Revoca dell'azione giudiziaria condizioni e rischi

[Utente Cancellato 77172]

Nel palazzo in cui risiedo, un proprietario ha acquistato l'appartamento nel 2006 con mutuo UNICREDIT. Nel 2012 smette di pagare mutuo e spese condominiali, nel 2016 l'immobile viene pignorato e messo all'asta. All'ultima asta l'importo, comprensivo di ribasso, è stato fissato a 42.000euro.
Un'agenzia immobiliare propone, per conto di un privato, un'offerta di 34.000euro omnicomprensiva.
In caso di vendita tramite asta le spese sono 7.000 spese legali e 4.500 spese cond.li (ultime 2 gestioni).
L'ipotesi di accordo proposta è 7.000 spese legali, 4.800 spese cond.li, 22.000 UNICREDIT, 200 creditore diverso, revoca dell'azione giudiziaria da parte del condominio.
Quali sono i rischi e perchè dovremmo valutare l'offerta? GRAZIE

 

[Umberto Granducato]

Per 'dovremmo' intendi il condominio?

 

[Utente Cancellato 77172]

Si intendo il Condominio, poichè la decisione di accettare la proposta deve arrivare dal Condominio, io posso dichiararmi contraria (c'è la quarta asta fissata per il 09 aprile 2019) ma non credo di poter fare la differenza.

Ho già avuto chiarimenti dall'avvocato. Grazie.

 

[Miciogatto]

Non si può dare risposte certe con così pochi elementi.

Ma è facile immaginare sia la solita situazione in cui in condominio è creditore procedente ma è presente un creditore con privilegio da ipoteca di 1° grado:
la banca con il mutuo.

Classica situazione in cui il condominio prenderebbe zero euro dalla vendita all'asta.
(A parte le spese di procedura ma è una ben magrissima consolazione, visto che il credito rimane immutato. Riprendi solo i soldi spesi per avviare e mantenere il pignoramento).

Quindi l'offerta sembra vantaggiosa, per quanto possa valere una valutazione così, senza guardare la documentazione. La realtà la sapete voi.

Il difficile in questi casi è proprio convincere i condomini che con l'asta è peggio e l'offerta è migliorativa.