Però l'art. 1756 c.c. sembrerebbe indicare che il mediatore ha diritto comunque a un rimborso spese.
Ovvio, tuttavia si tratta di spese sostenute in esecuzione dell'incarico (pubblicità, visure, ecc...), spese che a conti fatti si possono quantificare in poche decine di euro e che devono essere dimostrate fatture alla mano.
E se viene richiesta una somma "x" a titolo di rimborso spese ma il conferente l'incarico non le versa cosa fa l'agente? Intenta causa per poche decine o al massimo poche centinaia di euro?
Io solitamente non le chiedo mai.
Se porto a compimento l'incarico le considero compensate nella provvigione richiesta (a meno che non si tratti di spese considerevoli e allora il discorso cambia).
Se non porto a compimento l'incarico non faccio la figura del barbone chiedendo qualche decina di euro.
Se e quando invece, programmo ad esempio una campagna pubblicitaria pressante, martellante e su più fronti (portali, carteceo su stampa nazionale, magari radio o tv, ecc.. e quindi onerosa), chiedo non un rimborso spese ma un "acconto spese" (per non correre il rischio di non incassare le spese sostenute).
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Inoltre, l'incarico che utilizzo, prevede una penale in caso di revoca dello stesso (cosa che il collega a quanto pare non fà).