rodworks

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Gentili, mi rivolgo a voi per chiedervi aiuto per uscire da una compravendita che mi sta togliendo il sonno.
Mi spiego: sono di Roma ed essendo figlio dei miei tempi decido di investire quel poco che posso in un immobile in Torino perché più accessibile rispetto alla città in cui sono nato.
Trovato l'immobile, il 14 novembre presento la proposta d'acquisto stipulata sull'apposito modulo dell'agenzia. nel suddetto prestampato faccio inserire la clausola sospensiva" SUDDETTA PROPOSTAE' VINCOLATA AD UNA DELIBERA POSITIVA DA PARTE DELL'ISTITUTO DI CREDITO SCELTO DAL PROPONENTE PER UN MASSIMO DI 30 GG DALLA DATA DI ACCETTAZIONE DELLA STESSA" subito sotto trovo l'ncarico di mediazione da versare nel momento in cui verrò a conoscenza dell'avvenuta accettazione, mentre per l'importo si rimanda ad un allegato che io ho firmato ma di cui non mi è stata data fotocopia.
il 17 novembre mi arriva per mail la conferma dell'accettazione da parte del venditore, il 24 mi reco all'agenzia di Torino, la quale mi dice solo allora che il 17 novembre hanno ricevuto una raccomandata del proprietario nella quale era scritta la sua volontà di non vendere più. L'agente mi ha suggerito di firmare il RITIRO DELLA PROPOSTA D'ACQUISTO ACCETTATA ponendo la data del 17 novembre e di dargli del tempo per convincere il venditore a cambiare idea. Passate quasi 2 settimane vengo chiamato dall'agente immobiliare il quale mi conferma la decisione del proprietario a non vendermi più l'immobile per questioni economiche e che dunque per ricevere l'assegno indietro dovrei firmare una risoluzione consensuale che solleva l'agenzia da ogni responsabilità. Ora per mia tranquillità ho chiesto all'agenzia una dichiarazione nella quale non si a nulla pretendere da me, ma da allora non ho avuto più comunicazione. vi chiedo: firmando la risoluzione consensuale l'agenzia può richiedermi la mediazione? la clausola sospensiva mi tutela anche se la risoluzione del contratto avviene prima del suo verificarsi? dovrei aspettare che passiono i 30 giorni della delibera? dovrei rispondere con una risoluzione per inadempimento? Aiuto!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Gentili, mi rivolgo a voi per chiedervi aiuto per uscire da una compravendita che mi sta togliendo il sonno.
Mi spiego: sono di Roma ed essendo figlio dei miei tempi decido di investire quel poco che posso in un immobile in Torino perché più accessibile rispetto alla città in cui sono nato.
Trovato l'immobile, il 14 novembre presento la proposta d'acquisto stipulata sull'apposito modulo dell'agenzia. nel suddetto prestampato faccio inserire la clausola sospensiva" SUDDETTA PROPOSTAE' VINCOLATA AD UNA DELIBERA POSITIVA DA PARTE DELL'ISTITUTO DI CREDITO SCELTO DAL PROPONENTE PER UN MASSIMO DI 30 GG DALLA DATA DI ACCETTAZIONE DELLA STESSA" subito sotto trovo l'ncarico di mediazione da versare nel momento in cui verrò a conoscenza dell'avvenuta accettazione, mentre per l'importo si rimanda ad un allegato che io ho firmato ma di cui non mi è stata data fotocopia.
il 17 novembre mi arriva per mail la conferma dell'accettazione da parte del venditore, il 24 mi reco all'agenzia di Torino, la quale mi dice solo allora che il 17 novembre hanno ricevuto una raccomandata del proprietario nella quale era scritta la sua volontà di non vendere più. L'agente mi ha suggerito di firmare il RITIRO DELLA PROPOSTA D'ACQUISTO ACCETTATA ponendo la data del 17 novembre e di dargli del tempo per convincere il venditore a cambiare idea. Passate quasi 2 settimane vengo chiamato dall'agente immobiliare il quale mi conferma la decisione del proprietario a non vendermi più l'immobile per questioni economiche e che dunque per ricevere l'assegno indietro dovrei firmare una risoluzione consensuale che solleva l'agenzia da ogni responsabilità. Ora per mia tranquillità ho chiesto all'agenzia una dichiarazione nella quale non si a nulla pretendere da me, ma da allora non ho avuto più comunicazione. vi chiedo: firmando la risoluzione consensuale l'agenzia può richiedermi la mediazione? la clausola sospensiva mi tutela anche se la risoluzione del contratto avviene prima del suo verificarsi? dovrei aspettare che passiono i 30 giorni della delibera? dovrei rispondere con una risoluzione per inadempimento? Aiuto!

La questione e' sicuramente ambigua.

Tuttavia, difficile e' pensare, che un intermediario possa stare li' ad archittettare, di pretendere mediazioni senza vendere.
Considerato, che ricorrere in azioni di recupero piu o meno indotte, ha pure i suoi costi, con esiti tutt'altro che scontati.

