Intanto una precisazione: da come descrivi il sistema esistente, dovreste avere su ogni radiatore due componenti:
- La valvola termostatica, in corrispondenza del volantino che regola l'apertura/chiusura del calorifero.
- Il ripartitore di calore (comunemente chiamato per semplicità contabilizzatore) montato al centro del radiatore ad una altezza di circa 2/3.
Dubito che la valvola vera e propria necessiti della sostituzione: diverso invece il discorso sul ripartitore, che negli anni ha avuto notevoli evoluzioni tecnologiche. Oggi sono disponibili sistemi che trasmettono le letture ad una centralina esterna: la rilevazione dei consumi è quindi facilitata e remotizzabile.
Quanto alle tue domande proverei a rispondere così:
- non mi risulta che la Liguria abbia deliberato l'obbligo di contabilizzazione (però Lombardia, Piemonte lo hanno già fatto con decorrenza scalare... in genere entro il 2014. Non ricordo recenti delibere nazionali in merito
- La soppressione o introduzione del criterio di contabilizzazione attuale, credo possa essere deliberata con la maggioranza degli intervenuti, che rappresentino almeno la metà del valore dell'edificio[DOUBLEPOST=1378463999,1378463982][/DOUBLEPOST]Intanto una precisazione: da come descrivi il sistema esistente, dovreste avere su ogni radiatore due componenti:
- La valvola termostatica, in corrispondenza del volantino che regola l'apertura/chiusura del calorifero.
- Il ripartitore di calore (comunemente chiamato per semplicità contabilizzatore) montato al centro del radiatore ad una altezza di circa 2/3.
Dubito che la valvola vera e propria necessiti della sostituzione: diverso invece il discorso sul ripartitore, che negli anni ha avuto notevoli evoluzioni tecnologiche. Oggi sono disponibili sistemi che trasmettono le letture ad una centralina esterna: la rilevazione dei consumi è quindi facilitata e remotizzabile.
Quanto alle tue domande proverei a rispondere così:
- non mi risulta che la Liguria abbia deliberato l'obbligo di contabilizzazione (però Lombardia, Piemonte lo hanno già fatto con decorrenza scalare... in genere entro il 2014. Non ricordo recenti delibere nazionali in merito
- La soppressione o introduzione del criterio di contabilizzazione attuale, credo possa essere deliberata con la maggioranza degli intervenuti, che rappresentino almeno la metà del valore dell'edificio