AndreaPD

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
mi sono appena iscritto al forum travolto dall'ansia per quello che mi sta capitando, e provando a leggere tutto quello che trovo per capire i termini della situazione.
Ad ottobre trovo online un annuncio di una presunta agenzia immobiliare di vendita di un appartamento.
Chiamo, lo vado a vedere e sono interessato all'acquisto.
Firmo una proposta di acquisto, su carta intestata dell'agenzia (srl): la proposta di acquisto è a dir poco "ridicola", nel senso che non contiene molti elementi essenziali, è poco definita e chiara, ed indirizzata ad uno solo dei proprietari (che sono tre fratelli). Purtroppo all'epoca abbastanza sprovveduto ho firmato, e dato all'agente immobiliare 500 euro in contanti, a garanzia del fatto che qualche giorno dopo avrei portato un assegno circolare da 5.000 euro intestato solo al propietario a cui era indirizzata la proposta. Sulla stessa proposta era riconosciuto all'agenzia, da parte mia, un pagamento di 2300 euro come provvigione.
Non sto qui ad elencarvi tutti i problemi che si sono presentati in seguito... per farvela breve, la proposta viene accettata, al preliminare si presenta il solo proprietario a cui era entestato l'assegno, pretendendo di accettare per tutti e tre perché gli altri erano impegnati. Il Notatio ha risolto più o meno tutto, ha chiesto e trattenuto due assegni di pari valore per gli altri due fratelli, che sono stati avvisati, non sapevano NULLA ma hanno deciso di accettare comunque, e hanno firmato il preliminare.
Da lì fino al rogito una serie di problemi vari e comportamenti poco corretti dovuti al primo dei fratelli, che vantava azioni in rappresentanza di tutti senza che gli altri ne fossero al corrente.
C'è stato un problema anche con il rogito (fissato lunedì prossimo): i propietari hanno usato tre quarti del tempo previsto tra preliminare e rogito per gli adegfuamenti catastali, per poi pretendere che solo in pochi giorni noi chiedessimo e ottenessimo il mutuo.
Anche questa bene o male si è risolta...
Vengo al punto della questione: durante il preliminare il notaio ci ha informato che l'agente immobiliare, presente, non era un agente immobiliare iscritto all'albo; l'agenzia di cui faceva parte è un'agenzia di ristrutturazione bagni(!): ha così, con il consenso della agente stessa, estromesso l'agente dal preliminare, inserendo che durante la compravendita le parti non si erano avvalse di alcuna intermediazione, ed il preliminare è stato così sottoscritto da tutti.
Dimenticavo di dirvi che i 500 euro consegnati in contanti non mi sono stati restituiti al momento della consegna dell'assegno, ma trattenuti come acconto sulla provvigione. Non dovendo, come confermato dal notaio, pagare alcuna provvigione, ho dato i soldi per persi momentaneamente, felice di essermi libearto di una figura "ombra" del proprietario poco corretto, che mi ha creato non pochi problemi.
Oggi, a 5 giorni dal rogito, l'agente immobiliare si presenta dal Notaio, dicendo che nel frattempo ha aperto (a febbraio) un'altra società, questa volta srls, con lo stesso nome dell'altra società, che ha tra gli scopi l'intermediazione immobiliare. Non ho idea se l'agente si sia nel frattempo iscritta all'albo, so che non lo era al momento del preliminare.
Aveva un'agenzia immobiliare prima che avessi a che fare con lei, che era fallita, mentre lei era stata cancellata dall'albo. Aveva continuato ad esercitare "abusivamente" il suo lavoro di intermediazione, fornendomi addirittura alcuni documenti in cui si definiva "azienda xxx- agenzia immobiliare".
Il paradosso ora è che il Notaio, ad una prima analisi, mi ha detto che potrebbe avere diritto all'intermediazione se la nuova società è una "prosecuzione" della seconda (non so cosa voglia dire), e anche non essere iscritta all'albo essendo una società nuova. Con il rischio di dover cambiare il rogito, rispetto al compromesso, e inserire che ci siamo avvalsi di un servizio di intermediazione.
A me il tutto sembra assurdo: io ho avuto a che fare, purtroppo, con una sola persona, che non era iscritta all'albo e che rappresentava un'azienda che non aveva tra i suoi scopi l'intermediazione immobiliare. Mi sembra assurdo che se questa persona, nell'arco di tre mesi, abbia eventualmente sanato la sua posizione, sia io a doverla pagare e addirittura dover cambiare quanto affermato e sottoscritto da tutti nel preliminare.
La persona in questione, tranne che avermi fatto vedere la prima volta la casa, non ha fornito anche nella realtà alcuna intermediazione: non mi ha voluto dare i contatti dei proprietari, che ho potuto avere solo di persona davanti al notaio durante la firma del compromesso. Non si è adoperata per esaminare la questione catastale (accertata solo dal notaio comportando quindi tempi lunghissimi tra preliminare e rogito), non mi ha fornito i documenti catastali, la visura ipocatastale (che ho dovuto chiedere e pagare io), non mi ha voluto mettere in contatto con l'amministratore del condominio né fare nulla per facilitare la compravendita: ha solo continuato a farmi telefonate per conto di uno dei tre proprietari mettendomi fretta su qualsiasi cosa.
Scusate se sono stato prolisso, ma a me sembra una situazione paradossale e super ingarbugliata. Qualsiasi opinione o suggerimento per me sono utili, grazie ancora
Andrea
 
