Erold27

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti.

Vi sottopongo questa problematica.
In una proposta di acquisto, avevo indicato la seguente frase: "... Il venditore ha dichiarato all'agente immobiliare che con riguardo alla conformità degli impianti alla normativa vigente gli stessi sono conformi". Successivamente abbiamo stipulato il rogito. Ora, ammesso che io abbia peccato di imprudenza, nel rogito sicuramente il notaio avrà indicato che l'immobile viene comprato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova e come visto e gradito dell'acquirente, cosa fa fede a questo punto? Una dichiarazione eventualmente errata in proposta (gli impianti comunque saranno sicuramente stati a norma in quanto l'appartamento è stato ristrutturato nel 2009) oppure ciò che è scritto nel rogito? Da quel che mi risulta, il rogito supera proposta è preliminare.. Sono comunque responsabile per un eventuale errore (anche se dichiaratomi dal venditore)? Devo comunque accertarmi in qualche modo che gli impianti siano a norma e quindi produrre le certificazioni e conformità?

Grazie per l'attenzione e a chi mi risponderà..
 

FRANCY80

Membro Attivo
Agente Immobiliare
L'ultima dichiarazione di volontà è quella valida. Peraltro il rogito avviene con notaio scelto dalla parte acquirente. Se il notaio non legge il preliminare e l'acquirente non controlla ciò che firma non credo sia colpa tua. Se però hai le certificazioni meglio trasmetterle all'acquirente.
 

Erold27

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Grazie per la risposta. Quindi mi confermi che, in questo modo, il rogito supera il preliminare? Vorrei "rasserenarmi" in un certo senso per evitare errori e leggerezze futuri. Praticamente, se l'agente dovesse scrivere in proposta qualcosa di errato con il rogito la dichiarazione viene superata?
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti.

Vi sottopongo questa problematica.
In una proposta di acquisto, avevo indicato la seguente frase: "... Il venditore ha dichiarato all'agente immobiliare che con riguardo alla conformità degli impianti alla normativa vigente gli stessi sono conformi". Successivamente abbiamo stipulato il rogito. Ora, ammesso che io abbia peccato di imprudenza, nel rogito sicuramente il notaio avrà indicato che l'immobile viene comprato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova e come visto e gradito dell'acquirente, cosa fa fede a questo punto? Una dichiarazione eventualmente errata in proposta (gli impianti comunque saranno sicuramente stati a norma in quanto l'appartamento è stato ristrutturato nel 2009) oppure ciò che è scritto nel rogito? Da quel che mi risulta, il rogito supera proposta è preliminare.. Sono comunque responsabile per un eventuale errore (anche se dichiaratomi dal venditore)? Devo comunque accertarmi in qualche modo che gli impianti siano a norma e quindi produrre le certificazioni e conformità?

Grazie per l'attenzione e a chi mi risponderà..
Secondo me il notaio ha scritto quella frase precisando lo stato degli impianti, è obbligatorio, impossibile che l'abbia omessa, quindi avrà scritto o che il proprietario non da le garanzie e quindi l'acquirente avrà l'onere di mettere a norma gli impianti elettrico e gas o che le da, consegnando copia delle certificazioni. Non conta "sicuramente sarà a norma" ma se ci sono o meno le certificazioni. Questa dichiarazione, se diversa dalla realtà, può comportare su richiesta della parte lesa il cambiamento del prezzo pattuito, anche dopo l'atto in erti casi. In bocca al lupo.-
 

Erold27

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ok, grazie anche a te per la risposta. Ma in sostanza, cosa vale? La proposta di acquisto con la dichiarazione che il venditore da all'agente immobiliare o il rogito, con la relativa dichiarazione del venditore all'acquirente? Cioè, ammesso che ci sia stato un errore in proposta (per mia imprudenza) con il rogito il problema della proposta è superato?
 

Erold27

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Qualcuno mi può dare qualche altro parere in merito all'episodio? Ho letto nel forum che la responsabilità ricade sul venditore che ha effettuato le dichiarazioni..
 

er4clito

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ove non dichiarato nulla esplicitamente si da per scontato che gli impianti siano a norma.
Nel caso questi non siano a norma il compratore può imporre al venditore di metterli a norma a sue spese e fornirne le certificazioni.

Il notaio non visiona l'immobile e non verifica nulla a parte la continuità della proprietà e l'assenza di trascrizioni. Sono le parti che dichiarano, con notaio testimone.
(così come il venditore accettata la proposta che teoricamente deve aver letto attentamente conferma le dichiarazioni e i vari punti ivi indicati).
 

Erold27

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ti ringrazio per il parere ma, in sostanza, siamo noi agenti immobiliari responsabili per le dichiarazioni del venditore o per la non conformità degli impianti (se questi in proposta prima dichiara che lo sono e poi in rogito fa cadere l'onere di adeguamento in capo all'acquirente)? E poi, altro punto, con il rogito la proposta dovrebbe essere superata (parere espresso anche da un avvocato). Mi date una conferma su questa cosa per cortesia? Vorrei capire e tranquillizzarmi, nel caso in cui venisse riportata una dichiarazione errata in proposta...tecnicamente, ciò che conta in ultima analisi, a quanto mi hanno detto, è il rogito (con tutte i passaggi di responsabilità da venditore ad acquirente)..
 

er4clito

Membro Attivo
Agente Immobiliare
No non siamo noi agente immobiliari responsabili, ma chi fa la dichiarazione. E' naturale però che il cliente si rivolge all'Agente Immobiliare per essere tutelato.

E' ruolo di un bravo AI non creare problemi ai clienti che spesso firmano fidandosi. Giustamente in caso di problemi è giusto assistere. Non fa parte del ruolo del mediatore, che si esaurisce nel mettere in contatto le parti. Ma fa parte del lavorare bene.
 

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