Buongiorno,
Vorrei chiedere consiglio relativamente alla seguente questione:
Io e il mio ragazzo abbiamo firmato a fine luglio una proposta d aquisto per un appartamento, attraverso l’intermediazione di un’agenzia immobiliare.
Non abbiamo versato alcuna caparra, perche’ ci e’ stato detto che potevamo versarla a settembre, quando ci saremo incontrati nuovamente per finalizzare il tutto (durante il mese di agosto, tale agenzia immobiliare era chiusa).
A qualche giorno dalla proposta, ci viene comunciata - solo telefonicamente - l’accettazione da parte del venditore, ma non riceveremo mai la raccomandata di accettazione (e nel contratto di proposta d acquisto viene specificato che, se entro 15 giorni dall accettazione, l’acquirente non riceve nulla, la proposta diventa inefficace).
A settembre io e il mio ragazzo cambiamo idea sull appartamento. Inoltre, l’agente immobiliare ci mostra candidamente che la nostra proposta d acquisto e’ stata firmata solo da noi acquirenti, mentre non si e’ mai preso la briga di farla firmare dal venditore, perche’ “e’ un proforma” (parole dell’agente), ne’ tantomeno e’ stata mai apposta una data.
Ovviamente pero’, ora il venditore vuole la caparra. Mentre e’ inequivocabile l’incompetenza e leggerezza dell’agente immbiliare, quali sono i doveri che noi acquirenti abbiamo nei confronti del venditore? Ad eccezione della firma dell’acquirente sulla proposta d acquisto, non c’e’ stato ne’ il versamento di una caparra, ne’ la firma del venditore, ne’ l apposizione di una data!
Considerando quanto elencato sopra, dobbiamo versare la caparra a posteriori? La proposta d acquisto e’ valida nonostante non ci sia stata inviata alcuna raccomandata di accettazione, come specificato nel contratto?
Grazie per la vostra risposta!
Vorrei chiedere consiglio relativamente alla seguente questione:
Io e il mio ragazzo abbiamo firmato a fine luglio una proposta d aquisto per un appartamento, attraverso l’intermediazione di un’agenzia immobiliare.
Non abbiamo versato alcuna caparra, perche’ ci e’ stato detto che potevamo versarla a settembre, quando ci saremo incontrati nuovamente per finalizzare il tutto (durante il mese di agosto, tale agenzia immobiliare era chiusa).
A qualche giorno dalla proposta, ci viene comunciata - solo telefonicamente - l’accettazione da parte del venditore, ma non riceveremo mai la raccomandata di accettazione (e nel contratto di proposta d acquisto viene specificato che, se entro 15 giorni dall accettazione, l’acquirente non riceve nulla, la proposta diventa inefficace).
A settembre io e il mio ragazzo cambiamo idea sull appartamento. Inoltre, l’agente immobiliare ci mostra candidamente che la nostra proposta d acquisto e’ stata firmata solo da noi acquirenti, mentre non si e’ mai preso la briga di farla firmare dal venditore, perche’ “e’ un proforma” (parole dell’agente), ne’ tantomeno e’ stata mai apposta una data.
Ovviamente pero’, ora il venditore vuole la caparra. Mentre e’ inequivocabile l’incompetenza e leggerezza dell’agente immbiliare, quali sono i doveri che noi acquirenti abbiamo nei confronti del venditore? Ad eccezione della firma dell’acquirente sulla proposta d acquisto, non c’e’ stato ne’ il versamento di una caparra, ne’ la firma del venditore, ne’ l apposizione di una data!
Considerando quanto elencato sopra, dobbiamo versare la caparra a posteriori? La proposta d acquisto e’ valida nonostante non ci sia stata inviata alcuna raccomandata di accettazione, come specificato nel contratto?
Grazie per la vostra risposta!