Vi posto questo intervento di Paolo Righi su quella che FIAIP intrevede come una grossa opportunità di sviluppo nel nostro campo.
Silvana
Il social housing
28/03/2011 - Spesso si partecipa a un convegno e si ascoltano interventi ufficiali che lasciano pochi spunti di riflessione.
Altre volte gli incontri consentono invece di aprire nuovi scenari.
Com’è accaduto all’appuntamento InFormazione sul social housing dello scorso 24 marzo (gli atti sono disponibili nella sezione Indicatori).
Paolo Righi, presidente di Fiap, ha mostrato uno scenario nuovo per gli agenti immobiliari.
Il lancio del social housing in Italia ha bisogno di loro.
L’edilizia che si sta facendo spazio anche sul mercato italiano è finora stata vista esclusivamente dalla parte degli investitori, i soggetti disposti a finanziare le operazioni.
Ad oggi però non si aveva notizia del coinvolgimento dei mediatori nella filiera.
“Come associazione siamo già al lavoro per commercializzare diverse iniziative che si stanno realizzando in tutta Italia – ha detto Righi.
E’ importante per tutti, agenti, sviluppatori e fondi, comprendere che per vendere e locare questi immobili serve l’opera sul territorio svolta dai mediatori”.
In effetti questo aspetto è finora sfuggito agli osservatori.
Si parla di 40 miliardi di euro che saranno investiti nel settore per realizzare abitazioni a costo calmierato, grazie alla leva moltiplicatrice della Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr.
Una mole notevole di nuove costruzioni che dovranno trovare mercato.
“In un futuro non molto lontano troveremo nelle agenzie offerte differenziate – ha proseguito Righi.
Si potrà scegliere un immobile tradizionale o uno realizzato in social housing, in base alle proprie disponibilità.
Nella stessa agenzia.
Ai mediatori spetterà il compito d’informare e illustrare il prodotto, sempre più come consulente e vero esperto del settore”.
Forse è questo il compito delle associazioni: mostrare nuove strade e preparare i propri iscritti a seguirle con beneficio per tutti.
Ci sarà molto lavoro nei prossimi anni nonostante la crisi.
E forse proprio la crisi sarà il volano per consolidare questa nuova tipologia di costruzioni.
Silvana
Il social housing
28/03/2011 - Spesso si partecipa a un convegno e si ascoltano interventi ufficiali che lasciano pochi spunti di riflessione.
Altre volte gli incontri consentono invece di aprire nuovi scenari.
Com’è accaduto all’appuntamento InFormazione sul social housing dello scorso 24 marzo (gli atti sono disponibili nella sezione Indicatori).
Paolo Righi, presidente di Fiap, ha mostrato uno scenario nuovo per gli agenti immobiliari.
Il lancio del social housing in Italia ha bisogno di loro.
L’edilizia che si sta facendo spazio anche sul mercato italiano è finora stata vista esclusivamente dalla parte degli investitori, i soggetti disposti a finanziare le operazioni.
Ad oggi però non si aveva notizia del coinvolgimento dei mediatori nella filiera.
“Come associazione siamo già al lavoro per commercializzare diverse iniziative che si stanno realizzando in tutta Italia – ha detto Righi.
E’ importante per tutti, agenti, sviluppatori e fondi, comprendere che per vendere e locare questi immobili serve l’opera sul territorio svolta dai mediatori”.
In effetti questo aspetto è finora sfuggito agli osservatori.
Si parla di 40 miliardi di euro che saranno investiti nel settore per realizzare abitazioni a costo calmierato, grazie alla leva moltiplicatrice della Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr.
Una mole notevole di nuove costruzioni che dovranno trovare mercato.
“In un futuro non molto lontano troveremo nelle agenzie offerte differenziate – ha proseguito Righi.
Si potrà scegliere un immobile tradizionale o uno realizzato in social housing, in base alle proprie disponibilità.
Nella stessa agenzia.
Ai mediatori spetterà il compito d’informare e illustrare il prodotto, sempre più come consulente e vero esperto del settore”.
Forse è questo il compito delle associazioni: mostrare nuove strade e preparare i propri iscritti a seguirle con beneficio per tutti.
Ci sarà molto lavoro nei prossimi anni nonostante la crisi.
E forse proprio la crisi sarà il volano per consolidare questa nuova tipologia di costruzioni.