Innanzitutto buonasera!
Ho fatto una proposta di acquisto per un ristorante,allegando un assegno di 5000 Euro come caparra confirmatoria.
Nelle clausole aggiuntive della proposta abbiamo inserito due voci: "proposta subordinata alla concessione del finanziamento da parte della Banca" e "fattibilità di installazione del forno",esattamente scritte così,non una parola di più. Vi spiego meglio cosa si è inteso,in accordo con l'Agenzia e con i venditori,sul discorso "installazione forno". Ho un progetto di pizzeria napoletana,in cui verrà installato un vero forno napoletano (mobile)costruito interamente a mano,di dimensioni specifiche. Tutti i forni mobili napoletani artigianali hanno due caratteristiche: non possono essere smontati e poi rimontati nel locale,e devono avere un diametro interno tra i 120 ed i 140 cm. Queste caratteristiche fanno sì che i forni siano più o meno tutti delle stesse dimensioni. Ecco il punto cruciale della clausola:all'inizio della trattativa non eravamo sicuri di riuscire a far passare il forno dall'unica porta possibile. Detto questo,la proposta di acquisto è stata accettata. Ora,a distanza di settimane,non ho ancora ottenuto il via definitivo per il finanziamento (manca l'accettazione da parte di un istituto di garanzia),però ho ottenuto le risposte negative da tutti i costruttori dei forni napoletani. Nello specifico,non si possono ridurre in altezza né in larghezza (alcuni forni sono sì più stretti esternamente ma di conseguenza minori dei 120 cm di diametro interni). In pratica,non posso passare attraverso la porta. Tenete presente che sono forni da circa 2200 kg,che non possono essere piegati,e devono essere movimentati solo con una gru. Tutto questo ho provveduto a comunicarlo ai proprietari,sentendomi rispondere che secondo loro non è un motivo valido per invalidare la proposta ed ottenere indietro la caparra. da quello che so,si stanno rivolgendo ad un legale per avere più garanzie ed eventualmente darmi battaglia. Ora il problema è semplice,ed abbastanza grave dal mio punto di vista: o perdo i 5000 Euro oppure concludo la trattativa ma di fatto mi ritrovo con un locale in cui non potrò mai realizzare ciò che ho progettato. E credo non abbia senso "accontentarsi" ed installare eventuali altri forni che nemmeno avrei contemplato. Tutto questo ha un senso?
Vi ringrazio in anticipo!
Ho fatto una proposta di acquisto per un ristorante,allegando un assegno di 5000 Euro come caparra confirmatoria.
Nelle clausole aggiuntive della proposta abbiamo inserito due voci: "proposta subordinata alla concessione del finanziamento da parte della Banca" e "fattibilità di installazione del forno",esattamente scritte così,non una parola di più. Vi spiego meglio cosa si è inteso,in accordo con l'Agenzia e con i venditori,sul discorso "installazione forno". Ho un progetto di pizzeria napoletana,in cui verrà installato un vero forno napoletano (mobile)costruito interamente a mano,di dimensioni specifiche. Tutti i forni mobili napoletani artigianali hanno due caratteristiche: non possono essere smontati e poi rimontati nel locale,e devono avere un diametro interno tra i 120 ed i 140 cm. Queste caratteristiche fanno sì che i forni siano più o meno tutti delle stesse dimensioni. Ecco il punto cruciale della clausola:all'inizio della trattativa non eravamo sicuri di riuscire a far passare il forno dall'unica porta possibile. Detto questo,la proposta di acquisto è stata accettata. Ora,a distanza di settimane,non ho ancora ottenuto il via definitivo per il finanziamento (manca l'accettazione da parte di un istituto di garanzia),però ho ottenuto le risposte negative da tutti i costruttori dei forni napoletani. Nello specifico,non si possono ridurre in altezza né in larghezza (alcuni forni sono sì più stretti esternamente ma di conseguenza minori dei 120 cm di diametro interni). In pratica,non posso passare attraverso la porta. Tenete presente che sono forni da circa 2200 kg,che non possono essere piegati,e devono essere movimentati solo con una gru. Tutto questo ho provveduto a comunicarlo ai proprietari,sentendomi rispondere che secondo loro non è un motivo valido per invalidare la proposta ed ottenere indietro la caparra. da quello che so,si stanno rivolgendo ad un legale per avere più garanzie ed eventualmente darmi battaglia. Ora il problema è semplice,ed abbastanza grave dal mio punto di vista: o perdo i 5000 Euro oppure concludo la trattativa ma di fatto mi ritrovo con un locale in cui non potrò mai realizzare ciò che ho progettato. E credo non abbia senso "accontentarsi" ed installare eventuali altri forni che nemmeno avrei contemplato. Tutto questo ha un senso?
Vi ringrazio in anticipo!