Buongiorno ho iniziato una trattativa per l'acquisto di un appartamento tramite agenzia immobiliare.
Mi è stato detto che l'immobile era al momento di proprietà della figlia del costruttore che aveva stipulato un preliminare ma ancora non era andata a rogito.
Ho fatto una proposta di acquisto alla persona succitata con il relativo modulo allegando un assegno di caparra da 10000 €. L'offerta era di 90.000 €. con 15 gg. di tempo per valutare tale proposta.
Dopo due giorni, in agenzia mi dicono che la proposta è accettata ma come impresa e non più come singolo con la scusa delle maggiori garanzie. Ora io, in buona fede e un pò ingenuamente anche per la rapidità con cui la cosa si è svolta ho controfirmato. In questo modo, non ho potuto leggere attentamente l'accettazione, scoprendo in seguito che:
a) corretto del nome del venditore da singolo a impresa mentre la firma è del singolo;
b) importo delle spese condominiali mentre nella proposta vi era scritto zero;
c) esiste un'ipoteca volontaria da parte dell'impresa;
in conseguenza di ciò mi è stata restituita la caparra, con l'impegno della stipula del preliminare il giorno successivo, con nuova caparra, e stipula del rogito notarile tassativamente entro il 31 marzo 2012. In conclusione, vorrei sapere se questo termine è reale e se posso ancora recedere dalla compravendita. possibilmente senza aggravi.
cordiali saluti
Mi è stato detto che l'immobile era al momento di proprietà della figlia del costruttore che aveva stipulato un preliminare ma ancora non era andata a rogito.
Ho fatto una proposta di acquisto alla persona succitata con il relativo modulo allegando un assegno di caparra da 10000 €. L'offerta era di 90.000 €. con 15 gg. di tempo per valutare tale proposta.
Dopo due giorni, in agenzia mi dicono che la proposta è accettata ma come impresa e non più come singolo con la scusa delle maggiori garanzie. Ora io, in buona fede e un pò ingenuamente anche per la rapidità con cui la cosa si è svolta ho controfirmato. In questo modo, non ho potuto leggere attentamente l'accettazione, scoprendo in seguito che:
a) corretto del nome del venditore da singolo a impresa mentre la firma è del singolo;
b) importo delle spese condominiali mentre nella proposta vi era scritto zero;
c) esiste un'ipoteca volontaria da parte dell'impresa;
in conseguenza di ciò mi è stata restituita la caparra, con l'impegno della stipula del preliminare il giorno successivo, con nuova caparra, e stipula del rogito notarile tassativamente entro il 31 marzo 2012. In conclusione, vorrei sapere se questo termine è reale e se posso ancora recedere dalla compravendita. possibilmente senza aggravi.
cordiali saluti