regenio

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti mi trovo in questa situazione:
I miei nonni possedevano un immobile costruito nel 1930 che in origine era un alloggio comunale, poi venduti a terzi.
In questo immobile è stato poi costruito un balcone che non è però presente in planimetria. E' probabile che l'abbiano fatto senza fare la pratica di regolarizzazione al comune.
Ora io ignaro di tutto ho ereditato questa unità e dovrei venderla. L'acquirente è al corrente della situazione e accetterebbe la vendita.
Come posso regolarizzare le cose? Escludendo la sanatoria che da quello che ho capito prevede costi alti e anche una iscrizione penale e una causa, la soluzione migliore sarebbe quella di demolire il balcone prima della vendita?
In questo stabile non sono l'unico a trovarmi in questa situazione ma magari ad altri non interessa vendere...
Anche se l'acquirente volesse il balcone, viste le circostanze io non posso venderglielo essendo che non è presente in planimetria giusto?
Grazie
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Rivolgiti ad un tecnico per effettuare le verifiche in comune. Per la sanatoria, al di là dei costi, dovresti richiedere la firma di tutti i proprietari, trattandosi di un elemento che incide sull'aspetto architettonico del fabbricato. Ma è anche possibile che la costruzione sia remota e comunque risalente ad un' epoca nella quale non era ancora necessario richiedere alcun tipo di autorizzazione edilizia in comune...
 

Rosa1968

Membro Storico
1930 la planimetria è tutta annerita parlando con mia mamma mi diceva che negli anni 70 poi hanno fatto il balcone ma lei non ricorda se c’è questa benedetta pratica nella planimetria non si vede per quello domandavo
Incarica un tecnico che con l'accesso agli atti troverà la risoluzione. Che tempi avete stabilito con l'acquirente? Attenzione che sono pratiche lunghe, prima di impegnarti con un termine per il rogito senti il parere del tecnico.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve a tutti mi trovo in questa situazione:
I miei nonni possedevano un immobile costruito nel 1930 che in origine era un alloggio comunale, poi venduti a terzi.
In questo immobile è stato poi costruito un balcone che non è però presente in planimetria. E' probabile che l'abbiano fatto senza fare la pratica di regolarizzazione al comune.
Ora io ignaro di tutto ho ereditato questa unità e dovrei venderla. L'acquirente è al corrente della situazione e accetterebbe la vendita.
Come posso regolarizzare le cose? Escludendo la sanatoria che da quello che ho capito prevede costi alti e anche una iscrizione penale e una causa, la soluzione migliore sarebbe quella di demolire il balcone prima della vendita?
In questo stabile non sono l'unico a trovarmi in questa situazione ma magari ad altri non interessa vendere...
Anche se l'acquirente volesse il balcone, viste le circostanze io non posso venderglielo essendo che non è presente in planimetria giusto?
Grazie
Risponderai a vita di questa irregolarità, con chiunque ti citasse in giudizio, anche tra 20 anni. L'accordo con l'acquirente che la accetta è nulla, in quanto illecito (al massimo chiarisce che non lo stai truffando). Per regolarizzare devi fare una sanatoria, con tanto di strutturista, ma potrebbero bocciarti la pratica e fartelo abbattere.
 

Rosa1968

Membro Storico
Risponderai a vita di questa irregolarità, con chiunque ti citasse in giudizio, anche tra 20 anni. L'accordo con l'acquirente che la accetta è nulla, in quanto illecito (al massimo chiarisce che non lo stai truffando). Per regolarizzare devi fare una sanatoria, con tanto di strutturista, ma potrebbero bocciarti la pratica e fartelo abbattere.
certo, dipende se è sanabile o no.
 

regenio

Membro Attivo
Privato Cittadino
parlando con mia mamma lei mi dice che all'epoca era ragazzina ma ricorda che vennero i vigili sia prima che dopo e che i lavori furono gestiti dal condominio, sono balconi che danno sul cortile, e la cosa ha riguardato anche altri condomini.
Io ho provato mesi fa a scrivere all'urbanistica e mi hanno detto che dal "registro elettronico" dell'ufficio condono non risultano istanze.
Allora pensavo al fatto che si tratta di lavori risalenti agli anni 70/80, forse non sono state trascritte?
Possibile che sia stato fatto tutto da tutti senza chiedere alcuna autorizzazione al comune, e i vigili?
 

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