joschicco

Nuovo Iscritto
ho sottoscritto una proposta a novembre scaduta il fine gennaio vincolata all'erogazione del mutuo e alla perizia.
non abbiamo avuto l'erogazione del mutuo, ma già a metà dicembre, visto l'allungarsi dei tempi di risposta da parte delle banche avevamo pregato l'agenzia di avvertire il venditore dell'allungarsi dei tempi di risposta delle banche (significativi probabilmente del fatto che visto il cambiamento nel mondo dell'erogazione dei mutui, crisi economica non ci ritenevano con reddito congruo all'erogazione del mutuo)e ci hanno risposto che non c'era problema.
il tutto con un mediatore che ben conosceva l'agenzia e del quale l'agenzia si fidava.
già dal primo febbraio ci sentiamo rinviare telefonicamente per un appuntamento per la restituzione dell'assegno fino a sentirci dire che la risoluzione della proposta, che ricordo era vincolata all'erogazione del mutuo e della perizia, doveva essere controfirmata da parte venditrice
adesso a fine febbraio dopo aver chiesto con raccomandata la restituzione dell'assegno dopo venti giorni dalla raccomandata (che conteneva termine breve per la restituzione ) ci troviamo a doverci rivolgere ad un avvocato per la tutela delle nostre ragioni anche percè l'AGENZIA IN QUESTIONE NEMMENO SI è DEGNATA DI RISPONDERE ALLA RACCOMANDATA!
tantomeno ovviamente ha provveduto alla restituzione dell'assegno.
Ora mi chiedo perchè devo andare a pagare un avvocato quando semplicemente non ho ottenuto un mutuo?
quando si accetta una proposta vincolata mi pare ovvio che sia un'eventualità che possa accadere?
Aiutatemi che cosa posso fare?:disappunto:
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
Nel sistema giuridico italiano, l'appropriazione indebita appartiene alla categoria dei "delitti contro il patrimonio". Il reato viene così descritto dall'art. 646 del Codice Penale:
« Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a € 1.032.
Se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, la pena è aumentata.

Si procede d'ufficio se ricorre la circostanza indicata nel capoverso precedente o taluna delle circostanze indicate nel n. 11 dell'articolo 61. »
 

joschicco

Nuovo Iscritto
voglio sapere se me lo devono restituire, se possono pretendere la provvigione anche se non si sono verificate le condizioni, se deve accettare la rescissione della proposta anche parte venditrice come dicono loro, che termine hanno per restituirmi l'assegno? se posso addebitargli le spese legali in cui incorro per loro negligenza?
Grazie
 

Brisko

Membro Attivo
Agente Immobiliare
voglio sapere se me lo devono restituire, se possono pretendere la provvigione anche se non si sono verificate le condizioni, se deve accettare la rescissione della proposta anche parte venditrice come dicono loro, che termine hanno per restituirmi l'assegno? se posso addebitargli le spese legali in cui incorro per loro negligenza?
Grazie

Se la proposta era vincolata all'ottenimento del mutuo non possono pretendere alcuna provvigione perchè non si è addivenuti alla conclusione dell'affare (la proposta aveva una clausola sospensiva che non si è verificata e pertanto il contratto è inefficace - la provvigione spetta solo nel momento in cui il contratto è efficace).
In una proposta vincolata se non si è verificata la condizione sospensiva l'inefficacia del contratto deriva in automatico senza che (in questo caso) il venditore debba apporre alcuna firma.
Per quanto ne so io (ma non sono un legale quindi meglio approfondire) in caso di giudizio (ovvero nel caso di azione legale) chi perde deve sempre sostenere le spese sostenute anche dell'altra parte per la propria azione.
 

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