M

marcellogall

Ospite
Buongiorno a tutti,
mi sono appena iscritto al forum travolto dall'ansia per quello che mi sta capitando, e provando a leggere tutto quello che trovo per capire i termini della situazione.
Ad ottobre trovo online un annuncio di una presunta agenzia immobiliare di vendita di un appartamento.
Chiamo, lo vado a vedere e sono interessato all'acquisto.
Firmo una proposta di acquisto, su carta intestata dell'agenzia (srl): la proposta di acquisto è a dir poco "ridicola", nel senso che non contiene molti elementi essenziali, è poco definita e chiara, ed indirizzata ad uno solo dei proprietari (che sono tre fratelli). Purtroppo all'epoca abbastanza sprovveduto ho firmato, e dato all'agente immobiliare 500 euro in contanti, a garanzia del fatto che qualche giorno dopo avrei portato un assegno circolare da 5.000 euro intestato solo al propietario a cui era indirizzata la proposta. Sulla stessa proposta era riconosciuto all'agenzia, da parte mia, un pagamento di 2300 euro come provvigione.
Non sto qui ad elencarvi tutti i problemi che si sono presentati in seguito... per farvela breve, la proposta viene accettata, al preliminare si presenta il solo proprietario a cui era entestato l'assegno, pretendendo di accettare per tutti e tre perché gli altri erano impegnati. Il Notatio ha risolto più o meno tutto, ha chiesto e trattenuto due assegni di pari valore per gli altri due fratelli, che sono stati avvisati, non sapevano NULLA ma hanno deciso di accettare comunque, e hanno firmato il preliminare.
Da lì fino al rogito una serie di problemi vari e comportamenti poco corretti dovuti al primo dei fratelli, che vantava azioni in rappresentanza di tutti senza che gli altri ne fossero al corrente.
C'è stato un problema anche con il rogito (fissato lunedì prossimo): i propietari hanno usato tre quarti del tempo previsto tra preliminare e rogito per gli adegfuamenti catastali, per poi pretendere che solo in pochi giorni noi chiedessimo e ottenessimo il mutuo.
Anche questa bene o male si è risolta...
Vengo al punto della questione: durante il preliminare il notaio ci ha informato che l'agente immobiliare, presente, non era un agente immobiliare iscritto all'albo; l'agenzia di cui faceva parte è un'agenzia di ristrutturazione bagni(!): ha così, con il consenso della agente stessa, estromesso l'agente dal preliminare, inserendo che durante la compravendita le parti non si erano avvalse di alcuna intermediazione, ed il preliminare è stato così sottoscritto da tutti.
Dimenticavo di dirvi che i 500 euro consegnati in contanti non mi sono stati restituiti al momento della consegna dell'assegno, ma trattenuti come acconto sulla provvigione. Non dovendo, come confermato dal notaio, pagare alcuna provvigione, ho dato i soldi per persi momentaneamente, felice di essermi libearto di una figura "ombra" del proprietario poco corretto, che mi ha creato non pochi problemi.
Oggi, a 5 giorni dal rogito, l'agente immobiliare si presenta dal Notaio, dicendo che nel frattempo ha aperto (a febbraio) un'altra società, questa volta srls, con lo stesso nome dell'altra società, che ha tra gli scopi l'intermediazione immobiliare. Non ho idea se l'agente si sia nel frattempo iscritta all'albo, so che non lo era al momento del preliminare.
