Allora ho fatto una proposta vincolata all'erogazione del mutuo, ho ottenuto solo delle fattibilità.
La prima a condizioni insostenibili, la seconda non più fattibile perchè sono stata licenziata.
Non ho firmato nessuna delibera da nessuna delle banche.
Dopo la prima proposta di mutuo, volevamo fermarci perchè la situazione si era fatta snervante e abbastanza lunga ( il broker ha impiegato 2 mesi a ottenere la delibera): la prima proposta come condizione aveva il vincolo di depositare sul conto del mutuo 30 mila euro, io potevo mettercene 10 e quindi mia madre ha chiesto alla banca se poteva rigonezziare il suo mutuo per armi le restanti 20 mila ma questo non è stato possibile. Il broker ha insistito comunque di farmi aprire lo stesso il conto senza avere ancora una risposta precisa. Dato che avevo la clausola non volevo più continuare.
La parte venditrice, vuoi per l'attesa troppo lunga, si è irritata e ci ha detto che siccome non avevamo una dichiarazione della banca di non mutuabilità non accettavano una nostra recessione del contratto e che a loro non interessava delle condizioni per ottenere il mutuo. Questo era tutto verso fine aprile. L'agenzia decide quindi di portare la nostra pratica in una banca, nella quale conosceva il direttore. La prima telefonata era stata: non siete proprio mutuabili però ce la fa.
Passano 2 settimane e non sentiamo nessuno,fino a quando mi arriva una mail dall'agenzia che ci dice che hanno accettato la delibera. Mi reco in agenzia e non sanno darmi risposta alle domande che faccio, avevano già fatto la perizia e noi non sapevamo nulla.
Mi reco in banca e prendo un foglio in excel su quello che dovrebbe essere il mio mutuo. Mi spiega un pò e sono alquanto perplessa sul prodotto che mi hanno offerto, mi reco nuovamente in agenzia ed espongo le mie perplessità, questo sabato 29 maggio. Il 31 ricevo una lettera di licenziamento dovuto a un calo di lavoro.
Mi reco all'agenzia e lo faccio presente. La prima cosa che mi hanno detto è stato: niente mutuo. Le provvigioni all'agenzia non le devo dare ma per la caparra voleva parlare col legale per sapere cosa fare.
Stamattina l'agenzia ha chiesto di vedermi ed è uscito che il mio è stato un comportamento non corretto, che la parte venditrice non crede al fatto che sono stata licenziata, che vogliono farmi causa e a detta dell'avvocato loro e dell'agenzia la vincerebbero pure. Attaccandosi soprattutto alla prima "delibera" ottenuta col broker e all'apertura del conto.
La controparte vorrebbe portarmi in causa facendomi pagare la caparra che hanno versato per l'acqusto di un'altra casa di 10 mila euro, le provvigioni dell'altra agenzia 7.800 euro, incassare il mio assegno di 2500 euro, ed eventuali spese d'agenzia di entrambi le parti qualora il giudice lo decida e la parcella del loro avvocato oltre al mio.
Quando ho parlato del mio assegno dato a garanzia mi ha risposto che non poteva ridarmelo indietro.
Volevo un consiglio i un legale perchè non so come muovermi.
Grazie
MI sono dimenticata di dire che io ho avvisato la banca del licenziamento e l'AI mi ha risposto: BRAVA, NON DOVEVI...POTEVAMO ANCHE NON DIRE CHE ERI STATA LICENZIATA.