ciao, dall'ultima volta sono passati un po' di giorni; nel frattempo mi sono procurato convenzione e sono stato anche all'uff. tecnico dove non hanno fatto altro che confondermi le idee (sembravano anche loro abbastanza confusi).
La convenzione in mio possesso dice:" l'alloggio in oggetto non può essere alienato a nessun titolo per un periodo di tempo di 10 anni dalla data di rilascio della Licenza di Abitabilità. Decorsi 20 anni dal rilascio dell'abitabilità, il proprietario può vendere l'alloggio achiunque con l'obbligo di pagare al Comune la somma corrispondente alla diff. tra il valore di mercato dell'area al momento dell'alienazione ed il prezzo di acquisto stabilito nella convenzione (dovrebbe essere 205.632.000 milioni), rivalutato sulla base delle variazioni dei prezzi all'ingrosso calcolato dall' ISTAT (detta variazione è valutata dall'U.T.E)".
All'ufficio tecnico mi hanno risposto in maniera molto generica dicendomi che il riscatto secondo loro si aggirerebbe sui 15/20 mila euro (mi sembra esagerato) e che la data di abitabilità sui loro registri era addirittura stata concessa nel 2003 e nel 2004.
Quindi la domanda nasce spontanea: se la domanda di abitabilità da parte della Coop costruttrice è stata presentata nel 1995 (e quindi si presume che i lavori sono stati ultimati!!!) e sulla convenzione c'è scritto esplicitamente che "il cert. di abitabilità dei fabbricati dovrà essere rilasciato entro 2 mesi dalla data di comunicazione da parte dell'acquirente dell'ultimazione dei lavori, e soprattutto, se gli alloggi sono stati assegnati e abitati già prima del 2003 (io sono andato ad abitarci nel 2002), chi è che ha commesso qualche piccola infrazione? e come bisognerebbe agire?
Illuminatemi x favore, non ci sto capendo più nniente
P.s. scutatemi se mi sono prolungato troppo...