Aveva un'agenzia immobiliare prima che avessi a che fare con lei, che era fallita, mentre lei era stata cancellata dall'albo. Aveva continuato ad esercitare "abusivamente" il suo lavoro di intermediazione, fornendomi addirittura alcuni documenti in cui si definiva "azienda xxx- agenzia immobiliare".
Il paradosso ora è che il Notaio, ad una prima analisi, mi ha detto che potrebbe avere diritto all'intermediazione se la nuova società è una "prosecuzione" della seconda (non so cosa voglia dire), e anche non essere iscritta all'albo essendo una società nuova. Con il rischio di dover cambiare il rogito, rispetto al compromesso, e inserire che ci siamo avvalsi di un servizio di intermediazione.
A me il tutto sembra assurdo: io ho avuto a che fare, purtroppo, con una sola persona, che non era iscritta all'albo e che rappresentava un'azienda che non aveva tra i suoi scopi l'intermediazione immobiliare. Mi sembra assurdo che se questa persona, nell'arco di tre mesi, abbia eventualmente sanato la sua posizione, sia io a doverla pagare e addirittura dover cambiare quanto affermato e sottoscritto da tutti nel preliminare.
La persona in questione, tranne che avermi fatto vedere la prima volta la casa, non ha fornito anche nella realtà alcuna intermediazione: non mi ha voluto dare i contatti dei proprietari, che ho potuto avere solo di persona davanti al notaio durante la firma del compromesso. Non si è adoperata per esaminare la questione catastale (accertata solo dal notaio comportando quindi tempi lunghissimi tra preliminare e rogito), non mi ha fornito i documenti catastali, la visura ipocatastale (che ho dovuto chiedere e pagare io), non mi ha voluto mettere in contatto con l'amministratore del condominio né fare nulla per facilitare la compravendita: ha solo continuato a farmi telefonate per conto di uno dei tre proprietari mettendomi fretta su qualsiasi cosa.
Scusate se sono stato prolisso, ma a me sembra una situazione paradossale e super ingarbugliata. Qualsiasi opinione o suggerimento per me sono utili, grazie ancora
Andrea

Purtroppo sei capitato in una situazione che più ingarbugliata non può essere.
Non ti suggerisco di andare in causa poichè rischieresti di perdere , per molti anni,
la tranquillità di cui tutti abbiamo bisogno.
Se sei riuscito ad acquistare la casa accontentati.
Offri una parte della provvigione che la controparte ti chiede e chiudi la faccenda.
 
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AndreaPD

Membro Junior
Privato Cittadino
La ringrazio per la risposta, il rogito avverrà lunedì. Penso di chiedere, come da preliminare, che la compravendita si concluda senza intermediazione. E dare la possibilità, se interessata, alla falsa agente di denunciarmi e andare in causa. So che perderei la tranquillità, ma so anche che lei andrebbe incontro al rischio di sanzioni civili e penali molto più consistenti... e segnalerò il tutto anche alla Camera di commercio, non accetto di essere truffato così da una persona che ha dovuto chiudere la precedente agenzia proprio per motivi simili
 
