Buongiorno,
mi trovo in una situazione antipatica.
Ho effettuato, per tramite di mia madre, una proposta di acquisto, in cui si stabiliva che entro 20giorni dall'accettazione sarebbe stato effettuato il preliminare di vendita, con versamento di 15000E a titolo di caparra confirmatoria, e che entro il 31/1/2018 sarebbe stato effettuato l'atto di vendita con il saldo di 50000E. Abbiamo lasciato un assegno di 5000E, intestato all'agenzia, in deposito.
Il venditore ha accettato la proposta in data 1/12/2017 ed in data 4/12/2017 mia madre ha firmato per presa vision dell'accettazione (il preliminare e l'atto sarebbero stati a nome mio).
Ieri, 15/12/2017, l'agenzia mi chiama dicendo di aver ricevuto una lettera dall'avvocato del venditore in cui si afferma la sua volonta' di NON procedere con la vendita perche' il valore di mercato dell'immobile e' , a suo parere,superior alla cifra offerta ed accettata. E' da verificare se abbia revocato il mandato all'agenzia o meno.
Cosa posso fare per tutelarmi?
mi trovo in una situazione antipatica.
Ho effettuato, per tramite di mia madre, una proposta di acquisto, in cui si stabiliva che entro 20giorni dall'accettazione sarebbe stato effettuato il preliminare di vendita, con versamento di 15000E a titolo di caparra confirmatoria, e che entro il 31/1/2018 sarebbe stato effettuato l'atto di vendita con il saldo di 50000E. Abbiamo lasciato un assegno di 5000E, intestato all'agenzia, in deposito.
Il venditore ha accettato la proposta in data 1/12/2017 ed in data 4/12/2017 mia madre ha firmato per presa vision dell'accettazione (il preliminare e l'atto sarebbero stati a nome mio).
Ieri, 15/12/2017, l'agenzia mi chiama dicendo di aver ricevuto una lettera dall'avvocato del venditore in cui si afferma la sua volonta' di NON procedere con la vendita perche' il valore di mercato dell'immobile e' , a suo parere,superior alla cifra offerta ed accettata. E' da verificare se abbia revocato il mandato all'agenzia o meno.
Cosa posso fare per tutelarmi?