Buongiorno, torno a sottoporvi il mio caso lungo e rognoso. Dopo una complicata trattativa per l'acquisto di un appartamento, finalmente tra 2 giorni firmeremo l'atto di compravendita. I nostri dubbi riguardano la provigione da corrispondere all'ai dal momento che nei nostri confronti ha sempre tenuto un atteggiamento di parte e poco professionale. Riassumo brevemente la questione:
A luglio scorso vediamo un immobile é facciamo una proposta che viene subito rifiutata del venditore, a settembre rifacciamo la proposta aumentando l'offerta di 10mila euro e viene accettata nonostante espressamente scritto che l'atto si sarebbe dovuto tenere a dicembre del 2020 perché ho un altro immobile in vendita. Nel giro di una settimana vendo questo immobile e decido di acquistare subito quello proposto dall'ai che prontamente fissa la data del compromesso. Il venditore però rinuncia a firmarlo perché è a conoscenza di alcune irregolarità catastali che gravano sulla casa e vuole prima regolarizzarle. Noi intanto chiediamo il mutuo che ci viene concesso senza problemi. In occasione dell'incontro per il mancato compromesso l'ai ribadisce la reciproca assenza di vincolo tra noi e venditori. Così, non solo l'ai porta un'altra famiglia a visitare l'immobile, ma ne abbassa anche il prezzo di vendita sul sito ( il proprietario però aveva chiesto di toglierlo dal mercato). Un paio di settimana fa mi chiama il titolare dell'agenzia (con cui non ho mai avuto a che fare perché si è occupato di tutto uno dei suoi venditori) offendendomi ed accusandomi di aver fatto saltare 3 trattative(?) e dicendomi di non riuscire a lavorare con noi. Mi impone poi di incontrarci quella sera stessa in agenzia per fare il punto della situazione. Anche in questa occasione il suo atteggiamento è stato aggressivo ed arrogante per poi ammansuirsi quando ho tirato fuori le unghie anche io e gli ho detto che con me non dovevano più parlare e che dovevano rivolgersi a mio marito. Anche in quella seduta (che ovviamente ho registrato) l'ai ha ribadito la nostra libertà nei confronti della parte venditrice e dell'agenzia stessa. Comunque ad oggi il nostro disappunto nei confronti dell'ai ci fa affrontare l'acquisto di questa casa senza entusiasmo. La mia domanda è:
C'è qualche possibilità di non pagare l'agenzia o di corrispondere una provvigione più consona al pessimo lavoro svolto? Potrebbe essere il caso di coinvolgere l'arbitrariato?
A luglio scorso vediamo un immobile é facciamo una proposta che viene subito rifiutata del venditore, a settembre rifacciamo la proposta aumentando l'offerta di 10mila euro e viene accettata nonostante espressamente scritto che l'atto si sarebbe dovuto tenere a dicembre del 2020 perché ho un altro immobile in vendita. Nel giro di una settimana vendo questo immobile e decido di acquistare subito quello proposto dall'ai che prontamente fissa la data del compromesso. Il venditore però rinuncia a firmarlo perché è a conoscenza di alcune irregolarità catastali che gravano sulla casa e vuole prima regolarizzarle. Noi intanto chiediamo il mutuo che ci viene concesso senza problemi. In occasione dell'incontro per il mancato compromesso l'ai ribadisce la reciproca assenza di vincolo tra noi e venditori. Così, non solo l'ai porta un'altra famiglia a visitare l'immobile, ma ne abbassa anche il prezzo di vendita sul sito ( il proprietario però aveva chiesto di toglierlo dal mercato). Un paio di settimana fa mi chiama il titolare dell'agenzia (con cui non ho mai avuto a che fare perché si è occupato di tutto uno dei suoi venditori) offendendomi ed accusandomi di aver fatto saltare 3 trattative(?) e dicendomi di non riuscire a lavorare con noi. Mi impone poi di incontrarci quella sera stessa in agenzia per fare il punto della situazione. Anche in questa occasione il suo atteggiamento è stato aggressivo ed arrogante per poi ammansuirsi quando ho tirato fuori le unghie anche io e gli ho detto che con me non dovevano più parlare e che dovevano rivolgersi a mio marito. Anche in quella seduta (che ovviamente ho registrato) l'ai ha ribadito la nostra libertà nei confronti della parte venditrice e dell'agenzia stessa. Comunque ad oggi il nostro disappunto nei confronti dell'ai ci fa affrontare l'acquisto di questa casa senza entusiasmo. La mia domanda è:
C'è qualche possibilità di non pagare l'agenzia o di corrispondere una provvigione più consona al pessimo lavoro svolto? Potrebbe essere il caso di coinvolgere l'arbitrariato?