EKate

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Privato Cittadino
Si.

No, non cambia nulla.
Per poter comprare come prima casa serve, tra gli altri requisiti, che l’acquirente abbia la residenza nel Comune dell’immobile, o la sposti entro 18 mesi.
Requisito che lui ha, risiedendo li: ma niente di più.

Perché la donazione potrebbe essere “impugnata” dagli eredi legittimari del donante (coniuge, figli, ascendenti), dopo la morte del donante, se ha leso la quota che la legge riserva a quella categoria di eredi.
Quindi l’acquirente di casa donata potrebbe correre rischi: attualmente ci sono assicurazioni che proteggono da quei rischi, ma è comunque una complicazione.
Puoi trovare molte discussioni e info in merito, non solo su questo forum .

Scusa la curiosità, ma perché vuoi cedere il 50% di casa tua ?
E' lui che vuole fare così...
 

francesca63

Moderatore
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E' lui che vuole fare così...
Ahi ahi ahi…
Scusa se mi permetto, ma non è lui che deve decidere cosa tu devi fare con il tuo immobile.
Ancora ancora sarebbe accettabile se la scelta fosse di vendergli il 50%, ricevendo il prezzo corrispondente.
E accettabile non significa comprensibile: quello lo sarebbe solo se tu avessi necessità di soldi, altrimenti non c’è motivo nemmeno di vendere.
Ma se è lui decidere che tu devi donargli (cioè cedere gratuitamente) la quota, io non starei per nulla tranquilla.

P.S. Ho riletto una tua discussione analoga di un paio di anni fa, e confermo che le comproprietà sono sempre complicate da gestire, qualora le cose dovessero andar male ( cosa che ovviamente non ti auguro).
Se l’obiettivo del tuo compagno è quello di possedere un immobile, meglio che compri altro, e non casa tua.
Se invece è quello di aiutarti, allora meglio limitarsi a pagare le spese della casa, a fronte del fatto che vive in casa tua, senza indebitarsi con un mutuo e spese per l’atto .
Comunque, da escludere la donazione, penalizzante per te.
 
Ultima modifica:

EKate

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ahi ahi ahi…
Scusa se mi permetto, ma non è lui che deve decidere cosa tu devi fare con il tuo immobile.
Ancora ancora sarebbe accettabile se la scelta fosse di vendergli il 50%, ricevendo il prezzo corrispondente.
E accettabile non significa comprensibile: quello lo sarebbe solo se tu avessi necessità di soldi, altrimenti non c’è motivo nemmeno di vendere.
Ma se è lui decidere che tu devi donargli (cioè cedere gratuitamente) la quota, io non starei per nulla tranquilla.

P.S. Ho riletto una tua discussione analoga di un paio di anni fa, e confermo che le comproprietà sono sempre complicate da gestire, qualora le cose dovessero andar male ( cosa che ovviamente non ti auguro).
Se l’obiettivo del tuo compagno è quello di possedere un immobile, meglio che compri altro, e non casa tua.
Se invece è quello di aiutarti, allora meglio limitarsi a pagare le spese della casa, a fronte del fatto che vive in casa tua, senza indebitarsi con un mutuo e spese per l’atto .
Comunque, da escludere la donazione, penalizzante per te.
Si, è vero, è da quando ho comprato casa che va avanti questa cosa. Chiedo venia, sicuramente non mi ero spiegata bene: lui è ben lieto di pagare la metà, anzì, non avendo tutta la somma a disposizione, vuole già cominciare a versare le rate anche senza avere nulla di scritto, e poi un giorno in cui avrà finito di pagare il prezzo pattuito, si fa il rogito della quota, se capisco bene. L'idea della donazione mi era balzata perchè ho pensato che forse così si risparmiava sulle tasse, sul costo del notaio ecc, che forse si evitava la bega della "prima casa" ma poi ho letto che si paga un sacco di soldi lo stesso, e come mi avete confermato, il discorso della prima casa rimane... Parlando in generale della comproprietà però, ci sono tante persone che comprano le case insieme, no? Come fa la maggior parte delle coppie sposate, che prendono il mutuo? Come fanno se e quando si separano? O se uno non riesce a pagare la sua parte?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ok, quindi archiviamo definitivamente la donazione.
Molte coppie comprano casa in comproprietà, naturalmente, e la comproprietà non è il male assoluto : certo in caso di separazione crea dei problemi.
Ma un conto è comprare insieme, come scelta di vita, un conto è se la casa è già tua: hai deciso di comprare, e ora cedi metà della tua proprietà?
Secondo me, pur avendo capito, grazie alle tue ultime spiegazioni, che il tuo compagno è in buona fede, lo trovo poco saggio.
Per comprare, evidentemente o hai pagato con soldi tuoi, o hai acceso un mutuo da sola: solo nel caso in cui avessi difficoltà a pagare il mutuo, potrei capire la cessione. Ma allora non serve che faccia un mutuo anche lui: può benissimo pagare le tue rate, tenendo tutta la documentazione che attesta tali pagamenti, e poi , al pagamento dei metà casa fate un atto di vendita, dichiarando che ha già pagato il prezzo, dimostrandolo con i documenti bancari.
Forse, se proprio vuoi percorrere questa strada, ti converrebbe chiedere un consulto da un notaio, per farti spiegare ogni aspetto.
 

