Salve a tutti. Sono davvero in un bel guaio, e mi ci sono cacciata per la mia ignoranza in materia, e per la mia fiducia nel prossimo. Ho fatto tutto da sola senza farmi aiutare, e ora sono nei guai.
Al compromesso scopro che sulla casa grava una "trascrizione di una domanda giudiziale" risalente a 6 anni fa, quando il proprietario era uno ancora antecedente all'attuale proprietario nonchè mio venditore, che invece ha acquistato circa 3 anni fa. Cadendo dalle nuvole, chiedo lumi e l'agente mi spiega (A VOCE!!) che riguarderebbe una non meglio precisata diatriba fra vicini di ville su un laghetto e una finestrella punto luce. Il venditore conferma, minimizzando, e io ci credo. Comunque mi fido perchè c'è scritto che io sono esente da qualsivoglia responsabilità in merito e che tocca al venditore cancellare a propria cura e spese la suddetta domanda giudiziale. C'è anche un condono edilizio non ancora sanato (perchè il comune ancora non ha quantificato la tassa) e anche lì mi sento tranquilla perchè sono esente da qualsivoglia responsabilità. Come la cretina, FIRMO. Dò 5mila di caparra.
La banca che mi doveva erogare il mutuo, e che aveva già dato il primo parere positivo (sulla mia persona) un giorno prima del rogito tira fuori un non meglio precisato problema legato (a quanto dicono gli agenti) alla questione del condono e a una legge del primo luglio che è più restrittiva. Ci credo ancora, ma in realtà i motivi veri non li conosco.
La faccio breve, ma ci sarebbero ancora tante cose.
Fatto sta, che mi hanno fatto vendere la mia casa (dovevo vendere e comprare dopo per conservare il privilegio prima casa) e l'acquisto da essere una settimana dopo la vendita, è slittato tre volte, e ora il primo settembre devo lasciare questa casa, l'agenzia ha chiuso per ferie (senza avvisarmi) e io sono sola con un bimbo di 5 anni e non so dove andare, nè che fare.
Ieri sono andata (fnalmente) dal mio avvocato.
Ah, nel frattempo la settimana scorsa ho dato una ulteriore caparra di 31 mila euro, perchè dovevamo addivenire a una specie di accordo informale con il quale il venditore mi faceva entrare in casa prima del rogito, e dovevamo chiedere a un'altra banca il mutuo. Poi lui si è preso l'assegno, e il giorno dopo ha detto che le chiavi me le dà solo al rogito.
Così la caparra è di 36mila.
Oggi andiamo a fare le visure ipotecarie col mio avvocato, e se c'è qualche altra cosa che io non ho firmato, posso recedere senza perdere la caparra, altrimenti non so.
Consigli? (no rimproveri, grazie, ne ho avuti a sufficienza da tutti)
PS Mi è sembrato alla fin fine che l'agenzia fosse daccordo con il venditore.
PPS Il notaio, scelto dall'agenzia, non ha detto nulla in merito. Per lui va tutto bene, ma le avrà fatte le visure???
Al compromesso scopro che sulla casa grava una "trascrizione di una domanda giudiziale" risalente a 6 anni fa, quando il proprietario era uno ancora antecedente all'attuale proprietario nonchè mio venditore, che invece ha acquistato circa 3 anni fa. Cadendo dalle nuvole, chiedo lumi e l'agente mi spiega (A VOCE!!) che riguarderebbe una non meglio precisata diatriba fra vicini di ville su un laghetto e una finestrella punto luce. Il venditore conferma, minimizzando, e io ci credo. Comunque mi fido perchè c'è scritto che io sono esente da qualsivoglia responsabilità in merito e che tocca al venditore cancellare a propria cura e spese la suddetta domanda giudiziale. C'è anche un condono edilizio non ancora sanato (perchè il comune ancora non ha quantificato la tassa) e anche lì mi sento tranquilla perchè sono esente da qualsivoglia responsabilità. Come la cretina, FIRMO. Dò 5mila di caparra.
La banca che mi doveva erogare il mutuo, e che aveva già dato il primo parere positivo (sulla mia persona) un giorno prima del rogito tira fuori un non meglio precisato problema legato (a quanto dicono gli agenti) alla questione del condono e a una legge del primo luglio che è più restrittiva. Ci credo ancora, ma in realtà i motivi veri non li conosco.
La faccio breve, ma ci sarebbero ancora tante cose.
Fatto sta, che mi hanno fatto vendere la mia casa (dovevo vendere e comprare dopo per conservare il privilegio prima casa) e l'acquisto da essere una settimana dopo la vendita, è slittato tre volte, e ora il primo settembre devo lasciare questa casa, l'agenzia ha chiuso per ferie (senza avvisarmi) e io sono sola con un bimbo di 5 anni e non so dove andare, nè che fare.
Ieri sono andata (fnalmente) dal mio avvocato.
Ah, nel frattempo la settimana scorsa ho dato una ulteriore caparra di 31 mila euro, perchè dovevamo addivenire a una specie di accordo informale con il quale il venditore mi faceva entrare in casa prima del rogito, e dovevamo chiedere a un'altra banca il mutuo. Poi lui si è preso l'assegno, e il giorno dopo ha detto che le chiavi me le dà solo al rogito.
Così la caparra è di 36mila.
Oggi andiamo a fare le visure ipotecarie col mio avvocato, e se c'è qualche altra cosa che io non ho firmato, posso recedere senza perdere la caparra, altrimenti non so.
Consigli? (no rimproveri, grazie, ne ho avuti a sufficienza da tutti)
PS Mi è sembrato alla fin fine che l'agenzia fosse daccordo con il venditore.
PPS Il notaio, scelto dall'agenzia, non ha detto nulla in merito. Per lui va tutto bene, ma le avrà fatte le visure???