Un acquirente fa avviare le pratiche di mutuo con il mediatore creditizio che collabora con l'agenzia immobiliare che ha mediato l'affare. Per svariati motivi, la delibera e la perizia arrivano in ritardo di un mese rispetto alle scadenze riportate sulla proposta di acquisto. Di conseguenza, anche il venditore vuole prorogare la consegna dell'immobile di un mese. L'acquirente però non essendo d'accordo chiede di rispettare la data di consegna. Il venditore non vuole adempiere tale data in quanto la prima inadempienza l'ha fatta l'acquirente col ritardo della delibera del mutuo. Infatti se la delibera fosse arrivata secondo i termini, il venditore avrebbe avuto il tempo necessario per il trasloco, di conseguenza vuol far slittare anche la data di consegna. L'acquirente ritiene responsabile di tutto l'agente immobiliare in quanto il mediatore creditizio è stato da lui presentato. A tal proposito dice di non voler pagare le provvigioni all'agente immobiliare. L'affare non è saltato, il rogito si farà lo stesso, e in questi giorni si fisserà la data. Ancora però non si è decisa la data esatta per la consegna che sarà successiva al rogito, e non sono state pagate le provvigioni. Preciso che l'agente immobiliare ha ancora in deposito un'assegno con una somma considerevole a titolo di caparra, la quale consegnerà al venditore in questi giorni, in quanto si sono verificate tutte le condizioni sospensive. In questi casi voi come vi regolate di solito? Il notaio rogita lo stesso se non ci sono le fotocopie degli assegni della provvigione? Si può obbligare l'acquirente al pagamento della provvigione in quanto il notaio deve scriverne gli estremi nell'atto? Inoltre, può il venditore prorogare unilateralmente la consegna dell'immobile per un periodo di tempo pari a quello del ritardo della delibera di mutuo dell'acquirente??