Ciao a tutti, vi espongo il problema ricevo incarico di vendita dopo soli tre giorni ritiro proposta d'acquisto con clausola sospensiva perchè il futuro proprietario dell'immobile sarà un minore. La proposta viene accettata (non registrata) ad un prezzo minore perchè gli acquirenti danno la possibilità ai venditori di rimanere un anno nell'immobile e per smontare un CAMINO (ecco il problema camino) in marmo. Gli acquirenti incaricano un avvocato, perito di parte, notaio per relazione preliminare, copia proposta, ecc.. per presentare istanza al giudice per svincolare i solodi intestati al minore, l'istanza viene accetata formalmente dal giudice dei minori (siamo in attesa del decreto che arriverà a giorni). Una settimana fai si presenta il venditore dicendo che il camino non si può smontare quindi vuole €.10.000,00 in più sul prezzo pattuito e come da incarico. Domanda se non ho capito male è solo un prestesto, quindi mi ha detto di lasciar stare tutto com'è, se la parte aquirente vuole l'immobile deve aumentare la proposta? non ci sono margini di trattativa. La vendita ormai si è arenata e non mi vuol pagare, come mi comporto per le provviggioni, con un'ingiunzione ipotecaria sull'immobile. grazie