Secondo il mio notaio non è così,gli è già accaduto un problema simile , quando viene presentata una pratica del genere poi il comune chiede di sanare tutti gli altri balconi nello stesso stato presenti in facciata chiedendo anche di pagare oblazioni che vanno dai 5000 agli 8000 euro .Comunque il mio notaio non rogita.
Se il Notaio non rogita il venditore ti renderà il doppio della caparra e con quei soldi pagherai l'agenzia.
Concordo sul fatto che debba sanare tutto il condominio (altrimenti nel prospetto cosa si riporta??? Solo l'interpiano interessato? E se poi per assurdo gli altri decidessero che è meglio non sanare e volessero rimuovere i balconi?).
È necessario fare urgentemente un accesso agli atti, ma di norma se la planimetria catastale ha questo problema, dato che questa si predispone dopo il progetto, dubito che questo possa riportare una situazione corretta (ecco perchè il suo architetto ha già tirato le dovute conclusioni).
Se il Notaio non rogita va bene, ma se ci tieni alla casa e si trovasse una soluzione affinchè si potesse rogitare lo stesso?
Esempio: dato che trattasi di un abuso non particolarmente importante (non è un aumento di cubatura, ovvero, chiedi al più presto al tuo architetto se è comunque un abuso sanabile o meno... certo, ci sta di mezzo anche il Genio Civile, quindi alle brutte si potrebbe anche andare sul penale, ma per queste cose ogni comune si regola a modo suo, quindi chiedi al tuo tecnico di andare a parlare coi tecnici comunali), poniamo il caso che il tutto si possa sanare ma sia solo un problema legato ai tempi e ai costi, è necessario capire se il Notaio può rogitare un immobile con questi abusi poniamo sanabili. Chiediglielo, magari può farlo solo se l'acquirente e il venditore lo esonerano da ogni responsabilità. Se potesse farlo, a quel punto intanto mi farei fare uno sconto di almeno 10k sul prezzo, soldi necessari per dover fare la pratica (rimborso spese e tempo perso compreso), poi bloccherei un'ulteriore somma lasciandola in deposito dal Notaio come risarcimento nel caso in cui non si possa sistemare il balcone e si dovesse demolire... Somma dunque pari alla perdita di valore dell'immobile per la mancanza del balcone (se invece si sistema tutto entro un periodo x pari ad esempio a 2 anni, la somma andrà a finire nelle tasche del venditore, una volta conclusa la pratica). Infine, nel caso in cui si potessero sanare questi balconi, farei anche deliberare questa cosa all'assemblea di condominio prima del rogito, con l'affidamento dell'incarico a un tecnico.
PS l'iter descritto, sempre se il Notaio approva, credo preveda necessariamente la conformità catastale (francesca???); per inserire il balcone sulla planimetria in maniera tale da renderla conforme con lo stato dei luoghi, si può provare a mettere come causale nel docfa "esatta rappresentazione grafica", sperando che passi, altrimenti forse non se ne fa niente...