S

smoker

Ospite
La ringrazio per la risposta, il rogito avverrà lunedì. Penso di chiedere, come da preliminare, che la compravendita si concluda senza intermediazione. E dare la possibilità, se interessata, alla falsa agente di denunciarmi e andare in causa. So che perderei la tranquillità, ma so anche che lei andrebbe incontro al rischio di sanzioni civili e penali molto più consistenti... e segnalerò il tutto anche alla Camera di commercio, non accetto di essere truffato così da una persona che ha dovuto chiudere la precedente agenzia proprio per motivi simili
Buongiorno a tutti,
mi sono appena iscritto al forum travolto dall'ansia per quello che mi sta capitando, e provando a leggere tutto quello che trovo per capire i termini della situazione.
Ad ottobre trovo online un annuncio di una presunta agenzia immobiliare di vendita di un appartamento.
Chiamo, lo vado a vedere e sono interessato all'acquisto.
Firmo una proposta di acquisto, su carta intestata dell'agenzia (srl): la proposta di acquisto è a dir poco "ridicola", nel senso che non contiene molti elementi essenziali, è poco definita e chiara, ed indirizzata ad uno solo dei proprietari (che sono tre fratelli). Purtroppo all'epoca abbastanza sprovveduto ho firmato, e dato all'agente immobiliare 500 euro in contanti, a garanzia del fatto che qualche giorno dopo avrei portato un assegno circolare da 5.000 euro intestato solo al propietario a cui era indirizzata la proposta. Sulla stessa proposta era riconosciuto all'agenzia, da parte mia, un pagamento di 2300 euro come provvigione.
Non sto qui ad elencarvi tutti i problemi che si sono presentati in seguito... per farvela breve, la proposta viene accettata, al preliminare si presenta il solo proprietario a cui era entestato l'assegno, pretendendo di accettare per tutti e tre perché gli altri erano impegnati. Il Notatio ha risolto più o meno tutto, ha chiesto e trattenuto due assegni di pari valore per gli altri due fratelli, che sono stati avvisati, non sapevano NULLA ma hanno deciso di accettare comunque, e hanno firmato il preliminare.
Da lì fino al rogito una serie di problemi vari e comportamenti poco corretti dovuti al primo dei fratelli, che vantava azioni in rappresentanza di tutti senza che gli altri ne fossero al corrente.
C'è stato un problema anche con il rogito (fissato lunedì prossimo): i propietari hanno usato tre quarti del tempo previsto tra preliminare e rogito per gli adegfuamenti catastali, per poi pretendere che solo in pochi giorni noi chiedessimo e ottenessimo il mutuo.
Anche questa bene o male si è risolta...
Vengo al punto della questione: durante il preliminare il notaio ci ha informato che l'agente immobiliare, presente, non era un agente immobiliare iscritto all'albo; l'agenzia di cui faceva parte è un'agenzia di ristrutturazione bagni(!): ha così, con il consenso della agente stessa, estromesso l'agente dal preliminare, inserendo che durante la compravendita le parti non si erano avvalse di alcuna intermediazione, ed il preliminare è stato così sottoscritto da tutti.
Dimenticavo di dirvi che i 500 euro consegnati in contanti non mi sono stati restituiti al momento della consegna dell'assegno, ma trattenuti come acconto sulla provvigione. Non dovendo, come confermato dal notaio, pagare alcuna provvigione, ho dato i soldi per persi momentaneamente, felice di essermi libearto di una figura "ombra" del proprietario poco corretto, che mi ha creato non pochi problemi.
Oggi, a 5 giorni dal rogito, l'agente immobiliare si presenta dal Notaio, dicendo che nel frattempo ha aperto (a febbraio) un'altra società, questa volta srls, con lo stesso nome dell'altra società, che ha tra gli scopi l'intermediazione immobiliare. Non ho idea se l'agente si sia nel frattempo iscritta all'albo, so che non lo era al momento del preliminare.
Aveva un'agenzia immobiliare prima che avessi a che fare con lei, che era fallita, mentre lei era stata cancellata dall'albo. Aveva continuato ad esercitare "abusivamente" il suo lavoro di intermediazione, fornendomi addirittura alcuni documenti in cui si definiva "azienda xxx- agenzia immobiliare".
Il paradosso ora è che il Notaio, ad una prima analisi, mi ha detto che potrebbe avere diritto all'intermediazione se la nuova società è una "prosecuzione" della seconda (non so cosa voglia dire), e anche non essere iscritta all'albo essendo una società nuova. Con il rischio di dover cambiare il rogito, rispetto al compromesso, e inserire che ci siamo avvalsi di un servizio di intermediazione.
A me il tutto sembra assurdo: io ho avuto a che fare, purtroppo, con una sola persona, che non era iscritta all'albo e che rappresentava un'azienda che non aveva tra i suoi scopi l'intermediazione immobiliare. Mi sembra assurdo che se questa persona, nell'arco di tre mesi, abbia eventualmente sanato la sua posizione, sia io a doverla pagare e addirittura dover cambiare quanto affermato e sottoscritto da tutti nel preliminare.
La persona in questione, tranne che avermi fatto vedere la prima volta la casa, non ha fornito anche nella realtà alcuna intermediazione: non mi ha voluto dare i contatti dei proprietari, che ho potuto avere solo di persona davanti al notaio durante la firma del compromesso. Non si è adoperata per esaminare la questione catastale (accertata solo dal notaio comportando quindi tempi lunghissimi tra preliminare e rogito), non mi ha fornito i documenti catastali, la visura ipocatastale (che ho dovuto chiedere e pagare io), non mi ha voluto mettere in contatto con l'amministratore del condominio né fare nulla per facilitare la compravendita: ha solo continuato a farmi telefonate per conto di uno dei tre proprietari mettendomi fretta su qualsiasi cosa.
Scusate se sono stato prolisso, ma a me sembra una situazione paradossale e super ingarbugliata. Qualsiasi opinione o suggerimento per me sono utili, grazie ancora
Andrea

