ti ringrazio per avermi risposto, ma in ogni caso continuo a non capire che cosa cambia con la valutazione in mq, ai fini di atti di compravendita o successioni o atti di divisione ereditaria ecc. in altre parole se tutti i moltiplicatori ai fini IMU sono pari a 160, vuol dire che alcuni saranno rivalutati ed altri no ? ti prego fammi capire. a me sembra una specie di gioco delle tre carte ....
Provo a dare risposte meno tecniche, ma forse più vicine alla tua curiosità, che però mi pare confonda un pò di cose.
1) Ai fini IMU (o IMP come pare si chiamerà) non tutte le categorie devono applicare il moltiplicatore 160: negozi, uffici e box hanno moltiplicatori diversi.
2) Ai fini delle compravendite e successioni, il moltiplicatore delle rendite catastali è rimasto invariato, e non è tanto per intenderci il nuovo 160: se non è prima casa le abitazioni moltiplicano ancora per 120...
3) Passare da un catasto che conteggia i vani a quello che usa il parametro della consistenza in superficie, di per se non provoca in generale una rivoluzione: cambia solo l'unità di misura. Con un però: coi vani una stanzetta 3x3 era equiparata ad una bella sala 5x5: domani conteggiando la superficie, ci si avvicinerà maggiormente ai criteri di mercato.
4) Quanto all'effetto sulla tassazione, questo dipernderà dalle aliquote applicate, dalle tariffe di ogni microzona ecc: ma qui bisogna aspettare di vedere. Certo è che se il criterio rimane lo stesso di quello di oggi ( e non vedo come in pochi giorni possa cambiare...) se oggi le tariffe della periferia di Milano sono più alte di quelle di Cortina, questo si manterrà purtroppo anche con la misura della consistenza in mq.