La concessione del mutuo e' diventata un cicinin piu farraginosa dai miei tempi piu divertenti in Italia. Bastava l ok del direttore caso per caso. Ovviamente visto la mole di lavoro avevo condizioni decisamente privilegiate, salvo il fatto che NATURALMENTE il cliente poteva avere accesso al mutuo preferito presso la Banca preferita. Diciamo che a parita' di condizioni le spese di istruttoria le spese di istruttoria erano vicine allo zero, compresa la perizia che facevo io . Quindi perizia, documentazione della casa, visure ( che si hanno ovviamente gia dal primo giorni di incarico in esclusiva ) buste paga del cliente...visura situazione debitoria..eventuali piccoli aggiustamenti alla richiesta E VIA !!! Il Sig Rossi aveva la sua delibera, poi faceva cio' che preferiva. Anche se nel 90% dei casi sceglieva quanto da me indicato la LIBERTA' del cliente E' SACRA.
ORBENE..oggi e si un poi complesso MA se decido di accettare una proposta subordinata a mutuo ( che di per se' NON VALE piu della carta sulla quale e' scritta..e che comunque pago io ) lo faccio SOLO se il cliente mi fornisce TUTTA la documentazione personale necessaria ad una approvazione della sua pratica a condizioni( aggiungo ) pure un pochettino migliorative rispetto allo "standard" dei vari istituti . Valuto ovviamente con molta attenzione le sue aspettative e se le giudico impossibili semplicemente NON accetto la sua proposta di acquisto. SE invece tutto sembra filare liscio, il cliente e' conscio di cio che lo aspetta, il reddito sembra essere congruo..PROCEDO..chiarendo per iscritto che se procurero' l approvazione la proposta sara' perfezionata, generando i previsti obblighi civili salvo che RIPETO, potra' poi scegliere il mutuo che meglio preferisce ovunque lo preferisca basta si presenti all atto fornito di quanto necessario. . Chiarisco anche per bene che sino a che non avro' l approvazione NON sospendero' affatto ne' visite ne tantomeno trattative in corso. Voi come vi comportate ?
ORBENE..oggi e si un poi complesso MA se decido di accettare una proposta subordinata a mutuo ( che di per se' NON VALE piu della carta sulla quale e' scritta..e che comunque pago io ) lo faccio SOLO se il cliente mi fornisce TUTTA la documentazione personale necessaria ad una approvazione della sua pratica a condizioni( aggiungo ) pure un pochettino migliorative rispetto allo "standard" dei vari istituti . Valuto ovviamente con molta attenzione le sue aspettative e se le giudico impossibili semplicemente NON accetto la sua proposta di acquisto. SE invece tutto sembra filare liscio, il cliente e' conscio di cio che lo aspetta, il reddito sembra essere congruo..PROCEDO..chiarendo per iscritto che se procurero' l approvazione la proposta sara' perfezionata, generando i previsti obblighi civili salvo che RIPETO, potra' poi scegliere il mutuo che meglio preferisce ovunque lo preferisca basta si presenti all atto fornito di quanto necessario. . Chiarisco anche per bene che sino a che non avro' l approvazione NON sospendero' affatto ne' visite ne tantomeno trattative in corso. Voi come vi comportate ?