bisogna poi stare attenti a non andare dalla parte opposta, altrimenti il risultato é nullo.
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La cosa é fattibile per un singolo AI. se come me, prende pochi ma buoni appartamenti gestibili.
Non l'hanno ancora attuata perché richiede un modo diverso di fare e vedere la figura dell'agente immobiliare.Tu che sei grafico e sensibile a questi problemi, potresti farne la tua attività. Anzi uniamoci e creiamo.
Una casa non è un bene riproducibile in modo seriale, all'infinito come una scatola di biscotti, un libro, un liquore, una lavatrice, un' automobile. Non esistono due case perfettamente uguali.
Per tutti quei prodotti è possibile creare, organizzare e produrre una campagna pubblicitaria di una certo costo e di una certa importanza: ricercatori di mercato, esperti del marketing strategico ed oprativo, copywriter, art director, grafici, fotografi, musicisti, registi, producer, computergrafici, tipografi, mediaplanners, tutti questi ruoli possono essere allertati, ingaggiati e inseriti nella programmazione della comunicazione pubblicitaria...infatti, traguardo di tali campagne, è vendere 100.000 automobili, un milione di libri, 20 milioni di scatole di biscotti...
L'impresa è razionale, sostenibile e fattibile...l'economia della società è salva e anzi, con la pubblicità, aumenterà il suo fatturato...
Ma per una casa, per quanto prestigiosa e costosa, come fare?
Come fare a pubblicizzarla in modo giusto, senza appellarsi a tutta quella marea di esperti di comunicazione?
Il budget è ristretto, non si può certo chiamare l'ultimo pubblicitario di grido...
Cartello pubblicitario? Sicuramente. Ma non è una vera pubblicità è solo una notizia, è solo una informazione.
Inserzione sul giornale patinato? Va un pò meglio, una buona fotografia può evocare un "contesto", può creare un'atmosfera, ma in fondo siamo sempre nell'ambito dell'inserzione di tipo informativo.
In tali inserzioni ci sono dati, notizie, prezzo, ma manca la tipica idea pubblicitaria che crea una narrazione. Niente headline, niente pay-off. Insomma niente slogan, niente didascalie, per dirla in breve.
Una cosa è pubblicizzare un appartamento, un attico, una villa, un'altra cosa è articolare la narrazione dei biscotti, inserendoli da protagonisti nel mondo "fatato" del Mulino Bianco".
La differenza è abissale.
Solo la seconda è una pubblicità autentica.
Ritengo sia impossibile creare una pubblicità tipo "Mulino Bianco" per vendre una casa ma anche un intero palazzo.
Ma attenzione! Non solo per motivi di costi, di budget, ma per la natura stessa del bene casa.
Esistono bene che sono, possiamo dire, NON PUBBLICIZZABILI, per le loro precipue caratteristiche.
Anche se, alla fine, si è tentati di pubblicizzarli lo stesso, ma con scarsissimi risultati commerciali.
Questi sono i beni basilari.
Quelli che soddisfano i bisogni primari ed elementari dell'uomo.
La fame, il ripararsi, il coprirsi.
Si può fare la pubblicità al pane ma a che pro? Tanto si vende lo stesso... e non si può aumentarne mai le quantità vendute. E' un bene rigido. Si vende in quelle date quantità sempre
La casa. Facciamo la pubblicità? Certo, informiamo che c'è una casa in vendita nei paraggi e che ha queste caratteristiche e questo prezzo, ma non possiamo farci sopra un "romanzo" non possiamo "trasformarla" un un altra cosa, in un Mulino Bianco, oppure in un prodotto che "crea l'atmosfera".
La casa serve per ripararsi, per proteggersi dal freddo, dai ladri.
La casa soddisfa un bisogno ancestrale, urgente, che prevale sugli altri. Non è un bisogno "manipolabile" da un messaggio pubblicitario.