Buongiorno, volevo esporre il mio problema:
nel 2003, a seguito della morte di mia madre già vedova, io e i miei fratelli abbiamo diviso la casa. Um mio fratello, in quanto ci viveva ha riscattato le quote, pagando agli altri la somma dovuta. Mentre io in considerazione degli ottimi rapporti decisi di non prendere soldi. Il tutto fu sancito con una scrittura privata registrata. Detto fratello successivamente si è venduto una quota di detta abitazione ad un nostro zio intascandosi i soldi ( sempre con scrittura privata). Qualche anno addietro ho avuto un ripensamento e gli chiesi di darmi i soldi della mia quota, lo stesso mi disse che effettivamente mi doveva dare i soldi, adducendo che avremo dovuto fare un atto dal Notai, senza però mai farlo. Adesso pretende che io vada dal Notaio a firmare l'atto senza però darmi i soldi relativi alla quota di eredità spettantemi da detto immobile. Come mi posso tutelare ? Che valenza ha la scrittura privata stipulata a suo tempo ? Cosa mi consigliate di fare ?
nel 2003, a seguito della morte di mia madre già vedova, io e i miei fratelli abbiamo diviso la casa. Um mio fratello, in quanto ci viveva ha riscattato le quote, pagando agli altri la somma dovuta. Mentre io in considerazione degli ottimi rapporti decisi di non prendere soldi. Il tutto fu sancito con una scrittura privata registrata. Detto fratello successivamente si è venduto una quota di detta abitazione ad un nostro zio intascandosi i soldi ( sempre con scrittura privata). Qualche anno addietro ho avuto un ripensamento e gli chiesi di darmi i soldi della mia quota, lo stesso mi disse che effettivamente mi doveva dare i soldi, adducendo che avremo dovuto fare un atto dal Notai, senza però mai farlo. Adesso pretende che io vada dal Notaio a firmare l'atto senza però darmi i soldi relativi alla quota di eredità spettantemi da detto immobile. Come mi posso tutelare ? Che valenza ha la scrittura privata stipulata a suo tempo ? Cosa mi consigliate di fare ?