Buongiorno.Nel 1992, morto mio padre,che era in comunione di beni con mia madre,ho ereditato insieme a 2 fratelli una quota di una casa donata a mia madre da due sue zie.Nel 2000 mia madre mi comunicò che aveva intenzione di vendere l'immobile e mi spinse a rinunciare alla mia quota a favore dei due fratelli a suo dire più bisognosi di me. Il mio atteggiamento di totale fiducia e disinteresse agli aspetti legali è stato duramente punito quando, mettendo in ordine tutte le carte di mia madre, ho scoperto qualche giorno fa che lei e uno dei miei frat. (il quale ha sempre vissuto sulle spalle di mia madre continuando a interpretare il ruolo di vittima) hanno in tutti questi anni tenuto nascosto il prezzo reale della vendita (255.000.000 mil.invece dei 220.000.000 più e più volte dichiarati) cosa che io ho scoperto in un preliminare privato tenuto ben nascosto, evidentemente d'accordo con l'acquirente (un suo vicino). Nell'atto notarile del rogito (a cui io ovviamente assistetti e in cui firmai qualcosa che non ricordo ma che doveva essere la mia rinuncia) il prezzo totale dichiarato è di 140.000.000 mil. Oltre a ciò, fatti tutti i controlli su matrici assegni e relativi estratti conto si è scoperto che uno dei due fratelli ha avuto circa il doppio dell'altro. In definitiva, della mia quota nulla è andato a uno, mentre l'altro ne ha beneficiato completamente. Sono naturalmente amareggiatissima dall'atteggiamento di mia madre, e non so se mi rimanga almeno la possibilità di fare qualcosa...grazie