Pertanto, prima di vendere il fondo agricolo a un soggetto che intende renderlo pertinenza della sua abitazione, è necessario notificare ai confinanti la volontà di vendere e offrire loro la possibilità di esercitare il diritto di prelazione. L'offerta di vendita deve essere effettuata nelle stesse condizioni e al medesimo prezzo pattuito con il potenziale acquirente che intende destinarlo a uso abitativo.
È importante consultare la legislazione e le norme locali per comprendere appieno le disposizioni specifiche relative alla prelazione dei confinanti nella giurisdizione in cui si trova il fondo agricolo. È consigliabile consultare un professionista del settore, come un avvocato specializzato in diritto agrario o un agente immobiliare per ottenere una consulenza personalizzata in base alla situazione specifica.