Salve a tutti. Dopo anni 7 dalla donazione sono ad un vicolo cieco. Prima di esporre il quesito premetto che:
ci sono due unici fratelli donanti in vita che 7 anni fa, con percentuali diverse, tramite il notaio, hanno donato a me e mia sorella(stra) un immobile del valore attuale circa di 60k €. La mia parte è stata donata direttamente dallo zio, la parte di mia sorella deriva da mio padre. Restano esclusi gli altri due fratelli ai quali andrà tramite accordi verbali alla morte di mio padre la sua casa.
- mio zio non è sposato e non ha figli
- mio padre ha avuto me dalla prima moglie (defunta) e gli altri 3 figli dalla seconda (ora separati da 18 anni)
- non è stata presentata fino adesso nessuna querela e/o rivalsa.
Siccome vivo dentro a questo immobile da solo e necessito di ristrutturarlo, le banche non mi danno credito; perciò voglio risolvere la questione legalmente una volta per tutte.
Mi è stato detto dalla banca che, a prescindere dal problema in se della donazione, io comunque devo:
- rendere partecipe mia sorella (tramite firma e oneri) del mutuo
- o liquidarla acquistando la sua metà. Poi si può procedere previa sottoscrizione presso terzi di "donazione sicura".
1) Se non erro il valore massimo assicurato (che equivale al valore massimo della valutazione di mercato) corrisponde al valore di rimborso in caso di rivalsa vinta da parte dei miei 2 fratelli restanti. E tutti i soldi investiti nella ristrutturazione che fine fanno? I beni acquistati all'interno negli anni?
2) L'altra donataria come rientra in questa rivalsa?
3) Fino a quando possono rivalersi i miei fratelli e/o eventuali eredi?
4) Come vanno ripartite e a chi tutte le spese istruttorie di notaio, AON, ecc?
5) Quali altre soluzioni ho? Premetto che al momento mi sto accollando da solo da anni tutte le spese relative all'immobile...
ci sono due unici fratelli donanti in vita che 7 anni fa, con percentuali diverse, tramite il notaio, hanno donato a me e mia sorella(stra) un immobile del valore attuale circa di 60k €. La mia parte è stata donata direttamente dallo zio, la parte di mia sorella deriva da mio padre. Restano esclusi gli altri due fratelli ai quali andrà tramite accordi verbali alla morte di mio padre la sua casa.
- mio zio non è sposato e non ha figli
- mio padre ha avuto me dalla prima moglie (defunta) e gli altri 3 figli dalla seconda (ora separati da 18 anni)
- non è stata presentata fino adesso nessuna querela e/o rivalsa.
Siccome vivo dentro a questo immobile da solo e necessito di ristrutturarlo, le banche non mi danno credito; perciò voglio risolvere la questione legalmente una volta per tutte.
Mi è stato detto dalla banca che, a prescindere dal problema in se della donazione, io comunque devo:
- rendere partecipe mia sorella (tramite firma e oneri) del mutuo
- o liquidarla acquistando la sua metà. Poi si può procedere previa sottoscrizione presso terzi di "donazione sicura".
1) Se non erro il valore massimo assicurato (che equivale al valore massimo della valutazione di mercato) corrisponde al valore di rimborso in caso di rivalsa vinta da parte dei miei 2 fratelli restanti. E tutti i soldi investiti nella ristrutturazione che fine fanno? I beni acquistati all'interno negli anni?
2) L'altra donataria come rientra in questa rivalsa?
3) Fino a quando possono rivalersi i miei fratelli e/o eventuali eredi?
4) Come vanno ripartite e a chi tutte le spese istruttorie di notaio, AON, ecc?
5) Quali altre soluzioni ho? Premetto che al momento mi sto accollando da solo da anni tutte le spese relative all'immobile...