Buongiorno, vorrei porre alla vostra attenzione un quesito:
nel 2014 fa ho acquistato dal costruttore un immobile ad edilizia agevolata, che prevedeva per 8 anni il pagamento della locazione/accollo mutuo. Al termine di tale periodo gli importi pagati venivano detratti dall'acquisto dell'abitazione. Nel 2016 la società fallisce. Nel 2017 una delibera della regione lazio riduce da 8 a tre anni il periodo di locazione. Nel 2018 la curatela comunica che possiamo acquistare i predetti immobili. Chiedo pertanto l'applicazione di quanto previsto nella convezione stipulata tra il comune e la società. In particolare la riduzione del prezzo massimo di cessione per vetustà dell'immobile, tale convenzione recita: il prezzo massimo di qualsiasi cessione che intervenga dopo sei mesi dall'ultimazione dei lavori sarà determinato sulla base del prezzo di cessione come sopra stabilito, aggiornato in base all'indice ISTAT sul costo della vita e diminuito per la quota non afferente il corrispettivo di concessione di una percentuale di deprezzamento in base all'età dell'edificio e come appresso indicato:
- da 0(zero) a 5 anni 0% (zero per cento):
-da 5 a 10 anni 5%;
-da 10 a 20 anni 10%;
-da 20 a 30 anni 20%;
-oltre 30 anni 30%.
tali percentuali potranno variare in considerazione dello stato di conservazione dell'edificio e delle eventuali opere di migliorie del proprietario.
In relazione a quanto esposto la curatela si rifiuta di applicare tale riduzione. Secondo voi è possibile? grazie
nel 2014 fa ho acquistato dal costruttore un immobile ad edilizia agevolata, che prevedeva per 8 anni il pagamento della locazione/accollo mutuo. Al termine di tale periodo gli importi pagati venivano detratti dall'acquisto dell'abitazione. Nel 2016 la società fallisce. Nel 2017 una delibera della regione lazio riduce da 8 a tre anni il periodo di locazione. Nel 2018 la curatela comunica che possiamo acquistare i predetti immobili. Chiedo pertanto l'applicazione di quanto previsto nella convezione stipulata tra il comune e la società. In particolare la riduzione del prezzo massimo di cessione per vetustà dell'immobile, tale convenzione recita: il prezzo massimo di qualsiasi cessione che intervenga dopo sei mesi dall'ultimazione dei lavori sarà determinato sulla base del prezzo di cessione come sopra stabilito, aggiornato in base all'indice ISTAT sul costo della vita e diminuito per la quota non afferente il corrispettivo di concessione di una percentuale di deprezzamento in base all'età dell'edificio e come appresso indicato:
- da 0(zero) a 5 anni 0% (zero per cento):
-da 5 a 10 anni 5%;
-da 10 a 20 anni 10%;
-da 20 a 30 anni 20%;
-oltre 30 anni 30%.
tali percentuali potranno variare in considerazione dello stato di conservazione dell'edificio e delle eventuali opere di migliorie del proprietario.
In relazione a quanto esposto la curatela si rifiuta di applicare tale riduzione. Secondo voi è possibile? grazie