al condominio (che da te non è stato costituito, ma che, secondo me, sarebbe opportuno costituire nella forma "minima", cioè meno di 8 condòmini, ma con un regolamento chiaro ed un facente funzione di amministratore per le parti comuni: bollette elettriche, pavimentazione, tubazioni, posteggi, eventuali parti verdi, recinzione, etc..).
In sostanza concordo su quasi tutto: meno un aspetto di principio.
Secondo il mio modesto parere, il condominio "non si costituisce" ma "esiste di per sè"
E' del tutto insignificante che nessuno abbia provveduto a chiedere un codice fiscale per il condominio, e non sia stato nominato un amministratore.
Nel caso specifico occorre , sempre secondo me, risalire agli atti di compravendita delle villette, e rilevare eventuali vincoli "condominiali", parti comuni, ecc.
Occorrerebbe poi sapere in che forma sono state realizzate le villette e su quale proprietà: se il terreno ad esempio fosse stato frazionato per ciascuna villetta, e non si fossero prescritti ulteriori criteri comuni, di fatto si avrebbe solo una comunione sul passaggio comune, ma non un condominio.
Se invece il lotto del terreno fosse rimasto indiviso, il condominio esisterebbe automaticamente. Ed essendo 24 u.i. sarebbe obbligatoria la nomina di un amministratore.
Per quanto sopra sarebbe oltremodo opportuno concordare al più presto, "a bocce ferme" un regolamento di condominio che stabilistca a priori proprio i criteri che il nostro sta sollevando.