Emiliano2014

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Buona sera a tutti. Chiedo aiuto a Voi per non incorrere in gaffe con l'amministratore del mio condominio. Sto ristrutturando il mio appartamento (piano terra) e nella ristrutturazione è compreso l'impianto elettrico. Preciso che il mio condominio realizzato antecedente al 1960 è composto da nove appartamenti ed è privo di impianto di messa a terra. Ora .... l'elettricista che rilascerà certificazione per la mia casa mi ha detto che l'unico modo per istallare la messa a terra è uscire dall'appartamento col cavo farlo passare sotto il cemento condominiale (70/80 centimetri di traccia) e farlo terminare nel giardino antistante. La realizzazione nn rovinerebbe un pavimento in cotto ma taglierebbe solamente un piccolo tratto che poi andrebbe richiuso sempre con cemento. Può l'amministratore negarmi la possibilità di mettermi in regola con le attuali normative ???? Spero di chiarirmi le idee. Grazie e buona serata a tutti
 

Wile

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Può l'amministratore negarmi la possibilità di mettermi in regola con le attuali normative ???? Spero di chiarirmi le idee. Grazie e buona serata a tutti

Suppongo che tu faccia parte della parte "civile" del paese, ovvero dove le leggi si fanno rispettare.
Sembra un discorso odioso ma tant'e'. E vediamo perche'.
Con la nuova normativa l'amministratore di condominio e' anche responsabile della sicurezza. Quindi in teoria sarebbe obbligato a chiedere ed imporre a tutti i condòmini la regolarita' degli impianti (sia comuni che privati), a rischio di sanzioni penali in caso di qualsiasi infortunio di natura elettrica che si verificasse nell'intero condominio.
A livello di parti comuni dovete avere gia' provveduto (lo avete fatto? avete l'impianto codominale a norma?). Senno' in caso di controlli di VVFF e/o ASL sono dolori per tutti il condominio. E soprattutto, l'assicurazione non paga.
A livello di parti private dovrebbe chiedervi tutte le certificazioni di messa a norma, o quantomeno una autocertificazione (su questo non so se ci sono state ulteriori rievisioni che la escludono) da parte del proprietario nella quale si assume la responsabilita' della conformita' di impianto (con le conseguenze legali riguardo la eventuale falsa dichiarazione).
Detto cio' a mio parere l'opporsi alla messa a norma di un condomino e' assurdo e perfettamente impugnabile in ogni sede, in quanto vieterebbe un obbligo di legge che tra l'altro e' LUI obbligato e deputato a richiedere e garantire. Puo' solo eccepire dove passare per il decoro della facciata e imporre il ripristino delle parti comuni (traccia e pavimento in cotto lo devi riparare come in origine, niente tagli inestetici lasciati li'), ma se il tecnico lo impone puo' farci ben poco.

Questo a norma di legge. Se poi siete nel classico condominio "all'italiana" in cui l'amministratore e' solo il gabelliere tieniconti reesponsabile di tutto e di niente, pronto a deliberare spese assurde, vietare i fiori sui pianerottoli e lasciare i panni stesi gocciolanti alla "sciura maria" perche' c'ha due poppe cosi', allora li' vige la legge della giungla.
 

Emiliano2014

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Privato Cittadino
Grazie per la risposta più che chiara! Io nn so come sia messo questo condominio dal momento che ho acquistato l'appartamento solo da un mese. So per certo visto che me l'ha confermato l'amministratore che il palazzo nn è a norma con la messa a terra ecco perché il mio elettricista la realizzerà così. Detto ciò la traccia che il tecnico andrebbe a realizzare interessa una piccola parte di suolo condominiale che tra l'altro è cemento quindi andrei a tagliare una cosa già brutta di suo. Quindi tirare le io porterò a conoscenza l'amministratore del lavoro e il tecnico lo realizzerà con o senza autorizzazione! Grazie ancora per la gentilezza!
 

Wile

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Di nulla.

Informati pero' bene qual e' il modus operandi del'amministratore. Non so se un condominio puo' "permettersi" di non essere in regola con le normative di sicurezza. Per farti un esempio nel mio abbiamo pagato l'anno scorso 25k euro per la messa a norma antincendio. Inutile dire che e' stata una spesa pesantissima (2k a famiglia), ma senza quella i VVFF ci avrebbero revocato l'agibilita'...!!!:shock::shock::disappunto::disappunto: (limitatamente ai box). Per non parlare dell'assicurazione che non ci avrebbe rinnovato la polizza.
Prova solo a pensare se un esterno entra e viene folgorato, magari premendo un pulsante della luce. Nessuna conformita', nessuna assicurazione. Deve pagare tutti i danni il condminio.
Siete fortunati a non avere tutti questi problemi con un immobile cosi' vecchio.
 

Emiliano2014

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Privato Cittadino
Infatti l'infortunio di un condomino o visitatore credo sia veramente un problema. Solo che, ripeto, avendo preso casa da poco io nn so se in precedenza magari si è già parlato di adeguamento in materia di sicurezza. Fatto sta che io dalla mia ristrutturando casa go già inviato una mail all'amministratore informandolo sul mio lavoro da eseguire. Se dovesse impedirmi di farlo lo farò comunque dal momento che io in casa mia voglio stare tranquillo. Spero comunque nel caso provi ad impedirmelo che lo faccia per iscritto almeno avrò qualcosa di concreto :)
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Il caso si presta ad ulteriori considerazioni:
Emiliano per il suo appartamento con impianto antecedente il 1990, potrebbe anche accontentarsi del classico salvavita, senza messa a terra.
Potrebbe invece pretendere di avere a disposizione la messa a terra condominiale, obbligatoria per le parti comuni (es. luce scale, ascensore ecc...) , cui poi colelgarsi per la sua utenza.

