Buongiorno la presente per chiedere Vs. consulenza sulla situazione in cui ci troviamo.
A luglio 2013 abbiamo sottoscritto una proposta d'acquisto per un immobile, vincolati all'ottenimento di mutuo bancario e con data ultima per il rogito il 31.12.2014.
Il venditore ha accettato la nostra proposta e abbiamo lasciato all'agenzia un' assegno intestato al venditore, di € 2000 come caparra.
Ci siamo quindi rivolti ad un mediatore creditizio consigliatoci dall'agenzia per l'ottenimento del mutuo. Dopo un primo rifiuto da parte di una banca a inizio dicembre il mediatore ci informa che la pratica del mutuo è passata e che nel giro di pochi giorni avrebbero fatto la perizia.
a metà dicembre esce il perito e la casa risulta idonea all'ottenimento del mutuo, sembra però che non ci sia nessun notaio disponibile prima della data citata in proposta (una volta accettata da ambe parti si chiama compromesso?)
il giorno 02.01.2014 l'agenzia modifica i dati sul documento sbarrando e cambiando la data ultima per il rogito indicando come nuova data il 31.01.2014 e facendoci firmare la modifica.
Fatto questo ci dice che banca e notaio saranno pronti già per la prima decade del mese e che la data del 31.01 è solo per scrupolo.
Il giorno 08.01 ci informano che il venditore non è disponibile prima del 23.01 (è fuori per lavoro) quindi ci fissano appuntamento con il notaio per l'atto in data 30.01. (tutte queste comunicazioni sempre via telefonica).
Lunedì scorso 27.01 a due giorni dal rogito ci viene comunicato, sempre telefonicamente, che il notaio non può procedere con il rogito in quanto sembra essere mancante un documento catastale di uno scalino sul manto pubblico che sembra essere stato regolarizzato dal nonno degli attuali proprietari nel 1988 ma del cui documento sembra non esserci traccia e che era competenza del venditore reperire.
l'agenzia dice che il venditore si è attivato per reperire il documento e che sicuramente entro i prossimi 7 gg lavorativi andremo a rogito.
Non avendo provveduto nuovamente alla modifica del compromesso e i costanti ritardi a mio avviso da imputare all'agenzia (nel momento che mi fai firmare un compromesso si presuppone che il venditore ti abbia messo nella condizione di andare a rogito in qualsiasi momento),
vorrei sapere se passata la data del 31.01 possiamo ritenerci svincolati dall'acquisto.
Inoltre l'assegno consegnato sembra a tutt'ora essere in mano all'agenzia e sicuramente non ancora incassato dal venditore.
Relativamente all'ottenimento del mutuo non ci è stata fornita alcuna documentazione, non ci è stato fatto firmare alcun documento della banca e tutto ciò che ci è stato fornito è una copia della perizia (per altro assegnata ad un perito estero all'istituto di credito). La broker ci ha solo detto che avremmo sistemato le questioni con la banca la mattina del rogito.
Questa mancanza di professionalità sia da parte del mediatore creditizio che di quello immobiliare ci hanno stancati ed abbiamo urgenza di trovare una casa abitabile entro la fine di marzo in quanto sono quasi a termine gravidanza.
Non abbiamo intenzione di chiedere ne danni ne penali ma solo di riavere il nostro assegno e svincolarci da questo acquisto per sfruttare questi ultimi due mesi per trovare un'altra soluzione.
Cosa possiamo fare?
Essendo stati convocati dal notaio in data 30.01 (convocazione comunicata solo verbalmente dall'agenzia e sempre verbalmente disdetta), abbiamo qualche obbligo nei confronti di venditore e mediatori?
Esistono dei tempi tecnici da rispettare prima di considerarci "liberi"?
Ringrazio in anticipo
Valentina.
A luglio 2013 abbiamo sottoscritto una proposta d'acquisto per un immobile, vincolati all'ottenimento di mutuo bancario e con data ultima per il rogito il 31.12.2014.
Il venditore ha accettato la nostra proposta e abbiamo lasciato all'agenzia un' assegno intestato al venditore, di € 2000 come caparra.
Ci siamo quindi rivolti ad un mediatore creditizio consigliatoci dall'agenzia per l'ottenimento del mutuo. Dopo un primo rifiuto da parte di una banca a inizio dicembre il mediatore ci informa che la pratica del mutuo è passata e che nel giro di pochi giorni avrebbero fatto la perizia.
a metà dicembre esce il perito e la casa risulta idonea all'ottenimento del mutuo, sembra però che non ci sia nessun notaio disponibile prima della data citata in proposta (una volta accettata da ambe parti si chiama compromesso?)
il giorno 02.01.2014 l'agenzia modifica i dati sul documento sbarrando e cambiando la data ultima per il rogito indicando come nuova data il 31.01.2014 e facendoci firmare la modifica.
Fatto questo ci dice che banca e notaio saranno pronti già per la prima decade del mese e che la data del 31.01 è solo per scrupolo.
Il giorno 08.01 ci informano che il venditore non è disponibile prima del 23.01 (è fuori per lavoro) quindi ci fissano appuntamento con il notaio per l'atto in data 30.01. (tutte queste comunicazioni sempre via telefonica).
Lunedì scorso 27.01 a due giorni dal rogito ci viene comunicato, sempre telefonicamente, che il notaio non può procedere con il rogito in quanto sembra essere mancante un documento catastale di uno scalino sul manto pubblico che sembra essere stato regolarizzato dal nonno degli attuali proprietari nel 1988 ma del cui documento sembra non esserci traccia e che era competenza del venditore reperire.
l'agenzia dice che il venditore si è attivato per reperire il documento e che sicuramente entro i prossimi 7 gg lavorativi andremo a rogito.
Non avendo provveduto nuovamente alla modifica del compromesso e i costanti ritardi a mio avviso da imputare all'agenzia (nel momento che mi fai firmare un compromesso si presuppone che il venditore ti abbia messo nella condizione di andare a rogito in qualsiasi momento),
vorrei sapere se passata la data del 31.01 possiamo ritenerci svincolati dall'acquisto.
Inoltre l'assegno consegnato sembra a tutt'ora essere in mano all'agenzia e sicuramente non ancora incassato dal venditore.
Relativamente all'ottenimento del mutuo non ci è stata fornita alcuna documentazione, non ci è stato fatto firmare alcun documento della banca e tutto ciò che ci è stato fornito è una copia della perizia (per altro assegnata ad un perito estero all'istituto di credito). La broker ci ha solo detto che avremmo sistemato le questioni con la banca la mattina del rogito.
Questa mancanza di professionalità sia da parte del mediatore creditizio che di quello immobiliare ci hanno stancati ed abbiamo urgenza di trovare una casa abitabile entro la fine di marzo in quanto sono quasi a termine gravidanza.
Non abbiamo intenzione di chiedere ne danni ne penali ma solo di riavere il nostro assegno e svincolarci da questo acquisto per sfruttare questi ultimi due mesi per trovare un'altra soluzione.
Cosa possiamo fare?
Essendo stati convocati dal notaio in data 30.01 (convocazione comunicata solo verbalmente dall'agenzia e sempre verbalmente disdetta), abbiamo qualche obbligo nei confronti di venditore e mediatori?
Esistono dei tempi tecnici da rispettare prima di considerarci "liberi"?
Ringrazio in anticipo
Valentina.