Buongiorno a tutti, premetto che il discorso è un pò complicato cercherò di essere abbastanza chiara...
Io e il mio compagno abbiamo trovato una casa che ci piace e faremmo una permuta tra il nostro appartamento e la casa in questione accendendo un mutuo per la differenza dei soldi, abbiamo già firmato il preliminare ( che l'agenzia si è dimenticata di registrare il 7 ottobre 2011 ) versando una caparra di 25000 e decidendo come data di stipula del rogito massimo il 30 novembre....ora noi siamo pronti il problema è che l'altra abitazione era di proprietà di una signora che ora è deceduta e ha lasciato la casa al fratello e il marito ha il diritto di abitazione, entrambi cioè il fratello che è il venditore e l'ex marito che ha il diritto di abitazione sono d'accordo di proseguire con la permuta e di venderci la casa e di cedere il diritto di abitazione. ma il notaio che ci ha seguito sta facendo un pò di problemi perchè dice che non è molto sicuro della procedura in quanto il marito che ha il diritto di abitazione è anche presidente di una società in nume collettivo a responsabilità illimitata su cui gravano dei debiti e ha paura che gli eventuali creditori possano impugnare l'atto perchè lui non può cedere a titolo gratuito il diritto di abitazione perchè vendendolo potrebbe percepirne dei soldi con i quali pagare dei debiti, il marito allora ha sentito un altro notaio il quale farebbe l'atto di cessione del diritto di abitazione e la permuta entro il 30 novembre senza problemi. le domande sono le seguenti: visto che il notaio vecchio aveva dei dubbi e quello nuovo che ha contattato l'ex marito non ne fa secondo voi c'è qualcosa di strano? basta che si faccia l'atto di rinuncia di diritto di abitazione e che compaia nell'atto di permuta e noi siamo a posto o possono venir fuori più avanti dei problemi ? se il marito avesse dei debiti o ipoteche sul diritto di abitazione cosa succederebbe a noi? ci verrebbero trasmessi o decadrebbero con la cessione? come possiamo verificare e tutelarci da eventuali problemi futuri? il fatto che l'agenzia intermediatrice non abbia registrato l'atto comporta qualcosa in caso non facessimo più la permuta? la caparra ci dovrebbe essere restituita con gli interessi? insomma scusate tutte le domande ma i tempi stringono e non sappiamo proprio più che pesci pigliare e abbiamo anche paura che poi in qualche modo ci ritroviamo con delle sorprese...grazie a tutti per la pazienza nel leggere attendo notizie grazie barbar
Io e il mio compagno abbiamo trovato una casa che ci piace e faremmo una permuta tra il nostro appartamento e la casa in questione accendendo un mutuo per la differenza dei soldi, abbiamo già firmato il preliminare ( che l'agenzia si è dimenticata di registrare il 7 ottobre 2011 ) versando una caparra di 25000 e decidendo come data di stipula del rogito massimo il 30 novembre....ora noi siamo pronti il problema è che l'altra abitazione era di proprietà di una signora che ora è deceduta e ha lasciato la casa al fratello e il marito ha il diritto di abitazione, entrambi cioè il fratello che è il venditore e l'ex marito che ha il diritto di abitazione sono d'accordo di proseguire con la permuta e di venderci la casa e di cedere il diritto di abitazione. ma il notaio che ci ha seguito sta facendo un pò di problemi perchè dice che non è molto sicuro della procedura in quanto il marito che ha il diritto di abitazione è anche presidente di una società in nume collettivo a responsabilità illimitata su cui gravano dei debiti e ha paura che gli eventuali creditori possano impugnare l'atto perchè lui non può cedere a titolo gratuito il diritto di abitazione perchè vendendolo potrebbe percepirne dei soldi con i quali pagare dei debiti, il marito allora ha sentito un altro notaio il quale farebbe l'atto di cessione del diritto di abitazione e la permuta entro il 30 novembre senza problemi. le domande sono le seguenti: visto che il notaio vecchio aveva dei dubbi e quello nuovo che ha contattato l'ex marito non ne fa secondo voi c'è qualcosa di strano? basta che si faccia l'atto di rinuncia di diritto di abitazione e che compaia nell'atto di permuta e noi siamo a posto o possono venir fuori più avanti dei problemi ? se il marito avesse dei debiti o ipoteche sul diritto di abitazione cosa succederebbe a noi? ci verrebbero trasmessi o decadrebbero con la cessione? come possiamo verificare e tutelarci da eventuali problemi futuri? il fatto che l'agenzia intermediatrice non abbia registrato l'atto comporta qualcosa in caso non facessimo più la permuta? la caparra ci dovrebbe essere restituita con gli interessi? insomma scusate tutte le domande ma i tempi stringono e non sappiamo proprio più che pesci pigliare e abbiamo anche paura che poi in qualche modo ci ritroviamo con delle sorprese...grazie a tutti per la pazienza nel leggere attendo notizie grazie barbar