nel momento in cui l' affare è stato chiuso non era abilitata, ergo nessuna provvigione.

Smoker
 

Rosa1968

Membro Storico
Penso di chiedere, come da preliminare, che la compravendita si concluda senza intermediazione.
non ti consiglio di scrivere di non esserti avvalso, piuttosto scriverei di aver visto l'immobile con tizio della società caio, la quale alla data del non risultava abilitata per l'intermediazione pertanto come stabili dalla legge bla bla bla nulla è dovuto.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Poichè al momento della conclusione dell'affare l'intermediario agiva "abusivamente" non gli è dovuta alcuna provvigione anche se ora è iscritto (cosa che andrebbe appurata presso la CCIAA).

Avresti diritto alla restituzione dei € 500,00 versati quale acconto (sempre che tu abbia una ricevuta di tale versamento), ma non ti suggerisco di andare in causa per ottenere la restituzione della somma, in quanto sarebbe una causa che si protrarrebbe per tempo e che comporterebbe dei costi.

Tuttavia puoi rifiutarti di versare somme ulteriori e lasciare che sia lui ad avanzare una richiesta "ufficiale".

Sempre che tu abbia copia della ricevuta della somma versata e anche della proposta a suo tempo firmata, puoi fare una segnalazione in CCIAA allegando le fotocopie di tali documenti.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
La ringrazio per la risposta, il rogito avverrà lunedì. Penso di chiedere, come da preliminare, che la compravendita si concluda senza intermediazione. E dare la possibilità, se interessata, alla falsa agente di denunciarmi e andare in causa. So che perderei la tranquillità, ma so anche che lei andrebbe incontro al rischio di sanzioni civili e penali molto più consistenti... e segnalerò il tutto anche alla Camera di commercio, non accetto di essere truffato così da una persona che ha dovuto chiudere la precedente agenzia proprio per motivi simili
Non pagare! Nessuno potrà costringerti a farlo, una persona deve essere agente immobiliare con un REA nel momento in cui fa la mediazione. Non solo non devi pagare, ma dovresti anche comunicare l'avvenuto alla camera di commercio. Se non erano mediatori al momento della mediazione hanno violato il codice penale
 

AndreaPD

Membro Junior
Privato Cittadino
Ho copia della fattura (ha fatturato intermediazione immobiliare con la società di ristrutturazioni!) e la proposta di acquisto
 

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