Quindi non solo può pretendere dall'amministrazione la autorizzazione: potrebbe anche pretendere l'addebito al condominio per la predisposizione della presa di terra.
 

Emiliano2014

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Il caso si presta ad ulteriori considerazioni:
Emiliano per il suo appartamento con impianto antecedente il 1990, potrebbe anche accontentarsi del classico salvavita, senza messa a terra.
Potrebbe invece pretendere di avere a disposizione la messa a terra condominiale, obbligatoria per le parti comuni (es. luce scale, ascensore ecc...) , cui poi colelgarsi per la sua utenza.

Quindi non solo può pretendere dall'amministrazione la autorizzazione: potrebbe anche pretendere l'addebito al condominio per la predisposizione della presa di terra.

Vero. potrei accontentarmi come dice in effetti. visto però che il lavoro lo sta realizzando un professionista (fatturato e ampiamente pagato dall'inizio alla fine) mi era stata prospettata la storia della messa a terra nei termini descritti in precedenza e non credo che farò realizzare un impianto al 99% per una mancanza condominiale protratta negli anni. questo forum mi piace! Un grazie anche a Bastimento per la cortese risposta :)
 

Bagudi

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Membro dello Staff
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Mi sembra di ricordare che con la legge 46/90 fosse obbligatorio per tutti i condominii mettere in sicurezza le parti comuni dei fabbricati...
quindi com'è possibile che il tuo fabbricato non abbia addirittura la messa a terra ?
 

Emiliano2014

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Mi sembra di ricordare che con la legge 46/90 fosse obbligatorio per tutti i condominii mettere in sicurezza le parti comuni dei fabbricati...
quindi com'è possibile che il tuo fabbricato non abbia addirittura la messa a terra ?

Infatti è (sarebbe) obbligatorio! Io nn conosco la storia del fabbricato avendo comprato casa solo da un mese. So che negli anni hanno effettuato lavori importanti tipo pozzetti scarichi e copertura tetto. Ma alla domanda rivolta all'amministratore ".... Mi scusi ma il palazzo ha la messa a terra ?..." La risposta è stata ..... "Mmmmmm no ...... " .... Più di questo nn so
 

Wile

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il caso si presta ad ulteriori considerazioni:
Emiliano per il suo appartamento con impianto antecedente il 1990, potrebbe anche accontentarsi del classico salvavita, senza messa a terra.
Potrebbe invece pretendere di avere a disposizione la messa a terra condominiale, obbligatoria per le parti comuni (es. luce scale, ascensore ecc...) , cui poi colelgarsi per la sua utenza.

Quindi non solo può pretendere dall'amministrazione la autorizzazione: potrebbe anche pretendere l'addebito al condominio per la predisposizione della presa di terra.

Perche' funzioni il salvavita (o differenziale) occorre invece proprio una messa a terra... senza di quella il rischio e' che scatti quando gia' l'utente e' gia' folgorato. Se ad esempio un elettrodomestico ha una dispersione sulla carcassa, la messa a terra fa scattare subito il differenziale. Se viceversa non c'e', la "messa a terra" la fa l'utente toccandola. Ora, occorre sperare in un'alta sensibilita', viceversa l'utente come minimo si prende una sonora sberla, fino a rimanere folgorato. E questo e' tanto piu' probabile quanto piu' lontano e' il differenziale dall'utenza. Di contro, una sensibilita' troppo elevata rischia di farlo scattare con la semplice accensione di neon o altri carichi induttivi (lavatrice, frigo). Ad esempio, con la messa a terra posso mettere un differenziale piu' "duro" in quanto si suppone che nessuno abbia voglia di infilare le dita nella presa e i contatti accidentali siano da limitarsi alle carcasse degli elettrodomestici. Se invece non c'e' la messa a terra ogni contatto e' potenzialmente a rischio e occorre un differenziale piu' sensibile, ma piu' propenso a falsi scatti. Esistono differenziali che riescono ad attenuare questo problema (i falsi allarmi) ma sono molto costosi e usati in ambito industriale. E non salvano da elettrodomestici difettosi.
Quindi messa a terra. Senza se e senza ma. E PROIBISCI a chiunque altro di usarla se e' la tua. Una terra calcolata (eh, si', va calcolata... non e' solo un palo per terra) per una sola utenza non puo' fare da condominiale. Che tra l'altro (ora mi sovviene) per i condominii va controllata periodicamente da personale qualificato con rilascio di certificazione di conformita'.

Un consiglio? Il vostro amministratore vi fa risparmiare un sacco di spese, ma e' completamente impreparato e inadeguato nel rispetto delle normative cogenti nella disciplina di condominio. Non mi sorprenderebbe che anche la contabilita' sia a rischio accertaemnto fiscale. Parla con un amministratore ANACI o ANAPI.
 

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