Salve,
come spesso accade chi si trova a vendere un immobile come me essendo completamente neofita del campo rischia di commettere gravi errori.
Posseggo io e mia moglie in comunione dei beni un appartamento che dopo svariati anni decidiamo di mettere in vendita tramite una nota agenzia per comprare in altro luogo.
L'agente stipula con noi il contratto di mansione della vendita dopo aver definito il prezzo di mercato dell'immobile e indicando anche il compenso del 4% in caso di vendita della suddetta ove firma solo la mia consorte.
I problemi nascono da subito in quanto già dopo un mese il mediatore si ripresenta a casa facendoci notare le visite fatte non andate a buon fine per il prezzo troppo alto e ci consigliava di scendere l'offerta di circa 10 mila ero, in pratica da 130 a 120 accettiamo il ribasso e andiamo avanti, dopo pochi giorni il mediatore si ripresenta nuovamente ma questa volta con una proposta di un'acquirente, assegno circolare di 5000 come caparra e una proposta a 102.000.000 ben 13 mila euro in meno rispetta al ribasso già effettuando. Scartiamo la proposta e consideriamo di proseguire la vendita su l'importo pattuito a ribasso, dopo pochi giorni si ripresenta
con una offerta 120.000.000 dove ci preme nel concludere altrimenti l'acquirente ritira tutto, così fissiamo un appuntamento presso l'agenzia anche con il loro consulente, per capire anche la fattibilità del mutuo nelle comprare noi casa. La fattibilità del mutuo con la banca xxx ci viene prospettata dall'agente dell'agenzia con esito positivo acquistando noi casa con mutuo a 120.000.000, cosi in quella circostanza l'agente mediatore non perde l'occasione ci ripresenta il contratto in bianco con la proposta di vendita a 120.000.000.
Ed ecco il patatrac, mia moglie firma e chiediamo verbalmente fidandoci dell'intermediario di presentare l'offerta all'acquirente dopo 4 giorni per interpellare altre banche e capire bene le spese che andremo incontro acquistando un'altra casa.
Il problema nasce nei giorni seguenti che veniamo a conoscenza della non fattibilità reale del mutuo + le spese eccessive tra notaio imposte ecc.. che va ben oltre la nostra disponibilità.
Mi precipito il terzo giorno all'agenzia dicendo di bloccare tutto e di annullare il contratto. Risposta? l'acquirente ha già firmato fregandosene dell'accordo verbale preso giorni a dietro.
In definitiva suppongo che il raggiro è stato fatto quando mia moglie ha firmato il contratto in bianco, in quanto penso aveva copia già compilata dall'acquirente con l'offerta sotto, perché sul contratto in copia che ho ritirato mio malgrado il giorno che mi sono recato all'agenzia per annullare tutto, non c'è la firma finale di presa visione da parte dell'acquirente, ma sola quelle di proposta.
Ora cosa rischio?
il contratto ha valore della sola firma di mia moglie?
di cosa mi posso avvalere?
Ho intensione di denunciare l'agente per l'accaduto se dovesse fare problemi.
A giorni dovrei fare incontro con l'acquirente per rinuncia consensuale, la mia preoccupazione che loro o l'agenzia possano chiedermi dei soldi fregandosene della situazione.
L'assegno di caparra è ancora in mano all'agenzia quindi non è stato ritirato e incassato.
Io e mia moglie siamo in preda al panico aiutateci.
come spesso accade chi si trova a vendere un immobile come me essendo completamente neofita del campo rischia di commettere gravi errori.
Posseggo io e mia moglie in comunione dei beni un appartamento che dopo svariati anni decidiamo di mettere in vendita tramite una nota agenzia per comprare in altro luogo.
L'agente stipula con noi il contratto di mansione della vendita dopo aver definito il prezzo di mercato dell'immobile e indicando anche il compenso del 4% in caso di vendita della suddetta ove firma solo la mia consorte.
I problemi nascono da subito in quanto già dopo un mese il mediatore si ripresenta a casa facendoci notare le visite fatte non andate a buon fine per il prezzo troppo alto e ci consigliava di scendere l'offerta di circa 10 mila ero, in pratica da 130 a 120 accettiamo il ribasso e andiamo avanti, dopo pochi giorni il mediatore si ripresenta nuovamente ma questa volta con una proposta di un'acquirente, assegno circolare di 5000 come caparra e una proposta a 102.000.000 ben 13 mila euro in meno rispetta al ribasso già effettuando. Scartiamo la proposta e consideriamo di proseguire la vendita su l'importo pattuito a ribasso, dopo pochi giorni si ripresenta
con una offerta 120.000.000 dove ci preme nel concludere altrimenti l'acquirente ritira tutto, così fissiamo un appuntamento presso l'agenzia anche con il loro consulente, per capire anche la fattibilità del mutuo nelle comprare noi casa. La fattibilità del mutuo con la banca xxx ci viene prospettata dall'agente dell'agenzia con esito positivo acquistando noi casa con mutuo a 120.000.000, cosi in quella circostanza l'agente mediatore non perde l'occasione ci ripresenta il contratto in bianco con la proposta di vendita a 120.000.000.
Ed ecco il patatrac, mia moglie firma e chiediamo verbalmente fidandoci dell'intermediario di presentare l'offerta all'acquirente dopo 4 giorni per interpellare altre banche e capire bene le spese che andremo incontro acquistando un'altra casa.
Il problema nasce nei giorni seguenti che veniamo a conoscenza della non fattibilità reale del mutuo + le spese eccessive tra notaio imposte ecc.. che va ben oltre la nostra disponibilità.
Mi precipito il terzo giorno all'agenzia dicendo di bloccare tutto e di annullare il contratto. Risposta? l'acquirente ha già firmato fregandosene dell'accordo verbale preso giorni a dietro.
In definitiva suppongo che il raggiro è stato fatto quando mia moglie ha firmato il contratto in bianco, in quanto penso aveva copia già compilata dall'acquirente con l'offerta sotto, perché sul contratto in copia che ho ritirato mio malgrado il giorno che mi sono recato all'agenzia per annullare tutto, non c'è la firma finale di presa visione da parte dell'acquirente, ma sola quelle di proposta.
Ora cosa rischio?
il contratto ha valore della sola firma di mia moglie?
di cosa mi posso avvalere?
Ho intensione di denunciare l'agente per l'accaduto se dovesse fare problemi.
A giorni dovrei fare incontro con l'acquirente per rinuncia consensuale, la mia preoccupazione che loro o l'agenzia possano chiedermi dei soldi fregandosene della situazione.
L'assegno di caparra è ancora in mano all'agenzia quindi non è stato ritirato e incassato.
Io e mia moglie siamo in preda al panico aiutateci.