Salve a tutti,
avrei un problema da esporre e vorrei un aiuto.
Un mese fa ho visionato un monolocale tramite un'agenzia immobiliare, che risulta di mio gradimento, ma al momento della proposta di acquisto, mi viene richiesta una provvigione pari al 12%! (€ 9.000 su € 75.000)
Nonostante ritenga spropositata questa richiesta, decido di accettare solo ed esclusivamente perchè, a conti fatti, sommando la cifra proposta al proprietario a quella da corrispondere all'agenzia, l'importo totale mi sembra conveniente rispetto alla richiesta iniziale.
Procedo alla stesura della proposta di acquisto, verso l'assegno a titolo di acconto e firmo un cedolino a parte dove mi impegno a versare all'agenzia l'importo pattuito per la provvigione.
Dopo una settimana mi viene comunicato da parte dell'agenzia non solo che il proprietario ha rifiutato la mia proposta, ma anche che lo stesso ha deciso di ritirare il mandato all'agenzia. Quando mi reco in agenzia per ritirare l'assegno, non mi viene restituito il cedolino dove mi impegnavo a versare quell'importo a titolo provvigionale, nonostante io ne richieda la restituzione esplicitamente!
Dopo qualche giorno mi reco dal proprietario (che occupa l'immobile da me visitato) e gli faccio presente che non avevo potuto continuare la trattativa perchè mi era stato richiesto un importo elevato di provvigione.
Così decidiamo di riprendere la trattativa e raggiungiamo un accordo sulla cifra.
In quanto acquirente venuto a conoscenza dell'immobile tramite agenzia, devo corrispondere una provvigione all'agenzia, ma voglio pagare un giusto compenso (3%), non certo l'importo indicato in quel cedolino, perchè ritengo che l'agenzia abbia alterato la trattativa con le sue esose pretese provvigionali.
Come posso agire nei confronti dell'agenzia?
Se dovessi raggiungere un accordo con l'agenzia, come deve essere stilata la quietanza liberatoria per non incorrere in futuri e spiacevoli problemi per colpa di quel maledetto cedolino sapientemente occultato dall'agenzia?
Ringrazio anticipatamente.
avrei un problema da esporre e vorrei un aiuto.
Un mese fa ho visionato un monolocale tramite un'agenzia immobiliare, che risulta di mio gradimento, ma al momento della proposta di acquisto, mi viene richiesta una provvigione pari al 12%! (€ 9.000 su € 75.000)
Nonostante ritenga spropositata questa richiesta, decido di accettare solo ed esclusivamente perchè, a conti fatti, sommando la cifra proposta al proprietario a quella da corrispondere all'agenzia, l'importo totale mi sembra conveniente rispetto alla richiesta iniziale.
Procedo alla stesura della proposta di acquisto, verso l'assegno a titolo di acconto e firmo un cedolino a parte dove mi impegno a versare all'agenzia l'importo pattuito per la provvigione.
Dopo una settimana mi viene comunicato da parte dell'agenzia non solo che il proprietario ha rifiutato la mia proposta, ma anche che lo stesso ha deciso di ritirare il mandato all'agenzia. Quando mi reco in agenzia per ritirare l'assegno, non mi viene restituito il cedolino dove mi impegnavo a versare quell'importo a titolo provvigionale, nonostante io ne richieda la restituzione esplicitamente!
Dopo qualche giorno mi reco dal proprietario (che occupa l'immobile da me visitato) e gli faccio presente che non avevo potuto continuare la trattativa perchè mi era stato richiesto un importo elevato di provvigione.
Così decidiamo di riprendere la trattativa e raggiungiamo un accordo sulla cifra.
In quanto acquirente venuto a conoscenza dell'immobile tramite agenzia, devo corrispondere una provvigione all'agenzia, ma voglio pagare un giusto compenso (3%), non certo l'importo indicato in quel cedolino, perchè ritengo che l'agenzia abbia alterato la trattativa con le sue esose pretese provvigionali.
Come posso agire nei confronti dell'agenzia?
Se dovessi raggiungere un accordo con l'agenzia, come deve essere stilata la quietanza liberatoria per non incorrere in futuri e spiacevoli problemi per colpa di quel maledetto cedolino sapientemente occultato dall'agenzia?
Ringrazio anticipatamente.