ciao,
vi stresso ancora perchè - forse - si sta avvicinando il momento di "tirare le somme" del mio travaglio immobiliare.
il costruttore sta valutando la mia proposta economica (per ora solo verbale); nel mentre, tramite l'intermediario, mi ha già fatto sapere il suo "iter" verso il compromesso.
premetto e sottolineo subito che, al momento, il progetto NON E' ANCORA APPROVATO.
- sottoscrizione di una prenotazione accompagnata da un assegno bancario "a titolo di impegno" da lasciare a mani dell'intermediario.
- la prenotazione va a trasformarsi in caparra confirmatoria al momento dell'approvazione del progetto.
mi è già stato confermato che, a mia tutela, verrebbero esplicitate le seguenti condizioni:
- prenotazione "a termine" (durata da stabilire) con facoltà per entrambe le parti di rinnovo
- facoltà di annullare la prenotazione qualora il progetto approvato fosse difforme da quello presentato (la piantina è da accludere al documento di prenotazione.
A me la proposta, così come è, sembra ricevibile (se sbaglio fatemelo sapere...) ma mi garba assai poco è la condizione della "difformità"... o meglio la sua quantificazione.
mi è stato risposto che senz'altro è possibile riportare, nell'atto di prenotazione alcuni parametri (anche se ovviamente è impossibile prevedere tutte le variabili); volevo però capire quanto questi possano essere stringenti.
la mia preoccupazione è relativa alla superficie di alcuni locali, che sono davvero "al limite" (almeno... per i miei parametri).
E' possibile esplicitare condizioni che il locale tot non abbia superficie inferiore a tot (magari esplicitando le misure lineari), che l'altezza minima del colmo del sottotetto non sia inferiore a una certa altezza e così via?
infine, in caso la superficie totale risulti inferiore a quella di progetto, è possibile prevedere un adeguamento del prezzo?
vi stresso ancora perchè - forse - si sta avvicinando il momento di "tirare le somme" del mio travaglio immobiliare.
il costruttore sta valutando la mia proposta economica (per ora solo verbale); nel mentre, tramite l'intermediario, mi ha già fatto sapere il suo "iter" verso il compromesso.
premetto e sottolineo subito che, al momento, il progetto NON E' ANCORA APPROVATO.
- sottoscrizione di una prenotazione accompagnata da un assegno bancario "a titolo di impegno" da lasciare a mani dell'intermediario.
- la prenotazione va a trasformarsi in caparra confirmatoria al momento dell'approvazione del progetto.
mi è già stato confermato che, a mia tutela, verrebbero esplicitate le seguenti condizioni:
- prenotazione "a termine" (durata da stabilire) con facoltà per entrambe le parti di rinnovo
- facoltà di annullare la prenotazione qualora il progetto approvato fosse difforme da quello presentato (la piantina è da accludere al documento di prenotazione.
A me la proposta, così come è, sembra ricevibile (se sbaglio fatemelo sapere...) ma mi garba assai poco è la condizione della "difformità"... o meglio la sua quantificazione.
mi è stato risposto che senz'altro è possibile riportare, nell'atto di prenotazione alcuni parametri (anche se ovviamente è impossibile prevedere tutte le variabili); volevo però capire quanto questi possano essere stringenti.
la mia preoccupazione è relativa alla superficie di alcuni locali, che sono davvero "al limite" (almeno... per i miei parametri).
E' possibile esplicitare condizioni che il locale tot non abbia superficie inferiore a tot (magari esplicitando le misure lineari), che l'altezza minima del colmo del sottotetto non sia inferiore a una certa altezza e così via?
infine, in caso la superficie totale risulti inferiore a quella di progetto, è possibile prevedere un adeguamento del prezzo?