Salve a tutti,
ho affittato un appartamento 4+4 che ho arredato interamente cucina compresa. Dopo circa 4 mesi il proprietario mi ha detto che "non mi voleva mandare via" ma aveva bisogno di aumentare l'affitto e io ho dovuto spiegargli che 4+4 si riferisce agli anni e non ai mesi. Dopo circa 2 anni mi ha mandato una intimazione di sfratto perchè voleva abitarci lui e offrendomi 500 euro per compensarmi di fatica e spese del trasloco e sostenendo che la legge gli dava il diritto di rientrare quando voleva. Idem. La richiesta è stata reiterata piu' volte verbalmente da allora. A gennaio mi ha inviato una raccomandata tardiva di sfratto, un cui dichiarava di voler rientrare nell'appartamento alla prima scadenza (31 luglio 2016) sostenendo però di averne già inviata una, cosa probabile perchè c'è stata una raccomandata da me non ritirata (tutta la posta la ricevo al mio indirizzo di residenza che è diverso da quello dell'appartamento affittato). Io ho risposto che lo sfratto era tardivo, ma che tenevo conto della sua vecchia richiesta e me ne sarei andato alla fine di maggio 2016. Lui non ha risposto. A maggio ho venduto per quattro soldi i mobili, in vista di trasferirmi in un appartamento arredato, avendo capito che non ha senso affittare un appartamento non arredato rischiando di doversene andare dopo 4 anni. Verso il 20 maggio, quando la casa era ormai vuota, lui ha scritto che vuole anche gli affitti di maggio e giugno. Io ho risposto che poteva dirmelo prima che vendessi i mobili e che non intendevo pagare per una casa che non usavo. A giugno non ha ritirato le chiavi. Fermo restando il suo comportamento possa essere criticabile, dal punto di vista legale lui può impormi di pagare giugno e luglio? Sospetto di sì, ma vorrei una conferma. Grazie!
ho affittato un appartamento 4+4 che ho arredato interamente cucina compresa. Dopo circa 4 mesi il proprietario mi ha detto che "non mi voleva mandare via" ma aveva bisogno di aumentare l'affitto e io ho dovuto spiegargli che 4+4 si riferisce agli anni e non ai mesi. Dopo circa 2 anni mi ha mandato una intimazione di sfratto perchè voleva abitarci lui e offrendomi 500 euro per compensarmi di fatica e spese del trasloco e sostenendo che la legge gli dava il diritto di rientrare quando voleva. Idem. La richiesta è stata reiterata piu' volte verbalmente da allora. A gennaio mi ha inviato una raccomandata tardiva di sfratto, un cui dichiarava di voler rientrare nell'appartamento alla prima scadenza (31 luglio 2016) sostenendo però di averne già inviata una, cosa probabile perchè c'è stata una raccomandata da me non ritirata (tutta la posta la ricevo al mio indirizzo di residenza che è diverso da quello dell'appartamento affittato). Io ho risposto che lo sfratto era tardivo, ma che tenevo conto della sua vecchia richiesta e me ne sarei andato alla fine di maggio 2016. Lui non ha risposto. A maggio ho venduto per quattro soldi i mobili, in vista di trasferirmi in un appartamento arredato, avendo capito che non ha senso affittare un appartamento non arredato rischiando di doversene andare dopo 4 anni. Verso il 20 maggio, quando la casa era ormai vuota, lui ha scritto che vuole anche gli affitti di maggio e giugno. Io ho risposto che poteva dirmelo prima che vendessi i mobili e che non intendevo pagare per una casa che non usavo. A giugno non ha ritirato le chiavi. Fermo restando il suo comportamento possa essere criticabile, dal punto di vista legale lui può impormi di pagare giugno e luglio? Sospetto di sì, ma vorrei una conferma. Grazie!