Buonasera a tutti,
vi scrivo per avere anche un vostro parere a proposito di una situazione incresciosa in cui sono coinvolta, ovviamente anche per nostra inesperienza/ingenuità.
A metà luglio sottoscriviamo una proposta d'acquisto con clausola sospensiva legato all'ottenimento del mutuo, con impegno a chiudere un preliminare a fine settembre e rogito entro fine 2015, con allegato un assegno di 2500 euro. L'agente ci chiede l'autorizzazione, prima solo verbale, ad alzare l'offerta di 3000 euro nel caso in cui il valore da noi proposta non andava bene e noi accettiamo. Il giorno dopo ci chiama dicendo che il venditore non aveva accettato il valore iniziale, ma solo quello rialzato e che ovviamente dobbiamo passare da lui a firmare questa autorizzazione di rialzo (su un foglio bianco). Specifico che la notifica di accettazione non ci perviene in nessun altro modo e non ci viene mostrato nulla di firmato da parte del venditore..e il venditore ci conferma che è tutto a posto così, è la prassi. Specifico anche che non è mai stata compilata da noi nessun'altra offerta d'acquisto: esiste solo l'iniziale e questo foglio legato al rialzo e in cui non ci sono riferimenti a clausole, assegno etc come nella prima proposta d'acquisto.
A questo punto, di corsa, iniziamo le pratiche con il consulente finanziario, consigliatoci dall'agenzia, per avere la delibera reddituale del mutuo. Passa agosto di ferie e a settembre torniamo a pressare, mentre dalla banca non avevamo nessuna news. All'improvviso a metà mese ci chiama l'agente dicendoci che c'era un problema con la casa e di andare in agenzia. Inizia a dirci che il venditore ha atteso per ben 2 settimane (e quindi sarebbe stato gentilissimo) questa nostra delibera che invece non è mai arrivata e allora ha deciso di vendere ad un suo acquirente perchè i termini erano comunque scaduti. A questo punto noi scendiamo dalle nuvole.. quale scadenza?!??! Il venditore si inventa di averci messo a conoscenza (NON E' VERO) di una clausola inserita nell'accettazione (mai vista) da parte del venditore in cui lui si sarebbe ritenuto impegnato solo fino al 31 agosto e poi avrebbe potuto vendere ad altri. A parte che sarebbe stato assurdo pensare che ad agosto la banca potesse deliberare un mutuo, ma poi noi non avevamo mai visto nè sentito nulla a proposito. Casualmente spunta fuori una terza carta firmata solo dal venditore, il giorno della presunta trattativa e accettazione, dove lui si impegnava a venderci la casa all'ultimo prezzo rialzato ma solo a condizione che entro il 31/08 avremmo avuto la delibera. Per riuscire ad avere questa carta abbiamo dovuto insistere perchè ci diceva che c'erano i dati sensibili del venditore e che "non era legale farlo".
Praticamente ora ci troviamo con 3 documenti completamente diversi, dove in nessuno di questi c'è la firma di venditore e acquirente. Dai pareri che ho sentito è come se questa accettazione in realtà non ci sia mai stata (mai realmente notificata e vista) e questa sia stata solo una presa in giro, corredata da quest'ultimacarta fatta magari a posteriori dopo aver trovato un acquirente che pagava di più.
A questo punto aver perso la casa è il minimo dei problemi.. noi abbiamo ancora là l'assegno perchè, per non far danni, non l'ho ancora ritirato. L'agente ovviamente ci ha detto, su mia insistenza, che poteva anche darci due righe se volevamo essere tranquilli (io gli ho detto che non vorrei mai passare per quella che revoca un contratto, non essendoci nulla di scritto). Il consiglio che mi è stato dato da conoscenti è di farmi fare una scritta su carta intestata che lui ci ridava l'assegno perchè l'accettazione non si è conclusa (la prima..su cui c'è il riferimento all'assegno). E' corretto? Dobbiamo pretendere che sulla prima proposta ci sia scritto che è stata rifiutata? Il foglietto del rialzo è da considerarsi una proposta d'acquisto decaduta perchè esiste quel foglio con riportato il 31 agosto o sono solo passaggi di carte ognuno slegato dall'altro.
Ora il problema è che ha in mano anche un mandato di vendita e ovviamente dopo questo comportamento assolutamente in malafede io non voglio più averci a che fare. Se non arriviamo ad un accordo comune sull'annullamento, mi vedo costretta a sentire un legale..cosa che ovviamente vorrei evitare, sperando che lui la voglia chiudere lì per non indagare sulla sue porcate.
Ah..in tutto ciò oggi ci chiama dicendo che la delibera è arrivata (ieri)............ eravamo là fino alle 20 e da lui e magicamente la banca l'ha notificato a tarda notte? NO COMMENT.
Cosa ne pensate? Dovrà assolutamente servirci da lezione..
