Buongiorno, il mio quesito riguarda un'eredità, nel 1970 moriva mio nonno senza lasciare nulla agli eredi e, per questa ragione, non fu fatta nessuna successione, ora, a distanza di tanti anni, veniamo a sapere che esiste una vecchia casa pericolante intestata sia a mio nonno che ad altri fratelli. Il Comune ci ha chiesto di provvedere alla riparazione ma, al catasto, risulta appunto intestata a persone ormai decedute, abbiamo noi nipoti il dovere di provvedere oppure, visto che sono ormai trascorsi più di quarant'anni, possiamo in qualche modo rifiutare questa tardiva e sgradita eredità? Grazie
Ciao Grazia
Rispondo io al tuo post inquanto ho visto che non hai ancora ricevuto una risposta.
Anche se devo dire che un avvocato (anzi se chiedi ad un Notaio forse è meglio) ti darà una risposta certa ed immediata.
Parlo per mia esperienza e per un mio modo di vedere la cosa (vendo case), quindi prendi la mia risposta come un semplice mio ragionamento, ma prendila con
beneficio di inventario (restando in tema di eredità) .
Sperando che serva da imput per ottenere risposte precise da altri amici del forum più competenti in materia.
A mio dire ( se tu realmente non eri a conoscenza di questa proprietà caduta in successione e sempre che tu non abbia messo in atto comportamenti che lascierebbero dedurre la conoscenza di questo bene e comportamenti che lascerebbero dedurre un'accettazione tacita - tipo disporre del bene - abitarlo - mettere in atto dei comportamenti dispositivi etc etc )
Quindi affermato ed accertata la tua non conoscenza del bene e che nessuna accettazione tacità c'è stata, credo considerando il termine per accettare un eredità si prescrive dopo 10 anni dall'apertura della successione , credo che nessuno possa obbligarti a riconoscere in te la qualità di proprietario (comproprietaria) di quell'immobile contro la tua volontà
Sarebbe interessante capire quale è stato l'atteggiamento degli altri comproprietari o coeredi durante questo tempo trascorso riferito a quella proprietà (nessuno a conoscenza?)
Secondo il mio pensiero , prendendo come riferimento l'apertura della successionela morte dello zio ( d'America anche se non mi pare il caso
)
Al contrario, se la possibilità di accettare è rinviata nel tempo, in quanto condizionata al verificarsi di un determinato avvenimento (chiamata sotto condizione), il termine andrà calcolato da quel momento.
Anche se quanto sopra postato riguarda situazioni differenti, ma seguendo la stessa logica , la notifica da parte del Comune di provvedere al restauro potrebbe essere interpretata , riferita a te , la data di apertura della successione e quindi il relativo diritto di rinunciarvi .
Ps. prendi la mia risposta come spunto di ragionamento, ma considera che potrei aver postato delle cretinate incredibili non esendo la mia materia
.
Però un suggerimento da Agente immobiliare te lo dò
Il catasto non è probatorio ( anche se ancora per poco) e non garantisce l'assoluta proprietà del bene.
40 anni sono tanti , una cocnferma facendo una ricerca presso la conservatoria dei registri immobiliari riferita ad eventuali passaggi di proprietà inerenti a quell'immobile io la farei .
Poi sempre per deformazione professionale ti direi
Ma se fosse un cielo terra , costruzione indipendente , terratetto indipendente , dove fosse possibile sempre che non in contrasto con le normative urbanistiche del posto , una demolizione e ricostruzione anziche la ristrutturazione richiesta dal Comune, magari vendendolo lo zio (o forse era nonno?) potrebbe rivelarsi un piccolo Zio (nonno) d' America
scherzo ovviamente
vedrai che presto arriveranno risposte più certe al tuo quesito