Rosa1968

Membro Storico
Io penso sia lui a voler smettere di sentirsi ospite oppure è un modo per legare questa unione. Detto questo tutto si può fare purchè con i giusti passi. Non avendo nessun vincolo consiglio, nel caso si decidesse di vendere la quota del 50% un contratto di convivenza per regolamentare gli aspetti legati al fatto che questa unione possa magari sciogliersi. Ammetto di aver letto tutte cose corrette e volevo aggiungere qualcosa sperando ti sia utile.
Altro consiglio, attendere i 5 anni per evitare di perdere le agevolazioni, perfetto se partite già con una rateizzazione che vi porti al quinto anno per sfociare poi nel trasferimento di proprietà. Hai acquistato con mutuo?
 

EKate

Membro Attivo
Privato Cittadino
Io penso sia lui a voler smettere di sentirsi ospite oppure è un modo per legare questa unione. Detto questo tutto si può fare purchè con i giusti passi. Non avendo nessun vincolo consiglio, nel caso si decidesse di vendere la quota del 50% un contratto di convivenza per regolamentare gli aspetti legati al fatto che questa unione possa magari sciogliersi. Ammetto di aver letto tutte cose corrette e volevo aggiungere qualcosa sperando ti sia utile.
Altro consiglio, attendere i 5 anni per evitare di perdere le agevolazioni, perfetto se partite già con una rateizzazione che vi porti al quinto anno per sfociare poi nel trasferimento di proprietà. Hai acquistato con mutuo?
Lui dice che vuole una casa, e che questa gli piace... Poi chi lo capisce è bravo... :) Ci siamo registrati come coppia di fatto nel Comune di residenza, del contratto di convivenza non ho mai sentito parlare, a dire il vero. Sicuramente aspetterò 5 anni, ma ora mi tormenta anche il dubbio se queste rate versate così senza un accordo scritto siano regolari davanti al fisco ecc? No, niente mutuo, per fortuna... grazie per i commenti, sono sempre utili.

hai deciso di comprare, e ora cedi metà della tua proprietà?
Ho combinato un pò di casini immobiliari (e non solo) 4 anni fa, lo ammetto ... :) ... ormai le cose sono andate così, devo solo cercare di concludere tutto in modo più indolore... Grazie, Francesca, per i suoi preziosi consigli. Vorrei chiedere un suo parere anche su questa faccenda della "casa green" che mi preoccupa molto, non so se è già stato affrontato questo argomento qui in forum. Mi riferisco alle nuove normative della CEE, queste qua, per intenderci: Direttiva “green” Ue che obbliga a ristrutturare casa: Italia si oppone
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
se il tuo compagno vuole avere una casa potrebbe comprarsene una piccolina nello stesso comune, con agevolazioni, e affittarla. con l'affitto potrebbe contribuire alle spese di casa e con il resto alle vacanze :)
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Vorrei chiedere un suo parere anche su questa faccenda della "casa green" che mi preoccupa molto, non so se è già stato affrontato questo argomento qui in forum. Mi riferisco alle nuove normative della CEE, queste qua, per intenderci: Direttiva “green” Ue che obbliga a ristrutturare casa: Italia si oppone
Secondo me non se ne farà nulla, sarebbe una follia.
Tre quarti degli italiani sarebbero rovinati…
Va bene “proteggere il pianeta”, ma prima, secondo il mio modestissimo parere, bisognerebbe proteggere gli umani (anche dalla stupidità e dalle nuove “religioni”).
 

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