GRAZIE!!!!!
vi scrivo per avere anche un vostro parere a proposito di una situazione incresciosa in cui sono coinvolta, ovviamente anche per nostra inesperienza/ingenuità.
A metà luglio sottoscriviamo una proposta d'acquisto con clausola sospensiva legato all'ottenimento del mutuo, con impegno a chiudere un preliminare a fine settembre e rogito entro fine 2015, con allegato un assegno di 2500 euro. L'agente ci chiede l'autorizzazione, prima solo verbale, ad alzare l'offerta di 3000 euro nel caso in cui il valore da noi proposta non andava bene e noi accettiamo. Il giorno dopo ci chiama dicendo che il venditore non aveva accettato il valore iniziale, ma solo quello rialzato e che ovviamente dobbiamo passare da lui a firmare questa autorizzazione di rialzo (su un foglio bianco). Specifico che la notifica di accettazione non ci perviene in nessun altro modo e non ci viene mostrato nulla di firmato da parte del venditore..e il venditore ci conferma che è tutto a posto così, è la prassi. Specifico anche che non è mai stata compilata da noi nessun'altra offerta d'acquisto: esiste solo l'iniziale e questo foglio legato al rialzo e in cui non ci sono riferimenti a clausole, assegno etc come nella prima proposta d'acquisto.
A questo punto, di corsa, iniziamo le pratiche con il consulente finanziario, consigliatoci dall'agenzia, per avere la delibera reddituale del mutuo. Passa agosto di ferie e a settembre torniamo a pressare, mentre dalla banca non avevamo nessuna news. All'improvviso a metà mese ci chiama l'agente dicendoci che c'era un problema con la casa e di andare in agenzia. Inizia a dirci che il venditore ha atteso per ben 2 settimane (e quindi sarebbe stato gentilissimo) questa nostra delibera che invece non è mai arrivata e allora ha deciso di vendere ad un suo acquirente perchè i termini erano comunque scaduti. A questo punto noi scendiamo dalle nuvole.. quale scadenza?!??! Il venditore si inventa di averci messo a conoscenza (NON E' VERO) di una clausola inserita nell'accettazione (mai vista) da parte del venditore in cui lui si sarebbe ritenuto impegnato solo fino al 31 agosto e poi avrebbe potuto vendere ad altri. A parte che sarebbe stato assurdo pensare che ad agosto la banca potesse deliberare un mutuo, ma poi noi non avevamo mai visto nè sentito nulla a proposito. Casualmente spunta fuori una terza carta firmata solo dal venditore, il giorno della presunta trattativa e accettazione, dove lui si impegnava a venderci la casa all'ultimo prezzo rialzato ma solo a condizione che entro il 31/08 avremmo avuto la delibera. Per riuscire ad avere questa carta abbiamo dovuto insistere perchè ci diceva che c'erano i dati sensibili del venditore e che "non era legale farlo".
Praticamente ora ci troviamo con 3 documenti completamente diversi, dove in nessuno di questi c'è la firma di venditore e acquirente. Dai pareri che ho sentito è come se questa accettazione in realtà non ci sia mai stata (mai realmente notificata e vista) e questa sia stata solo una presa in giro, corredata da quest'ultimacarta fatta magari a posteriori dopo aver trovato un acquirente che pagava di più.
A questo punto aver perso la casa è il minimo dei problemi.. noi abbiamo ancora là l'assegno perchè, per non far danni, non l'ho ancora ritirato. L'agente ovviamente ci ha detto, su mia insistenza, che poteva anche darci due righe se volevamo essere tranquilli (io gli ho detto che non vorrei mai passare per quella che revoca un contratto, non essendoci nulla di scritto). Il consiglio che mi è stato dato da conoscenti è di farmi fare una scritta su carta intestata che lui ci ridava l'assegno perchè l'accettazione non si è conclusa (la prima..su cui c'è il riferimento all'assegno). E' corretto? Dobbiamo pretendere che sulla prima proposta ci sia scritto che è stata rifiutata? Il foglietto del rialzo è da considerarsi una proposta d'acquisto decaduta perchè esiste quel foglio con riportato il 31 agosto o sono solo passaggi di carte ognuno slegato dall'altro.
Ora il problema è che ha in mano anche un mandato di vendita e ovviamente dopo questo comportamento assolutamente in malafede io non voglio più averci a che fare. Se non arriviamo ad un accordo comune sull'annullamento, mi vedo costretta a sentire un legale..cosa che ovviamente vorrei evitare, sperando che lui la voglia chiudere lì per non indagare sulla sue porcate.
Ah..in tutto ciò oggi ci chiama dicendo che la delibera è arrivata (ieri)............ eravamo là fino alle 20 e da lui e magicamente la banca l'ha notificato a tarda notte? NO COMMENT.
Cosa ne pensate? Dovrà assolutamente servirci da lezione..
GRAZIE!!!!!