Grazie a chi risponderà.
Ho una casa in centro, con garage, di circa 120 mq + balconi e veranda; E' in vendita da un anno a 150.000 euro (poi ribassato a 145.000). Ho ricevuto due proposte. La prima era di 100.000, poi portata a 110.000. La seconda era 120.000 ma l'acquirente non ebbe il mutuo.
L'agenzia ha portato complessivamente credo una ventina di persone. Nessun'altro ha offerto, con motivazioni riassumibili in: 1) troppe modifiche da fare, 2) zona giorno poco luminosa.
Ora ho fatto qualche intervento tipo cambiare le porte, le placchette degli interruttori, ho eliminato una parete che creava un doppio ingresso e toglieva luce. Ma la casa rimane comunque da rivedere sotto diversi aspetti.
Ho fatto due conti e ho visto che, per fare un po' di lavori, andrebbero via almeno 7.000 euro: ci sono da ammodernare 2 bagni, abbattere una piccola parete per rendere il salone più luminoso, posare un nuovo pavimento. Non sono modifiche indispensabili, cioè la casa è abitabile anche così, ma io vorrei renderla più bella. Questo sarebbe il minimo, ossia senza spostare le camere. Se invece volessi modificare la disposizione delle camere, tipo spostare uno dei due bagni, ovviamente il costo salirebbe. E non sarei comunque sicura di accontentare tutti. Ognuno può avere esigenze diverse, che io non posso prevedere al 100%. La casa è grande e si presta a molte trasformazioni, tutte più o meno valide.
Ora la mia domanda è: mi conviene ristrutturarla, spendendo questi almeno 7.000 euro, senza sapere se poi si venderà più in fretta, oppure abbassare il prezzo drasticamente per togliermela dalle scatole il prima possibile? L'agenzia ha detto che se la ristrutturo poi mi sconsiglia di aumentare il prezzo e quindi si partirebbe sempre da 145. Ma dice anche che presentandola ristrutturata si vende prima. Secondo la vostra esperienza, quale delle due strade è quella più rapida per la vendita?
Ho una casa in centro, con garage, di circa 120 mq + balconi e veranda; E' in vendita da un anno a 150.000 euro (poi ribassato a 145.000). Ho ricevuto due proposte. La prima era di 100.000, poi portata a 110.000. La seconda era 120.000 ma l'acquirente non ebbe il mutuo.
L'agenzia ha portato complessivamente credo una ventina di persone. Nessun'altro ha offerto, con motivazioni riassumibili in: 1) troppe modifiche da fare, 2) zona giorno poco luminosa.
Ora ho fatto qualche intervento tipo cambiare le porte, le placchette degli interruttori, ho eliminato una parete che creava un doppio ingresso e toglieva luce. Ma la casa rimane comunque da rivedere sotto diversi aspetti.
Ho fatto due conti e ho visto che, per fare un po' di lavori, andrebbero via almeno 7.000 euro: ci sono da ammodernare 2 bagni, abbattere una piccola parete per rendere il salone più luminoso, posare un nuovo pavimento. Non sono modifiche indispensabili, cioè la casa è abitabile anche così, ma io vorrei renderla più bella. Questo sarebbe il minimo, ossia senza spostare le camere. Se invece volessi modificare la disposizione delle camere, tipo spostare uno dei due bagni, ovviamente il costo salirebbe. E non sarei comunque sicura di accontentare tutti. Ognuno può avere esigenze diverse, che io non posso prevedere al 100%. La casa è grande e si presta a molte trasformazioni, tutte più o meno valide.
Ora la mia domanda è: mi conviene ristrutturarla, spendendo questi almeno 7.000 euro, senza sapere se poi si venderà più in fretta, oppure abbassare il prezzo drasticamente per togliermela dalle scatole il prima possibile? L'agenzia ha detto che se la ristrutturo poi mi sconsiglia di aumentare il prezzo e quindi si partirebbe sempre da 145. Ma dice anche che presentandola ristrutturata si vende prima. Secondo la vostra esperienza, quale delle due strade è quella più rapida per la vendita?