Buongiorno, mio padre si trova in una situazione molto spiacevole. Si tratta di un immobile con terreno avuto in eredita' di proprieta' al 50% con il fratello (varie particelle ognuna al 50%). Finalmente settimana scorsa si sperava dopo varie vicessitudini essere arrivati al preliminare di vendita con il compratore che piu' volte negli anni scorsi aveva tardato a rogitare. L'avvocato ha fatto firmare a mio padre, a suo fratello e al compratore un atto conciliatorio dove si prevedeva la settimana dopo il rogito. Nel contratto c'e scritto che la parte venditrice assicurava che la cosa era priva di vincoli e oneri (non c'e citata l'ipoteca). Tre giorni prima del rogito il notaio chiama mio padre e lo avverte che il 50% del fratello era stato competamente coperto da ipoteca equitalia. Mio padre era all'oscuro di tutto. Ora l'avvocato lo ha avvertito che il fratello risulta nullatenente (anche se crediamo lavori in nero e versi i soldi alla moglie e al figlio), e' separato e qui di il fatto di aver sottoscritto quell'atto lo rende l'unica parte dove il compratore puo' rivalersi chiedendo il doppio del versato sia come caparra che come anticipi fatti con assegni al fratello senza che lui sapesse nulla. E' andato da Equitalia per capire meglio e a massa gli hanno detto che e' una pratica del sud e deve andare all'equitalia del sud (????), l'ipoteca e' stata in effetti aperta a Lecce ma non capisco perche' se uno va alla sede vicino casa debba andare a lecce per avere informazioni. Ora a mio padre non e' mai arrivata nessuna raccomandata da equitalia che lo avvisava di aver aperto l'ipoteca sul 50% della compropieta' spettante al fratello, il fratello non lo aveva avvisato e lui ha firmato insieme al fratello che assicurava che anche la sua parte era libera (pesi e oneri). L'avvocato ha detto che l'unica cosa strana che non ci fosse scritto libero anche da ipoteche.... Equitalia comunque ha detto che l'unica cosa che potrebbe fare e' chiedere l'art 52 e andare ad acquistare il 50% della quota del fratello da equitalia che dovrebbe valere meta' della rendita catastale. Mio padre pur di non ricevere la denuncia dal compratore sarebbe disposto ad andare a pagare al posto del fratello, ma mi chiedo se la cosa e' "normale". E' stato truffato dal fratello che ora si e' reso irreperibile, ingannato. Lui ha firmato secondo me attestando che il suo 50% era a posto. So che questo caso e' piu' unico che raro, ma spero di trovare qualche risposta. Mio zio risulta non avere un soldo e probabilmente andra' all'estero per scappare dalle conseguenze. Non mi sembra giusto che l'unica parte onesta si prenda le ripercussioni di tutto. Saremo stati ingenui a non controllare che la parte del fratello sia priva di ipoteche, ma nessun avvocato che erano coinvolti da anni ci ha mai detto nulla e se ne accorto solo il notaio prima del rogito. L'atto non puo' in qualche modo essere reso non valido per inganno del fratello che ha dichiarato il falso?o il fatto di essere indiviso scarica la colpa a mio padre?