Con la proposta accettata, il venditore inadempiente deve corrispondere le mediazioni all'agenzia, restituire la somma doppia se e' stata versata a titolo confirmatorio, e risarcire l'acquirente delle mediazioni d'agenzia a cui ha ottemperato.

Questa la linea di principio.

Se tu ancora non hai ottemperato alle mediazioni bene hai fatto.
Risparmiandoti l'azione di recupero.

Che dovra' porre in essere l'agenzia.
Nei confronti del venditore.

Pure hai fatto bene, a richiedere un "nulla a pretendere" da parte dell'intermediario, che devi assolutamente ottenere.
Per non rischiare strascichi futuri.

Se invece l'ambiguita' continua dovrai alzare il livello dello scontro.
Invia un telegramma all'intermediario, intimandogli la riconsegna immediata del tuo assegno, considerato che la proposta non e' andata a buon fine.
Riservandoti un tempo massimo di 24 ore prima di rivolgerti ai carabinieri.

Se sono in malafede, ti restituiranno e firmeranno il nulla da pretendere, un'ora dopo aver ricevuto il telegramma.
 
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rodworks

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Privato Cittadino
Dott.re PyerSilvio, Grazie per la risposta tempestiva, le assicuro che nonostante io abbia ricordato all'agente immobiliare la mia possibilità di pretendere il doppio della caparra, quest'ultimo mi ha risposto che essendoci una clausola sospensiva non mi spetta alcun risarcimento e che dunque era, come mi è stato proposto, accordarmi con una risoluzione consensuale. Ora premesso che la raccomandata del venditore mi è stata mostrata e basta, e che nella risoluzione si fa chiarezza sulla volontà degli attori e il loro reciproco nulla a pretendere, diversamente l'agenzia si solleva da ogni responsabilità. la risoluzione Avendo valore retroattivo può contemplare qualche tipo di richiesta futura da parte dell'agenzia per la mediazione? In virtù di questo dubbio ho chiesto di far aggiungere una clausola nella quale anche l 'agenzia non ha nulla a pretendere, ma questo mi è stato negato con il silenzio. Se ho capito bene il suo consiglio dovrei non ottemperare alla risoluzione consensuale proposta ma inviare una risoluzione per inadempimento?
 

angy2015

Membro Assiduo
và bene che era venerdì 17 ma l'agenzia ha sbagliato a mandare la mail se non aveva ancora l'accettazione scritta della proposta da parte del venditore. O forse è tutta una messa in scena per introdurre un nuovo acquirente che ha offerto di più. Il punto stà nella validità dell'accettazione della proposta tramite email non certificata, se fosse valida avresti diritto al doppio della caparra come minimo risarcimento. Se preferisci uscirne senza ulteriori mal di pancia intima la restituzione dell'assegno come ti hanno suggerito sopra e contestuale restituzione o annullamento della proposta per mancata accettazione del venditore. Di consensuale non firmerei nulla, han fatto tutto loro. Io contatterei anche il venditore per sapere se le cose sono andate effettivamente come dice l'agenzia perchè mi puzza di losco.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
il 17 novembre mi arriva per mail la conferma dell'accettazione da parte del venditore, il 24 mi reco all'agenzia di Torino, la quale mi dice solo allora che il 17 novembre hanno ricevuto una raccomandata del proprietario nella quale era scritta la sua volontà di non vendere più.
Non è chiaro se l’accettazione c'è stata davvero,cioè se hai visto la firma sulla tua proposta.
Come è possibile che il 17 l’agente ti dica”proposta accettata” , e poi sempre il 17 il venditore manda raccomandata per comunicare che non vuole vendere più?

Se la proposta è stata accettata,con la condizione sospensiva non hai versato caparra (che sarà in deposito presso l’agente) e non hai diritto alla restituzione del doppio.
Se firmi una risoluzione consensuale è come se ammettessi che un contratto si è formato;quindi in teoria,anche se non compri,l’agente ha diritto alle provvigioni,che tu poi potrai farti risarcire dai venditori .
Mi pare una situazione gestita malissimo dall’agente (anche a non voler pensare alla mala fede) , e ora starei attento a cosa firmare.

Anche io credo che ti convenga essere deciso e risoluto ,e pretendere la restituzione dell’assegno immediata per proposta non accettata, per non rischiare strascichi o richieste dell’agente.
In alternativa fai passare i 30 giorni della sospensiva mutuo , e chiedi l’assegno indietro per condizione non avverata.
Anche in questo caso nessuno potrà chiederti proprio nulla,nemmeno le provvigioni.
 

osammot

Membro Attivo
Agente Immobiliare
auguri PyerSilvio
 

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rodworks

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Privato Cittadino
Grazie mille Signori per le vostre risposte e auguri a PyerSilvio, capisco che la mia vicende abbia dell'inverosimile, ma vi assicuro che è tutto vero, come sono vere le mie notte insonne. Del resto forse è solo colpa mia e della mia troppa fiducia. Non sapendo effettivamente come rivolgermi all'agenzia vi chiede un ultimo parere riguardo a quanto ho scritto per riavere l'assegno indietro senza strascichi.
Cattura.JPG
 

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